MotoGP, Valencia: Campioni del Mondo

MotoGP, Valencia: Campioni del Mondo
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Bagnaia chiude la stagione conquistando il suo primo titolo mondiale in MotoGP. Nulla può Quartararo, quarto. Nelle categorie minori, Fernandez campione e Guevara saluta vincendo.

Aspar pigliatutto

Nell’ultimo weekend di MotoGP, Guevara e il Team Aspar fanno Grand Chelem: da Valencia, se ne vanno infatti con titolo costruttori, titolo piloti, miglior team e vittoria del gran premio.
Alle spalle del Campione del Mondo, un buonissimo Deniz Oncu, unico in grado di mantenere il passo dello spagnolo: alla caccia della sua prima vittoria in Moto3, il turco ha tentato fino all’ultimo il sorpasso, regalando poi la vittoria a Guevara all’ultima staccata.

Moto3 Guevara

A completare il podio, il secondo pilota Aspar, Sergio Garcia, seguito da Dennis Foggia, alla sua ultima gara con il Team Leopard: dal prossimo anno, infatti, correrà in sella alla ItalTrans in Moto2.

Fast AF

Nella categoria di mezzo, Augusto Fernandez conquista il titolo mondiale in una gara al cardiopalma: aritmeticamente campione già dal settimo giro di gara, a causa della caduta di Ai Ogura, lo spagnolo conclude al secondo posto, alle spalle del compagno di squadra Acosta, che conquista il titolo di Rookie of the year.

Moto2 Fernandez

A chiudere il podio, Tony Arborino: dopo aver battagliato per la testa della corsa durante i primi giri, una difficile seconda parte di gara lo vede retrocedere e inseguire a distanza la coppia KTM.

Weekend da dimenticare per gli altri italiani: Dalla Porta unico a punti (quattordicesimo), mentre un incolpevole Mattia Pasini, chiamato a sostituire Barry Baltus, viene steso da Alcoba; costretti al ritiro anche i due piloti VR46, Antonelli e Vietti, e Simone Corsi, alla sua ultima gara nel Circus della MotoGP.

Per Vietti, inoltre, si complicano già i piani per il 2023: per aver ignorato le istruzioni dei Marshall durante la gara, gli sono stati commissionati due long lap penalty per il prossimo gran premio (l’opening a Portimao).

Campione del Mondo

Dopo tredici lunghissimi anni di dominio spagnolo, interrotti solamente dal titolo di Fabio Quartararo, un italiano è tornato a vincere in MotoGP: Pecco “Nuvola Rossa” Bagnaia.
In una che non lo ha visto protagonista come, forse, avrebbe voluto, il piemontese chiude al nono posto, assicurandosi il titolo.

MotoGP Bagnaia

Un titolo in MotoGP che all’Italia mancava dal 2009, con l’ultimo di Valentino Rossi, che si è espresso così sul trionfo del pilota della sua Academy: “Era ora che un italiano tornasse a vincere il titolo […], questo era il modo migliore possibile, il fatto che ci sia riuscito Pecco è speciale”.

A fine gara, sommerso dalle emozioni, Bagnaia ha faticato a descrivere la sua gioia: “È difficile dire qualcosa in questo momento. È l’emozione più grande della mia vita, incredibile. Abbiamo fatto qualcosa di veramente grande”.

Sulla gara, molto complicata e che lo ha visto costantemente in lotta dapprima proprio con Quartararo, per poi affrontare le KTM di Binder e Oliveira, poi Bastianini e infine Morbidelli, ha dichiarato: “E’ stata la gara peggiore dell’anno. La partenza è andata bene e la battaglia con Fabio è stata incredibile all’inizio. Ci siamo toccati e ho perso un’aletta e da quel momento è diventato tutto più difficile.”

Ha Proseguito: “Ho iniziato a contare i giri che mancavano alla fine. Sembrava sempre più lunga. Quando ho tagliato il traguardo, è stato incredibile. Mi sono fermato e ho iniziato a piangere come un bambino. E’ incredibile se pensiamo da dove siamo partiti.”
È davvero incredibile pensare che a giugno, dopo il nono round della MotoGP, il distacco che lo separava dalla vetta era di 91 punti: una tra le più belle e grandi rimonte della storia.

Sulla rimonta ha dichiarato: “Era difficile anche solo pensarci, ma ho continuato a crederci. Dopo il GP di Silverstone ho ridotto molto il gap, poi ho trovato costanza. Silverstone è stata la chiave.”

Scrivere la Storia

Il neo-campione della MotoGP Bagnaia non solo ha interrotto il digiuno di quindici anni della Ducati (l’ultimo titolo nel 2007 con Casey Stoner), ma è anche il primo titolo di un pilota italiano su moto italiana da 1972. A vincerlo fu quello che, a detta di molti, insieme a Valentino Rossi, è forse il più grande di tutti i tempi: Giacomo Agostini.

Il quindici volte iridato si è espresso così sull’impresa di Pecco: “Dopo 50 anni si porta di nuovo la tecnologia italiana in cima al mondo. [Pecco] è stato bravo. Per diventare leggenda deve ripetersi: ci arriverà.” Ha poi proseguito con un paragone: “Bagnaia è un po’ come me: lui quando prova, prova, studia, prepara la gara. È uno che lavora tantissimo sulla moto. È un pilota sobrio, è sulla strada giusta e sicuramente potrà ripetersi.”

Per le strade tra la gente

L’eco delle celebrazioni del titolo, però, non si ferma al Ricardo Torno di Valencia: nelle città simbolo della storia di Pecco, Chivasso, Pesaro e Borgo Panigale, migliaia di tifosi hanno festeggiato il titolo.
Nella sua città natale, in tremila si sono riuniti in piazza per seguire la gara su un maxischermo, con tifosi arrivati persino da Londra per l’occasione.

MotoGP Chivasso

A Pesaro, città che da anni lo ha accolto e cresciuto (dal punto di vista sportivo), tra i tifosi c’era anche il sindaco Matteo Ricci, che al termine della gara ha dichiarato: “Proporremo la cittadinanza onoraria a Francesco Bagnaia.”
Infine, a Borgo Panigale, nella sede Ducati, davanti al maxischermo una vera e propria nuvola rossa di fumogeni ha riempito il cielo.

A cura di
Gregorio Allievi

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Gregorio Allievi

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