The Retaliators: la recensione del film

The Retaliators: la recensione del film
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The Retaliators è il film horror che esce in contemporanea il 14 settembre nelle sale di tutto il mondo. Adrenalinico e fuori dagli schemi riprende riferimenti classici per seguire un proprio percorso. Noi di The Soundcheck lo abbiamo visto in anteprima.

Prodotta e distribuita da Better Noise Film, la pellicola ha aperto alcuni fra i più importanti film festival mondiali come l’Arrow Video Fright Fest di Londra e lo ScreamFest Horror Film Festival a Hollywood CA. Inoltre si avvale della partecipazioni di alcune fra le più acclamate rockstar americane al loro debutto. La colonna sonora è curata nientemeno che da Kyle Dixon e Michael Stein, i compositori del tema della serie Strangers Things disponibile su Netflix.

The Retaliators è diretto a quattro mani da Samuel Gonzalez Jr e Bridget Smith. Fra i protagonisti abbiamo Mike Lombardi, praticamente una star americana della serie televisiva (Rescue me sul canale FX). Interpreta il reverendo John Bishop. E ancora Marc Menchaca, nella parte dell’ispettore famoso per la sua interpretazione nella serie Netflix Ozark. E ancora, nella parte del “cattivone” Joseph Gatt, famoso per la sua apparizione su Games of Thrones e True Detective.

La trama

Il reverendo John Bishop (Mike Lombardi), sconvolto per l’omicidio della giovane figlia Sarah, indaga sulla sua morte. Autore del brutale delitto uno psicopatico (Joseph Gatt) coinvolto in una guerra fra bande. Con l’aiuto di un investigatore scoprirà un mondo sotterraneo brutale e spaventoso dove sarà coinvolto suo malgrado.

Diciamo che il tema revenge come extrema ratio è il tema portante del film. La storia e i contenuti si sviluppano su una sceneggiatura da fumetto. E’ un film brutale, un pugno allo stomaco con accenni di gore espliciti. Alla fine sembra che il film ci ponga una domanda: quando arriva il punto di non ritorno in cui un uomo diventa brutale e ricorre ai propri istinti di sopravvivenza? Ed è proprio questo il dilemma che si trova ad affrontare il giovane (e figo) pastore John Bishop.

Rock e horror

Come accennato prima, il rock come musica, insieme ai suoi protagonisti, sono l’altro elemento del film. La Better Noise Film nel 2019 aveva co-prodotto insieme a Netflix il biopic The Dirt sulla vita dei Motley Crue. E’ stato naturale che Tommy Lee facesse parte del cast in un cameo e Nikky Six, bassista storico della band, componesse il brano pilota del film The Retaliators Theme Song (21 bullets).

Altri cameo del film vedono Ivan Moody (Five Finger Death Punch), Jacoby Shaddix (Papa Roach) nei panni di un credibile serial killer e Spencer Charnas (Ice NineKills). In fondo amici oltre che collaboratori con un tipo di sonorità che accomuna tutti. La colonna sonora è una playlist rock di tutto rispetto e ad alto contenuto adrenalinico con brani di Five Finger Death Punch, Papa Roach, The Hu, Ice Nine Kills, EscapeThe Fate.

Omaggi all’horror e non solo

Il film presenta degli omaggi al genere horror, in particolare La notte dei Morti Viventi. Inoltre in alcune scene il personaggio del reverendo John Bishop ricorda Bruce Campbell nell’Armata delle Tenebre di Sam Raimi. Elementi presi dagli zombies movie, ma anche polizieschi da hard boiled e scene di lotte adrenaliniche. Inoltre il film si apre con una scena sconvolgente che, per salto temporale, si ricollega nel finale. Un intro che è un assaggio di quello che verrà e che mette subito in tensione lo spettatore. Un film che vi terrà col fiato sospeso, veloce e brutale, per chi non ama andare troppo per il sottile.

a cura di
Beppe Ardito

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Beppe Ardito

Da sempre la musica è stata la mia "way of life". Cantata, suonata, scritta, elemento vitale per ridare lustro a una vita mediocre. Non solo. Anche il cinema accompagna la mia vita da quando, già da bambino, mi avventuravo nelle sale cinematografiche. Cerco di scrivere, con passione e trasporto, spinto dall'eternità illusione che un mondo di bellezza è possibile.

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