Margherita Vicario – Estragon, Bologna – 6 dicembre 2023
Margherita Vicario ha chiuso il ritorno sui palchi con il suo Showtime Tour all’Estragon Club di Bologna. Uno show spumeggiante e dalle mille energie positive
Si conclude così lo Showtime Tour di Margherita Vicario che ha rivisto l’artista tornare sui palchi dopo un anno. La romana è un’artista a 360 gradi dividendosi nella vita tra cantautrice e attrice. L’avevamo già assistita l’anno scorso anche in occasione dello Sziget Festival, ma questo “format” dello Showtime ci interessava assisterlo.
Margherita Vicario è una delle esponenti più forti di quel cosiddetto “indie italiano” e rimane ad oggi una delle artiste più forti di questo nuovo cantautorato. Non è ben definibile come genere perché aiutata dal suo produttore di fiducia Dade ha sempre costruito brani abbastanza differenziati tra loro. Questo è stato confermato anche dagli arrangiamenti (molto catchy) portati durante il live.
Le cose non stanno proprio andando bene, ma resistiamo in questa parte di mondo più privilegiata… Facciamoci sentire.
I brani della Vicario hanno sempre ritmi “leggeri” e testi verosimilmente semplici, ma pregni di messaggi positivi e significato. Il concerto è stato un vero e proprio showtime con l’artista che non si è risparmiata a cantare e ha aggiunto un’interpretazione ideale per ogni brano mettendo anche a frutto la sua esperienza attoriale.
In un concerto di Margherita Vicario non potete annoiarvi; è impossibile. Ve lo può confermare il pubblico decisamente caldo. È stata un’esperienza ben altro che piatta con l’artista scatenata sul palco, risultando quasi una “nomade sul palco”.
Un momento sicuramente “carino” dello spettacolo è stato il festeggiamento dei 10 anni di “Nota bene” coincidente con il suo esordio musicale e inaugurando il momento piano-voce del concerto. Oltre alla band, avendo tante seconde voci e parti “parlate” nei propri brani dotarsi di una backup vocalist ha creato questa sorta di “dialogo” attivo, movimentando ulteriormente la situazione.
Dal brano “Per un bacio” fino alla fine dello show è stata la parte di vero showtime, ovviamente non trascurando lo spezzone precedente. È stato decisamente uno show coinvolgente, frizzantino e dritto al sodo con una Margherita Vicario in formissima, come direbbero alcuni: nel suo prime.
Ci fa strano infatti non vederla assieme a tutti quei nomi di Sanremo, magari l’anno prossimo perché il festival avrebbe davvero bisogno di una così spumeggiante Margherita nelle lunghe notti sanremesi.
Non fraintedete. Uomini ho bisogno di voi, abbiamo bisogno di voi. Noi vi amiamo, aiutateci.
La scaletta
- Ave Maria
- Come Va
- Astronauti
- Dna (Oh Putain!)
- Troppi Preti Troppe Suore
- Canzoncina
- Mandela
- Piña Colada
- Inedito (Vieni qui, dove te ne vai?)
- Fred Astaire
- Giubottino
- Nota bene
- Occhio ai vetri
- Per un bacio
- Se riesco parto
- La Meglio Gioventù
- Orango Tango
- Romeo
- Abauè (Morte di un Trap Boy)
- Come Noi
- Magia
- Pincio
foto di
Enrico Ballestrazzi
a cura di
Luca Montanari
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