Kaput un viaggio fra sessualità e affettività nel suo nuovo Ep “Bilocale 9/B”

Kaput un viaggio fra sessualità e affettività nel suo nuovo Ep “Bilocale 9/B”
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“Bilocale 9/B” è il l’EP d’esordio di KAPUT, disponibile dal 17 marzo su tutte le piattaforme di streaming digitale. 

Biografia

Classe 1994, Antonio Caputo scrive canzoni fin dalla giovane età. Nasce in Puglia, cresce con Lauryn Hill, Stevie Wonder e le Destiny’s Child come colonna sonora della sua vita. Proprio per questo i suoi testi sono caratterizzati da influenze R&B, soul e urban pop.

Nel 2017 esce il suo primo progetto personale dal titolo Kaput Blue dove sperimenta e plasma il suo gusto musicale . Negli anni successivi continua a sperimentare e definisce il suo stile che lo porta nel 2021 a vincere il Medimex Songwriting Camp.

Il processo di evoluzione e cambiamento

Nel 2022 sente il bisogno di un restyling, i vecchi abiti gli abiti non vanno più bene e decide quindi di cambiare: spostatosi a Milano e anche il suo progetto cambia nome e diventa KAPUT.

La base di tutto resta l’R&B, il soul nella voce e l’urban nelle produzioni, ma i temi dei testi sono diversi, si concentrano maggiormente nell’inclusività, la determinazione di se stesso e sugli scenari della vita di tutti i giorni.

Il nuovo progetto ha una direzione chiara KAPUT sa come muoversi e sa che posto intende occupare nel panorama italiano.

L’album nel dettaglio

l’Ep “Bilocale 9/B” si compone di 5 tracce per un totale di 14 minuti di ascolto. I brani dell’Ep, proprio in virtù della loro poliedricità stilistica, rendono perfettamente l’anima duttile dell’artista quando vengono fruiti tutto d’un fiato. Non vi è alcun dubbio che dietro all’Ep ci sia una certosina ricerca di novità sia dal punto di vista della scrittura che della sperimentazione musicale.

Ad eccellere nel lavoro di Kaput è sicuramente la sua voce che così versatile e comunicativa fa da specchio alle sue sensazioni: in ogni traccia, infatti, Kaput riesce a modularla con una padronanza degna di nota. Si notano, inoltre, le influenze R&B dell’artista che cerca di coniugarle con stili più movimentanti che strizzano l’occhio alla techno e all’house.

Le emozioni dell’artista vengono filtrate in ogni traccia: sceglie per le sue parole sonorità varie con pezzi che spaziano da quelli più ballabili come in “Granata”, “Caldo Abissale” e “Verticale (tempo)”, ed altri tipo “Panna e bignè (feat. Galea)” e “Amore zero” che trasportano l’ascoltatore in un’atmosfera più intima.

Anche strutturalmente Kaput dimostra la sua più assoluta capacità di essere originale rimanendo, però, al passo coi tempi. I testi delle sue canzoni non sono scontati, analizzano il tema dell’amore e delle insicurezze che possono derivarne, come l’accettazione di se stessi, la paura di lasciarsi andare e aprirsi completamente all’altra persona, ma anche la dualità della vita di coppia e della relazione che può dare speranza e al contempo può diventare soffocante e spingere ad allontanarsi e ricercare i propri spazi.

L‘EP, insomma, merita di essere ascoltato e Kaput ha tutte le carte in regola per ritagliarsi una posizione di rilievo all’interno della scena musicale italiana.

a cura di
Filippo Cerri

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