Riccione Terme: cassa integrazione in scadenza il 28 agosto e troppe incognite sul futuro

Riccione Terme: cassa integrazione in scadenza il 28 agosto e troppe incognite sul futuro
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FILCAMS CGIL Rimini ha chiesto un incontro urgente all’azienda

Riccione Terme: lo storico stabilimento riccionese occupa una ventina di dipendenti fissi e decine di stagionali, in prevalenza donne con professionalità legate al settore termale.

La situazione aziendale

Ormai da molti anni lo stabilimento termale riccionese è costretto a mantenere l’apertura delle proprie attività esclusivamente in corrispondenza della stagione estiva. Nel 2023 lo stabilimento ha aperto i battenti solo l’8 maggio, dopo i ponti festivi che avrebbero potuto attrarre numerosi turisti; inoltre dall’anno scorso è chiuso il parco “Perle d’Acqua”, struttura parallela alle Terme di Riccione, che catturava anche l’attenzione di tanti operatori economici della zona. Anche quest’anno, per l’assenza di investimenti e nuove prospettive, la situazione è rimasta la medesima, se non che il trascorrere degli anni peggiora il contesto aziendale. I lavoratori, per il tramite del sindacato, segnalano peraltro un aumento delle lamentele da parte di clienti ed operatori economici.

Le richieste del sindacato

Il 28 agosto 2024 è in scadenza l’ammortizzatore sociale CIGS. Il 14 giugno scorso FILCAMS CGIL Rimini ha chiesto formalmente un incontro per ottenere il mantenimento dei livelli occupazionali. Si chiedeva di valutare, assieme all’azienda, le possibilità che la normativa prevede con riferimento ad ulteriori proroghe dell’ammortizzatore sociale; infatti in presenza di concreti e specifici piani di riorganizzazione e investimenti è possibile utilizzare ulteriori mesi di cassa integrazione. L’azienda non ha mai dato alcun riscontro alle richieste sindacali.

Avvicinandosi la scadenza degli ammortizzatori sociali, Filcams CGIL Rimini esprime una seria preoccupazione data dall’impossibilità di prevedere misure concrete a tutela, non solo dei lavoratori assunti a tempo indeterminato, ma anche dei lavoratori stagionali e per la salvaguardia stessa dell’intero stabilimento termale.

Nei prossimi giorni FILCAMS CGIL Rimini chiederà l’interessamento delle Amministrazioni locali dal momento che un’impresa titolare di concessione pubblica, che costituisce un’attrazione fondamentale per la qualità del turismo, deve rispondere anche di una responsabilità sociale verso il territorio.

a cura di
Staff

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