“Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna”: la recensione in anteprima

“Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna”: la recensione in anteprima
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Da domani 11 luglio arriva al cinema “Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna”, di Greg Berlanti, con Scarlett Johansson e Channing Tatum. Un racconto dell’allunaggio fresco e divertente, capace di mostrarci questa celebre vicenda da un lato completamento nuovo.

Fly Me to the Moon è stato annunciato a marzo del 2022 dagli Apple Studios, con il titolo Project Artemis. Originariamente i protagonisti avrebbero dovuto essere Scarlett Johansson e Chris Evans, con Jason Bateman alla regia. Dopo solo tre mesi, però, a causa di presunte divergenze artistiche, il regista è stato sostituito da Greg Berlanti. L’entrata nel cast di Channing Tatum è dovuta infatti al ritardo causato da questo cambio.

Non sapremo mai come sarebbe andata se fosse rimasto la troupe originale, ma il film è comunque riuscito a stupirmi in maniera positiva. La chimica tra Johansson e Tatum è innegabile, l’evoluzione del loro rapporto riesce a far sbuffare, sospirare ma soprattutto ridere.

Vendere la Luna a caro prezzo

Il 21 luglio 1969 Neil Armstrong e Buzz Aldrin, membri della missione Apollo 11, mettevano piede sulla Luna cambiando per sempre la storia. Questo grande passo per l’umanità non ha solo mutato per sempre il nostro modo di guardare allo spazio, ma ha anche fornito nuovo materiale al Cinema e alla Letteratura.

Film e cartoni sull’allunaggio o con astronauti come protagonisti non mancano di certo. In cosa differisce quindi Fly me to the moon?

E tra spionaggi, drammi sentimentali, giochi politici e di potere, il vero protagonista del film è il marketing.
Si può vendere la Luna, ma soprattutto a che costo e come? Una cosa che non cambia di certo, infatti, e che ci riporta alla più antica tradizione letteraria è ciò che il satellite rappresenta. Un sogno.

Kelly Jones (interpretata da Johansson) questo lo capisce bene, quando viene assunta per rilanciare l’immagine pubblica della NASA.
Gli americani devono poter sognare per potersi appassionare. Vero prodigio della vendita, la ragazza sarà pronta a tutto. Dai posizionamenti di prodotti commerciali da far approvare agli astronauti dell’Apollo, alle interviste svolte con attori pagati per interpretare ingegneri reticenti. La sua strategia porterà tuttavia scompiglio negli uffici del Kennedy Space Center, ma soprattuto nel cuore di Cole Davis (il nostro Tatum) direttore del programma di lancio.

Andare o non andare?

Berlanti, regista di Tuo, Simon e sceneggiatore di alcune delle Serie Tv seguite degli ultimi anni, porta sullo schermo una commedia romantica capace di non annoiare mai, nonostante le due ore di durata. Vero, la trama è a tratti scontata, ma il ritmo risulta coinvolgente. Inoltre, il nuovo punto di vista porta spesso a chiedersi: quanto di tutto questo è reale?

Beh, sembrerebbe che la NASA non abbia mai girato un video fittizio in caso di fallimento della missione, ma che lo abbiano fatto CBS e NBC. Per quanto riguarda le collaborazioni commerciali, alcune sono reali: la Luna ci è stata veramente venduta e Omega si assicura ancora oggi che nessuno possa dimenticarlo.

Quindi, andare o non andare? Come direbbero gli inglesi “Fly Me to the Moon” it’s not my cup of tea, ed è questo il motivo per cui mi sento di consigliarvelo. Sono entrata in sala con le aspettative ai minimi storici, nonostante ciò non ho mai staccato gli occhi dallo schermo.

Ho apprezzato la storia un po’ scontata tra Kelly e Cole, mi ha divertita molto la strizzatina d’occhio ai complottisti e ho amato i costumi di scena.
Ma – sopratutto – perché privarsi del piacere di sospirare osservando Luna?

Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna vi aspetta al cinema da domani, giovedì 11 luglio.
Buona visione!

a cura di
Andrea Romeo

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