Piero Pelù – Santeria Toscana 31, Milano – 6 giugno 2024

Piero Pelù – Santeria Toscana 31, Milano – 6 giugno 2024
Condividi su

Piero Pelù organizza uno showcase per presentare “Deserti”, il nuovo album. Un’ora circa di live che è anche un po’ un assaggio di quello che sarà (parte) del tour

Prove, scrittura, altre prove, un tour in programma. Poi, uno shock acustico in cuffia. Non è una bella sensazione, perché significa un fischio fortissimo per settimane (se non per mesi) nelle orecchie e tanto tempo per recuperare morale e una condizione uditiva, se non come quella originaria, quantomeno sostenibile e sopportabile. Non facile. Fidatevi di chi sta scrivendo, fidatevi di chi convive con un acufene cronico da almeno 14 anni. Detto questo, il ritorno di Piero Pelù con “Deserti”, il nuovo album, ha destato curiosità: dopo 4 anni di stop, la discografia solista dell’ex Litfiba scalerà le vette qualitative o si barcamenerà tra buoni episodi e occasioni mancate?

A tal proposito, il cantante toscano ha organizzato uno showcase per presentare sul palco del Santeria Toscana 31 di Milano parte di quel che troviamo in “Deserti”. Arrivati in loco alla ricerca di un sano nettare ambrato per rinfrescarci la gola, notiamo un capannello di fan già in fila dalle 19:30 che desiste persino dalla tentazione di una fresca birretta in questa giornata soleggiata di giugno. Stoici, non v’è dubbio.

La maggior parte sono fan storici di Piero Pelù, seguaci che non si sono mai fatti problemi a macinare chilometri in Italia e, quando è capitato, anche all’estero.

Fast foward

Mezzo litro di drink energizzante e mezzo litro di birra dopo, notiamo che l’orologio segna le 21:30, orario designato per aprire le porte della zona “Teatro” del Santeria Toscana 31. Entriamo, poco a poco fan e colleghi prendono posto. Non riempiremo la sala, ma per essere un’anteprima showcase il colpo docchio è comunque più che discreto. Ore 22:00, entrano in scena Amudi Safa alla chitarra, Luca Martelli alla batteria e Max Gelsi al basso. Infine, Piero. Si avvicina al microfono, saluta, ma improvvisamente torna nel backstage, tra gli sguardi un po’ sorpresi dei suoi compagni di viaggio. Una falsa partenza dettata, verrà detto in seguito, da un problema tecnico e audio.

Breve pausa e ciak due: si parte con “Io ci sarò”, il singolo che ha segnato il percorso solista di Pelù. La band ha un suono compatto e molto ruvido, rende bene e Safa riesce a dare un tocco leggermente personale al tutto. Menzione per Max Gelsi che al basso è sin dai primi secondi un’ottima spalla per il drumming massiccio di Martelli.

Diesel

Ci vuole un po’ prima che sul palco si sciolgano. Soprattutto l’ex frontman dei Litfiba (che indossa delle voluminose cuffie anti rumore) sembra concentrato e intento a prendere le misure per la serata. Incalza con “Picasso”, brano tratto dal nuovo album. Non fa impazzire, dobbiamo ammetterlo, ma nel corso della serata è innegabile come le canzoni di “Deserti” guadagnino molto in sede live (persino la non esaltante “Novichok” risulta molto più energica, quadrata e godibile).

La scaletta è pensata in maniera intelligente: la sicurezza dettata da “Io ci sarò” ha fatto da apripista per gli inediti “Picasso” e “Tutto e Subito”, mentre la parte centrale ha dato molto spazio ai cavalli di battaglia come “El Diablo”, Tribù”, “Bomba Boomerang” e alcune chicche del percorso solista come “Segni ‘n faccia” e “Sorella Notte”.

Prime impressioni

C’è da dire che i nuovi brani presentano grossomodo i pregi e i difetti delle opere soliste precedenti. Va detto che la sensazione è migliore rispetto al materiale del predecessore “Pugili fragili”: “Canto” è uno dei brani migliori a livello di testo e arrangiamento scritti da Pelù negli ultimi 15 anni, “Tutto e subito” è orecchiabile e potrebbe essere perfetta come futuro singolo, “Baraonde” è nata come reazione per l’acufene subito e, almeno nella strofa, risulta solida tanto su disco quanto sul palco.

A fine showcase Piero Pelù e la band ringraziano e danno appuntamento alla saletta appositamente allestita per il successivo firmacopie. Non facciamo in tempo a salutare due facce amiche e a prendere un’ultima birra, che quasi tutti coloro presenti fino a poco tempo prima in sala concerti hanno creato una nuova, lunga fila per attendere il rocker fiorentino e la sua firma.

Una bella anteprima che ci ha fatto assaggiare quello che sarà il tour estivo e autunnale di Piero Pelù. Per quanto riguarda il giudizio globale su “Deserti”… Leggerete presto qualcosa a riguardo.

a cura di
Andrea Mariano

foto di
Emanuela Giurano

Seguici anche su Instagram!
LEGGI ANCHE – Blonde Redhead – Alcatraz, Milano – 5 giugno 2024
LEGGI ANCHE – “Festa”, l’ultimo singolo di Lowave e Steva
Condividi su

Andrea Mariano

Andrea nasce in un non meglio precisato giorno di febbraio, in una non meglio precisata seconda metà degli Anni ’80. È stata l’unica volta che è arrivato con estremo anticipo a un appuntamento. Sin da piccolo ha avuto il pallino per la scrittura e la musica. Pallino che nel corso degli anni è diventato un pallone aerostatico di dimensioni ragguardevoli. Da qualche tempo ha creato e cura (almeno, cerca) Perle ai Porci, un podcast dove parla a vanvera di dischi e artisti da riscoprire. La musica non è tuttavia il suo unico interesse: si definisce nerd voyeur, nel senso che è appassionato di tecnologia e videogiochi, rimane aggiornato su tutto, ma le ultime console che ha avuto sono il Super Nintendo nel 1995 e il GameBoy pocket nel 1996. Ogni tanto si ricorda di essere serio. Ma tranquilli, capita di rado. Note particolari: crede di vivere ancora negli Anni ’90.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *