Massive Attack – Mantova Summer Festival – 13 luglio 2024

Massive Attack – Mantova Summer Festival – 13 luglio 2024
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La band di Bristol “Massive Attack” chiude in bellezza l’ultima data di luglio per il “Mantova Summer Festival 2024” in Piazza Sordello.

Il “Mantova Summer Festival” è un evento affermato ormai da anni nella terra dei Gonzaga, che vede ogni anno una passerella di artisti e artiste di fama nazionale e mondiale che richiamano da tutta Italia i fan più sfegatati, a godere della bellezza del concerto in una cornice artistica non indifferente.

Il festival è situato in due locations differenti nel centro di Mantova ovvero “Piazza Sordello” nel cuore cittadino e “Esedra Palazzo Te”: due luoghi dove musica e storia si incontrano di nuovo, per creare una bellissima esperienza.

Dopo sei anni di attesa, eccoli a Mantova

I Massive Attack tornano dopo sei lunghi anni in Italia a deliziare i fan con un repertorio di brani trip hop, dub, reggae, musica d’ambience e tante cover… insomma, una selezione di brani variegati come il gelato che avremmo tutti voluto avere in mano visto il caldo torrido.

La Piazza Sordello abbraccia i fan all’ingresso, presentandosi maestosa e accogliente e raccontando la storia (con i suoi palazzi storici ndr) nella storia che stava per accadere di lì a poco, con i Massive Attack. Nel cielo si innalzava luminosa sopra al palco la luna che si preparava ad illuminare la splendida serata.

Iniziamo!

Da poco è tramontato il sole, e una timida aria inizia a infrangersi sui corpi dei presenti. Il pubblico è decisamente vario, fra generazioni differenti ma tutte preparate ad ascoltare la band di Bristol. 21.40 e iniziamo con un filmato: sullo schermo una ragazza che espone riflessioni personali sul suo modo di essere. I Massive Attack da subito ci fanno calare nel loro mondo introspettivo. Il primo brano è la traccia del nostro amato Gigi D’Agostino “In My Mind”, che inserita in quel contesto assume un significato quasi onirico (chi l’avrebbe mai detto che questo brano potesse prendere questa accezione? Ndr).

Con il secondo brano “Risingson” si mischia la scenografia con la musica, e la musica con la scenografia: siamo dentro ad un computer e ai suoi calcoli che cadono a cascata sullo sfondo. Ma non è finita qui: ecco comparire sullo schermo le facce dei fan nelle prime file che entrano nelle cornici come tanti piccoli iPhone. Quasi come fossimo dentro un episodio della serie tv “The Social Dilemma”.

La presa di posizione dei Massive Attack

Non c’è Massive Attack senza verità, e non c’è verità che questa band non abbia toccato nei suoi brani e scenografie. In particolare, con l’esecuzione del brano “Black Milk” con sullo sfondo gli ultimi terribili accadimenti della nostra era, ovvero: lo scoppio della guerra in Ucraina e il bombardamento di Gaza coronati dai successivi eventi di rappresentanza politica, con i capi di governo che ne volevano neutralizzare la gravità. I Massive Attack, da sempre, creano musica politicamente attiva, producendo musiche per fare spazio dentro di noi e per farci riflettere.

Dopo tanti video clip che riprendevano la cruda realtà dei luoghi sotto assedio bellico, ecco apparire alcune parole chiave con hashtag affinché siano un “trend che non possiamo dimenticare”, arriva anche un piccolo intervento fra Horace e il pubblico:

“T’APPOST? Speriamo che Giorgia Meloni non sia con noi stasera, o se la è, che guardi con noi i video. Questa è una canzone pro Palestina. Viva la Palestina!”

3D – alias Robert del Naja

Spazio alle emozioni

Il concerto ha proseguito con i restanti 20 brani per ben 2 ore di concerto con il susseguirsi del cambio di cantanti, in particolare fra Horace Andy e Elizabeth Fraser. Ma dopo tanti pezzi convolti politicamente, ecco quello che silenzia sempre tutti per lasciare spazio alle emozioni: “Teardrop”. Come una preghiera religiosa, porta i suoi fedeli a restare in silenzio e ammirazione durante l’esecuzione del più celebre brano dei Massive Attack. È pura magia, provare per credere.

Ma non finisce qui. Nell’ultimo brano “Group Four”, con Elizabeth alla voce, viene ripreso il video clip iniziale della sera, con la ragazza bionda che riflette su sé stessa. I Massive Attack vogliono lasciarci un regalo, e lo fanno dandoci tanti spunti di riflessione sulla vera ricerca dell’io, con scenografie sullo schermo colme di domande auto riflessive sulle nostre emozioni, su chi vogliamo essere e come è la situazione attuale, con una donna che si trasforma in fenice quasi a simboleggiare la rinascita di ognuno di noi secondo chi meglio crede di voler essere.

Ebbene sì, i Massive Attack sono tutto questo!

Ecco la setlist della serata:

  1. In My Mind (Dynoro & Gigi D’Agostino song)
  2. Risingson
  3. Girl I Love You (with Horace Andy)
  4. Black Milk (with Elizabeth Fraser)
  5. Hymn Of The Big Wheel (with Horace Andy)
  6. Take It There
  7. Future Proof
  8. Gone (with Young Fathers)
  9. Minipoppa (with Young Fathers)
  10. Voodoo In My Blood (with Young Fathers)
  11. Song to the Siren (Tim Buckley cover) (with Elizabeth Fraser)
  12. Inertia Creeps
  13. ROckwrok (Ultravox cover)
  14. Angel (with Horace Andy)
  15. Safe From Harm (with Deborah Miller)
  16. Unfinished Sympathy (with Deborah Miller)
  17. Karmacoma
  18. Teardrop (with Elizabeth Fraser)
  19. Levels (Avicii song)
  20. Group Four (with Elizabeth Fraser)

a cura di
Francesca Bandieri

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