“Festa”, l’ultimo singolo di Lowave e Steva
“Festa”: se innamorarsi a una festa in una calda sera d’estate fosse una canzone, sarebbe sicuramente Festa, l’ultimo singolo di Lowave e Steva.
Abbiamo rivolto qualche domanda a Lowave per capire qualcosa di più della canzone.
Ci racconti la tua esperienza nella musica fin qui?
La musica è gradualmente diventata una parte sempre più importante della mia vita. Non sono nato da genitori musicisti, ma mia nonna aveva un pianoforte, che non lascio in pace da quando avevo appena un anno.
Notando il mio amore per questo strumento i miei mi regalarono una tastiera per la prima comunione, da li ho iniziato suonare assiduamente ricreando le mie canzoni preferite ad orecchio. Poi sono passato alle prime esperienze con la produzione musicale
sull’iPad di famiglia, poi sul pc. Ho iniziato ad avere fame di musica, e a comprare sempre più strumenti finché non ho deciso che le canzoni degli altri non mi saziavano più, ed era tempo di scrivere qualcosa di mio. La mia prima canzone si chiama “Faro”, pubblicata ormai 4 anni fa.
Oramai ne ho fatta di strada da quel faro, e le acque della musica stanno diventando sempre più piacevoli da navigare.
Come è stata la vostra esperienza nel lavorare insieme a Steva per la prima volta?
In realtà non è propriamente la prima volta. Io e Steva ci conosciamo da quando siamo ragazzini e siamo sempre stati entrambi grandi appassionati di musica, avevamo già collaborato ad una canzone 4 o 5 anni fa, ma eravamo ancora acerbi ed alla fine non si era concluso nulla.
Comunque lavorare con Francesco è sempre stato piacevolissimo, oltre al talento questo ragazzo ha tanta voglia di fare e tantissima passione, che a mio dire sono quasi più importanti. 10/10, would do it again.
C’è un aneddoto interessante o divertente legato alla produzione di “Festa” che puoi condividere?
La cosa che ricordo con più gioia è che per il mio compleanno, 3 mesi fa, la canzone era già completata ma ancora lontano dal poter essere pubblicata, io e Steva abbiamo comunque deciso di “spoilerarla” durante un live in occasione della mia festa. Non solo i nostri amici più stretti la sapevano già a memoria, ma tutto il locale ci ha chiesto il bis due volte da quanto gli era piaciuta.
Mi sono sentito per la prima volta come una rockstar, ed ora ho ancora più voglia di far sentire la mia musica al mondo.
Come influiscono le tue radici italo-spagnole sul tuo modo di scrivere canzoni?
In generale la multiculturalità penso sia integrale per avere una mente aperta, il mischiarsi di culture e sonorità non deve per forza influenzare direttamente il tuo genere ma ti offre comunque un grande ventaglio di opzioni da cui prendere ispirazione. Io poi sono una di quelle persone che davvero ascolta di tutto, non importa lingua o genere, e penso che mi aiuti molto a livello sia musicale che personale.
Che progetti hai per i prossimi mesi?
La mia estate inizierà con un viaggio di un mese in Sud America, da solo, il classico viaggio per trovare se stessi. Il resto dell’estate lo voglio dedicare interamente alla musica, suonare il più possibile, fare conoscere le mie canzoni e cantare fino a che non mi esploderà la gola.
a cura di
Sara Alice Ceccarelli
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