BABYMETAL – Fabrique, Milano – 8 dicembre 2023

BABYMETAL – Fabrique, Milano – 8 dicembre 2023
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Una marea di gente vestita nei modi più disparati ha invaso il Fabrique per l’unica tappa italiana delle BABYMETAL, il trio giapponese che unisce J-pop al metal più duro

Quando scoprii per la prima volta le BABYMETAL ne rimasi colpito, dentro di me c’era un misto di stupore ed entusiasmo. Da quel momento ho atteso pazientemente un loro concerto italiano e, fortunatamente, in questo 2023 saturo di eventi è accaduto.

La data cerchiata col pennarello rosso è l’8 dicembre e la location è il Fabrique. Dopo molti video visti mi ero immaginato il concerto a San Siro, ma forse l’Italia non è ancora pronta per un salto del genere.

Passato il primo momento di empasse, arrivati alla data fatidica viaggio verso Milano e, dopo aver parcheggiato l’auto, vedo per la prima volta cosa vuol dire essere fan delle BABYMETAL: fuori dal locale un lungo serpentone di persone avvolge il quartiere (per un attimo con la mente sono tornato a quest’estate all’esterno dell’Ippodromo SNAI).

Entrato nel locale l’aria che si respira è unica: da un lato i metallari, quelli duri con i capelli lunghi, dall’altro i Japan fan, gruppo di persone molto variegato che va dalla maid like all’otaku; questa discrasia di persone fa capire perfettamente come questo gruppo sia realmente trasversale.

Un orgasmo inglese

Il locale si riempie, ma il concerto delle BABYMETAL è ancora lontano, prima di loro sul palco salgono i Wargasm, sono le 20:20 e il duo londinese si presenta in grande stile, con una potenza incredibile, le loro sonorità ricordano da vicino i Limp Bizkit, ma con una carica sessuale tale che sembra esserci un orgasmo sul palco.

La contrapposizione tra l’urlato del cantante e la voce dolce della sua controparte femminile unita alle sonorità tipicamente metal incantano tutti i presenti, ci si aspetta da un momento all’altro uno stage diving che però mai accade e un po’ dispiace.

Dal pubblico le braccia con le classiche mani a corna si muovono decise, le teste creano onde che animano capelli ribelli portando tutti i presenti ad urla di gioia, a un certo punto sembra quasi dimenticarsi che loro sono solo il gruppo spalla. Questa è certamente la loro potenza.

Dopo un ora di pura intensità i Wargasm si congedano, tutti i presenti respirano e cercano la famosa sigaretta after sex, è necessaria per rilassarsi dopo questo sconvolgimento, il palco velocemente si svuota degli strumenti per cambiare volto, per prepararsi alle BABYMETAL.

Le luci che prima illuminavano lo stage si spengono, la gente si accalca per poter vedere le tre idol sul palco, le urla aumentano: è giunta l’ora di godersi uno degli esperimenti musicali di commistione tra generi più riusciti degli ultimi anni.

Crisitina D’Avena sotto steroidi metal

Le luci si accendono sul palco, dagli strumenti escono note di metallo colorato che fanno risuonare le casse toraciche di tutti i presenti. Il boato è totale, davanti a me un nugulo di cellulare al cielo che filmano l’inizio di un evento atteso da molto.

L’introduzione musicale aumenta l’attesa ed eccole li Su-Metal, Moametal e Momometal che appaiono davanti ai presenti e tra una coreografia e l’altra esce potente la voce della frontwoman che alterna un cantato profondo a sonorità tipicamente giapponesi, chiudendo gli occhi sembra di ascoltare quelle vecchie sigle di cartoni animati anni ’70.

Il ritmo è serrato, sul palco i balletti sono sfrenati, ma il trio non rallenta mai, anzi va a mille all’ora, tra una canzone e l’altra salutano tutti “Ciao Milano! Come stai?” saranno le uniche parole italiane che diranno, ma a tutti va bene così.

Il coinvolgimento è totale e le 12 canzoni sembrano troppe poche per il pubblico che a fine concerto incita a gran voce BABY-METAL BABY-METAL! è il canto del cigno di un concerto troppo bello, ma durato troppo poco. Il J-Pop ha conquistato veramente il metal e tutti possono essere soddisfatti da quanto visto.

La scaletta
  1. BABYMETAL DEATH
  2. Gimme Choccolate!!
  3. PA PA YA!!
  4. Distortion
  5. BxMxC
  6. Mirror Mirror
  7. Syncopation
  8. Monochrome
  9. METALI!! (preceded by KAMI Band solos)
  10. Magitsune
  11. Headbangeeeeerrrrr!!!!!
  12. Road of Resistance

A cura di
Andrea Munaretto
Foto di
Mirko Fava

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Andrea Munaretto

Nato nell'84 e fin da quando avevo 4 anni la macchina fotografica è diventata un'estensione della mia mano destra. Appassionato di Viaggi, Musica e Fotografia; dopo aver visitato mezzo mondo adesso faccio foto a concerti ed eventi musicali (perché se cantassi non mi ascolterebbe nessuno) e recensisco le pellicole cinematografiche esprimendo il mio pensiero come il famoso filtro blu di Schopenhauer

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