Nobraino – Estragon Club, Bologna – 11 marzo 2023

Nobraino – Estragon Club, Bologna – 11 marzo 2023
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I Nobraino sono tornati. Forse non si aspettavano neanche loro un’accoglienza festosa da parte dei loro fan irriducibili. E la serata ha superato alla grande tutte le aspettative

Ad essere precisi la data prevista era proprio quella dell’11, ma dopo l’annuncio i biglietti sono andati sold out in 12 ore. È stata così aggiunta la data del 10 marzo, una sorta di data unica per due volte.

Bentornati

Era il settembre 2017 quando i Nobraino chiusero il libro del loro progetto durato vent’anni. In tempi non sospetti li ricordo ancora, doveva essere il 1996 quando li incontrai per la prima volta nella loro sala prove. Quella volta mi mostrarono, con malcelato orgoglio, il booklet con le loro foto. Avevano già le idee chiare sul loro futuro. E stasera il tempo ha dato loro ragione.

Una grande festa

L’Estragon è un locale dove ci si sente a casa. Un club che non ha perso negli anni la propria identità prettamente popolare e di interazione sociale. Un vero miracolo che sia ancora attiva dopo la parentesi cruciale del Covid. Per i fan dei Nobraino questa sera era il posto perfetto dove vivere una grande festa coi Nobraino. E loro hanno ricambiato celebrando il ritorno, la voglia di rimettersi in gioco e il lungo repertorio durato due ore e mezza. Sono loro stessi, con un post pubblicato su Facebook a testimoniare la grandezza di questa serata.

Energia, adrenalina, sangue, sudore, spinte, sgolarsi, abbracci e pianti.
Sono stati forse tra i concerti migliori della nostra carriera e questo è assurdo.
Il pubblico ha fatto tutto, noi abbiamo fatto il resto. In 24 ore è successo tutto quello che fa la differenza tra tornare e rimanere.

Un carrozzone di saltimbanchi

Qualcuno mi ha chiesto: “Che genere fanno i Nobraino?”. Dovendo descriverli, immaginate un circo itinerante, magari con maghi e giocolieri. E tutti questi ritrovarli in Lorenzo Kruger. Performer, artista del paradosso, fantasioso come Buster Keaton e geniale come Jacques Tati. Attitudine da artista maledetto e rockstar fuori dalle regole. Guardaroba condiviso sul palco e cambi d’abito sul momento, come un’intimità condivisa. Non molla mai il microfono anche quando si getta a capofitto sul pubblico come se lo stage diving fosse ormai una regola condivisa con loro da sempre. I ragazzi della sicurezza sotto il palco che lo tenevano d’occhio aspettandosi le sue stramberie.

Una band come corpo unico

E poi la banda. Li ho visti come un corpo unico, compatto e granitico. Nestor Fabbri si muove come un dandy dell’ottocento coi suoi baffi alla francese. Anche lui, come gli altri, raramente si lancia in virtuosismi chitarristici. La band sfoggia un sound granitico e compatto dove la voce spesso cupa di Kruger si muove sorniona. Anche lui pedina essenziale dei Nobraino, ne costituisce l’ossatura e la forza. Completano il quadro il drumming di Samuele (Vix) Vichi, la tromba e la chitarra di Davide (Junior) Barbatosta, e il basso di Matteo (Bartok) Bartolini.

I riti della band

Otre ai fantasiosi cambi d’abito e le trovate di Kruger (come aver provato e desistito nell’arrampicarsi sui ponteggi delle luci da palco), la band ha realizzato i propri riti ptopiziatori. Il più classico è quello del volontario che si immola sul palco facendosi radere i capelli a zero mentre canta Mangiabandiere. E poi la corda tesa per permettere a Kruger di arrivare in mezzo alla gente, il telefono, il megafono e la lampada che gira mentre canta. Riti che fanno parte di quel meraviglioso carrozzone itinerante, condiviso questa sera con chi li ama da sempre.

Non escludo il ritorno

Eh si, come cantava il buon Califano, i Nobraino lasciano il palco ringraziando l’affetto e il calore dei convenuti. Prima del commiato Kruger si lascia sfuggire un ritorno caldeggiato da queste due date infuocate dove rimettere in gioco un discorso lasciato in sospeso. Sopratutto ringrazia il pubblico per la scelta, perché sono stati gli artefici di un grande ritorno che tutti apsettavamo.

Setlist
  1. Nottambula
  2. Lo scrittore
  3. Cani e porci
  4. Record
  5. Via Zamboni
  6. Ballerina
  7. Minotauro
  8. Bigamionisti
  9. Esca Viva
  10. L’italiano
  11. Soqquadro
  12. Luce
  13. Narcisisti
  14. Giacca di Hermes
  15. Nano
  16. Bademeister
  17. Michè
  18. Grandhotel
  19. Endorfine
  20. Tradimentuz
  21. Strano
  22. Mangabandiere
  23. Persone Colte
    Encore
  24. 3sorelle
  25. Cecilia
  26. Tittidipiù
  27. Bella polkona
  28. Film Muto
  29. Signori
  30. Befolk

a cura di
Beppe Ardito

si ringrazia per le foto Giorgia Chiaro

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Beppe Ardito

Da sempre la musica è stata la mia "way of life". Cantata, suonata, scritta, elemento vitale per ridare lustro a una vita mediocre. Non solo. Anche il cinema accompagna la mia vita da quando, già da bambino, mi avventuravo nelle sale cinematografiche. Cerco di scrivere, con passione e trasporto, spinto dall'eternità illusione che un mondo di bellezza è possibile.

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