“Bilocale 9/B” è il l’EP d’esordio di KAPUT, disponibile dal 17 marzo su tutte le piattaforme di streaming digitale.
Biografia
Nel 2017 esce il suo primo progetto personale dal titolo Kaput Blue dove sperimenta e plasma il suo gusto musicale . Negli anni successivi continua a sperimentare e definisce il suo stile che lo porta nel 2021 a vincere il Medimex Songwriting Camp.
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Il processo di evoluzione e cambiamento
Nel 2022 sente il bisogno di un restyling, i vecchi abiti gli abiti non vanno più bene e decide quindi di cambiare: spostatosi a Milano e anche il suo progetto cambia nome e diventa KAPUT.
La base di tutto resta l’R&B, il soul nella voce e l’urban nelle produzioni, ma i temi dei testi sono diversi, si concentrano maggiormente nell’inclusività, la determinazione di se stesso e sugli scenari della vita di tutti i giorni.
Il nuovo progetto ha una direzione chiara KAPUT sa come muoversi e sa che posto intende occupare nel panorama italiano.
L’album nel dettaglio
l’Ep “Bilocale 9/B” si compone di 5 tracce per un totale di 14 minuti di ascolto. I brani dell’Ep, proprio in virtù della loro poliedricità stilistica, rendono perfettamente l’anima duttile dell’artista quando vengono fruiti tutto d’un fiato. Non vi è alcun dubbio che dietro all’Ep ci sia una certosina ricerca di novità sia dal punto di vista della scrittura che della sperimentazione musicale.
Ad eccellere nel lavoro di Kaput è sicuramente la sua voce che così versatile e comunicativa fa da specchio alle sue sensazioni: in ogni traccia, infatti, Kaput riesce a modularla con una padronanza degna di nota. Si notano, inoltre, le influenze R&B dell’artista che cerca di coniugarle con stili più movimentanti che strizzano l’occhio alla techno e all’house.
Le emozioni dell’artista vengono filtrate in ogni traccia: sceglie per le sue parole sonorità varie con pezzi che spaziano da quelli più ballabili come in “Granata”, “Caldo Abissale” e “Verticale (tempo)”, ed altri tipo “Panna e bignè (feat. Galea)” e “Amore zero” che trasportano l’ascoltatore in un’atmosfera più intima.
Anche strutturalmente Kaput dimostra la sua più assoluta capacità di essere originale rimanendo, però, al passo coi tempi. I testi delle sue canzoni non sono scontati, analizzano il tema dell’amore e delle insicurezze che possono derivarne, come l’accettazione di se stessi, la paura di lasciarsi andare e aprirsi completamente all’altra persona, ma anche la dualità della vita di coppia e della relazione che può dare speranza e al contempo può diventare soffocante e spingere ad allontanarsi e ricercare i propri spazi.
L‘EP, insomma, merita di essere ascoltato e Kaput ha tutte le carte in regola per ritagliarsi una posizione di rilievo all’interno della scena musicale italiana.
a cura di
Filippo Cerri
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