Sotto il “Sole di Amalfi”, un summer movie che illustra come andare oltre le apparenze e l’accettazione di se stessi e degli altri: la recensione
Due anni fa usciva su Netflix “Sotto il sole di Riccione”. Quest’anno per il sequel ci si sposta al sud, nella bella costiera amalfitiana con “Sotto il Sole di Amalfi”
Dove eravamo rimasti?
Il film di due anni fa “Sotto il sole di Riccione”, è stato un successo che nel 2020 ha portato questa produzione italiana al primo posto delle serie più viste di Netflix.
I protagonisti del film sono Vincenzo (Lorenzo Zurzolo) e Camilla (Ludovixa Martino). Entrambi sono volti amati e noti della famiglia Netlix con Baby per Zurzolo e Skam Italia per la Martino.
Vincenzo è un ragazzo non vedente che arriva a Riccione con la mamma apprensiva Irene (Isabella Ferrari) e cosi ,stanco dei continui controlli da parte di quest’ultima, che decide di viversi da solo l’estate e di fare nuove conoscenze.
Tra le conoscenze c’è quella con Furio (Davide Calgaro) con cui instaurerà una bella amicizia e che lo porterà nella sua cerchia di amici, composta da Ciro (Cristiano Caccamo) ragazzo del sud con la passione per la musica, ma che si ritrova a fare il bagnino e a complicare la sua vita sentimentale.
Marco (Saul Nanni) innamorato della sua amica Guenda (Fotinì Peluso) che però non riesce a dichiararsi ma troverà un coach in Gualtiero ( Andrea Roncato) un ex playboy che dà consigli a destra e a manca al suo “allievo”.
Il primo film finisce con una promessa che Camilla chiede a Vincenzo:
“Mi prometti che la prossima estate ci ritroviamo qui?
Promessa mantenuta?
Succede che dal 13 luglio su Netflix è disponobile Sotto il Sole di Amalfi che riprende le storie di alcuni personaggi del primo film e con la loro evoluzione , quest’anno con la colonna sonora è firmata dai Boomdabash con un ‘Estate al mare.
Il primo film finiva con una promessa sull’estate successiva. Questa è stata mantenuta ma solo in parte perché i ragazzi si rivedono ma in un posto totalmente diverso, no più nella riviera romagnola ma in quel di Amalfi. Città in cui Vincenzo andava sempre da bambino per trascorrere le sue estati.
Ritroviamo Vincenzo con Furio. Il primo rivede finalmente Camilla dopo l’anno passato separati a causa dell’anno di studio in Canada della ragazza. Invece il secondo è alle prese con la sua insicurezza e la sua difficoltà di accettarsi e crede che sia sbagliato causa dei suoi tentativi fallimentari di trovare l’amore.
Vincenzo e Camilla vivono la loro storia d’amore. Presto però si presentano difficoltà ed incomprensioni oltre ad avere la “minaccia” di un altro anno lontani gli uni dagli altri, allontanando i progetti di convivenza del ragazzo.
I nuovi personaggi
In Sotto il sole di Amalfi troviamo anche nuovi personaggi , ovvero Franz (Nicolas Maupas), una sorta di fratello di infanzia per Vincenzo. Poi c’è Natalihie (Kyshan Wilson), una ragazza che Camilla ha conosciuto in Canada (entrambi gli attori sono anche loro volti famosi di una serie di grande successo, “Mare Fuori”).
Natalihie è una ragazza dall’apparenza scontrosa e scostante, insicura e con un segreto che nasconde sotto le sue over t-shirt. Franz è il classico ragazzo che pensa alle feste e al farsi conoscere dall’ambiente che conta in quel di Amalfi, questi due mondi così apparentemente lontani si incontrano provocando una scintilla.
Furio avrà un colpo di fulmine per Jessica, ragazza che punta solo sull’apparenza e sullo scrocco ma questa conoscenza superficiale è l’inizio di un cambio di rotta di Furio per cercare e trovare l’amore grazie anche all’aiuto di Vincenzo che gli darà una chiave di lettura diversa.
In Sotto il sole di Amalfi conosciamo anche il papà di Vincenzo, Roberto (Andrea Occhipinti) che metterà un po’ in difficoltà il rapporto d’amore tra Irene (Isabella Ferrari) e Lucio (Luca Ward).
L’evouzione dei Summer Movie
Questo film come il primo del resto tende a fare l’occhiolino e ad abbracciare quel filone che ha battuto i botteghini degli anni 80/90 con Sapore di Sale, e che hanno visto l’affermarsi di tanti attori come Isabella Ferrari.
Questo film ha gli ingredienti di quel genere compresi gli archetipi dei personaggi, ci sono i problemi post adolescenti, il fatidico momento di prendere le prime decisioni da grandi, un po’ di spazio agli adulti.
In questo film come negli altri che stiamo vedendo ultimamente manca un po’ di quella vena comica e tendente a volte al trash che ai tempi era affidata ad attori come Jerry Calà, ma questo è figlia dell’evoluzione dei tempi che viviamo e delle nuove generazioni e del nostro cinema.
Oltre le apparenze, oltre il vedere, amando e basta
Uno dei punti di forza di Sotto il Sole di Amalfi, come del resto nel primo, è sicuramente quello di scegliere e amare le persone oltre le apparenze, oltre il vedere e perdersi al di là della sola bellezza estetica che è la più immediata ma Vincenzo ci mostra e insegna a Furio di come sia possibile amare e basta senza farsi condizionare dall’esterno di una persona,
Vincenzo ci mostra la bellezza degli dettagli, come sia possibile capire tante cose solo da un tono di voce e come si possa amare senza vedere ma solo affidandosi al solo verbo sentire.
Cosa promuoviamo?
Gli attori da quelli più giovani a quelli con più esperienza sono tutti bravi e credibili nei proprio ruoli. Una menzione speciale va a Lorenzo Zuozolo che riesce ad intrepretare il ruolo da non vedente molto bene, infatti lui stesso in una recente intervista ha dichiarato che dopo il primo film gli chiedevano tutti se fosse cieco.
È stato sdoganato, così come è successo con Blanca (serie di successo) che una persona non vedente non possa svolgere la sua vita tranquillamente, oltre il senso della vista.
Il concetto dell’andare oltre è bene rappresentato non solo da Vincenzo ma anche con la scelta che farà Furio che poi sarà proprio quello che renderà felice.
Il terzo elemento da promuovere è la rappresentazione dei ventenni. I quali vengono raccontati da vicino con le loro incertezze, i loro tormenti e le loro scelte e come sia importante accettare se stessi con i propri difetti, il proprio passato e di amarsi perché solo con l’amare se stessi si accetta.
Cosa bocciamo?
Un elemento da bocciare e il non approffondimento dei personaggi o meglio conosciamo le storie, le insicurezze, i sogni, le esperienze di alcuni di loro, soprattutto dei protagonisti ma degli altri peronaggi non ci vengono raccontati da vicino, manca un po’ il profilo psicologico.
Sotto il Sole di Amalfi è scorrevole. Ci sono panorami mozzafiato, bravi attori ma manca qualcosa, a un certo punto lo guardi ma non sei incollato. Manca qual’ elemento che ti fa aspettare cosa possa succedere, diventa prevedibile e scontato.
a cura di
Francesca Cenani
Seguici anche su Instagram!