Privacy, la nuova serie spagnola targata Netflix, un woman drama sul revenge porn: la recensione

Privacy, la nuova serie spagnola targata Netflix, un woman drama sul revenge porn: la recensione
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Il 10 giugno su Netflix è uscito Privacy, nuova serie tv di 8 episodi il cui titolo originale è Intimitad, interpretata da Raquel o meglio conosciuta come Lisbona della “Casa di Carta”.

Privacy: la trama

Privacy è un woman drama, che vede protagoniste 6 donne, la prima protagonista è Malen (Itziar Ituno), un’avvocatessa che decide di mollare il suo lavoro per cimentarsi nel mondo della politica con passione e dedizione, dedicandosi ai problemi della sua città, infatti diventa così vice-sindaco.

L’ex avvocatessa, diventa vice-sindaco, ed è la prima scelta del partito di maggioranza.

Questa (apparente) perfezione della vita di Malen, viene sconvolta da un vero e proprio tsunami, causato dalla circolazione illecita di un video che la ritrae in una notte di passione sulle spiagge francesi con un uomo di cui non si vede il volto, ma si percepisce che non è il marito, e questo avvenimento mette a rischio la sua vita politica in ascesa.

Malen in Francia
Le altre protagoniste

In contemporanea a questa vicenda ci viene raccontata la storia di un’altra ragazza, Ane (Veronica Echegui), vittima anche lei di revenge porn, file rouge di tutta la serie.

Ane si suicidia, buttandosi nelle acque dell’oceano. Una sua collega decide di denunciare i soprusi che la giovane Ane ha subito, in seguito alla circolazione in fabbrica di una foto e di un video che la ritraggono protagonista di un’orgia avvenuta anni prima.

Grazie alla tenancia, al dolore e alla determinazione della sorella Begona (Patricia Lopez Arnaiz), si scopre la dinamica di questa brutta e triste vicenda.

Il personaggio che fa incontrare le altre protagoniste è l’ispettrice Alicia (Ana Wagener) specializzata nella risoluzione di casi come questo, con una sfera affettiva tutta da scoprire ed interessante.

Altra protagonista di revenge porn è la figlia del sindaco, Leire (Yune Nogueiras), vittima a sua volta di una pubblicazione di un video da parte del suo ex fidanzato che si scopre essere affetto da un disturbo in riferimento alla gestione della rabbia.

Ultima protagonista è il braccio destro Miren (Emma Suarez), vittima in passato di Revenge Porn, pentita di non aver denunciato.

Trailer “Privacy”

Privacy portavoce del revenge porn

Negli ultimi anni siamo sempre di più bombardate da notizie di donne, o ragazzine che decidono di suicidarsi o che vivono l’incubo del revernge porn, un argomento oggetto di talk, di tg, ma mai affrontato fino in fondo dall’audiovisivo in varie angolazioni, di cui Privacy si fa portavoce.

Il titolo che si è scelto per la versione italiana forse non rende l’idea, perché qui si va fuori da una semplice violazione della privacy, ma è una violazione della sfera intima e sessuale e la serie ci mostra come le donne vengono macchiate dall’opinione pubblica e dalle loro realtà.

Una serie spagnola diversa dalle solite

Manca l’analisi psicologica di chi decide di fare un gesto del genere, nel caso di Cesar si vede che è spinto dai soldi ma poi non si va oltre, mentre per il personaggio dell’ex fidanzato di Ane non si capisce fino in fondo il vero motivo.

Questa serie si allontana dalle serie spagnole a cui siamo abituati e dal trash di alcune, Privacy, si presenta come una serie da servizio pubblico, per restare in tema televisivo, in una Bilbao come location, perfetta in quanto il suo essere piovosa scandisce le tempeste emotive in cui vengono travolte le protagoniste.

Un drama dalle varie sfaccettature

Privacy contiene un po’varie sfaccettature ovvero abbiamo la sfera politica con le varie oscurità che questo mondo possa nascondere, l’aspetto teen con Leire, il crime con l’assassinio di Cesar e il mistero che accompagna fino alla fine di chi sia stato ad ucciderlo.

Privacy da ottimi spunti di riflessioni e ci mostra come nel 2022 ci sia un’arretratezza culturale in quanto, una notizia del genere è ancora oggetto di scalpore.
Spesso c’è processo da parte dell’opinione pubblica nei confronti della vittima e di come la si etichetti per un qualcosa fatto nella sua sfera intima, non capendo che questo procura altro malessere portando, in alcuni casi, ad ad atti estremi.

Siamo indietro anche giuridicamente. in quanto solo dopo le tragedie si muovono le masse e gli organi di competenza, basti pensare al caso di Tiziana Cantone.

Cos’è il Revenge Porn?

Letteralmente vuol dire vendetta porno, ed è la diffusione virale non consentita dalla controparte, di materiale sessualmente esplicito.

Finalmente in Italia dal 2019 questo comportamento illecito, ed è diventato reato nel codice penale italiano, in Spagna molto prima di noi, per la precisione nel 2015 con la modifica dell’art.197 comma 7 del codice penale, punendo la diffusione di immagini personali che nuociono l’immagine della persona.

Cosa promuoviamo di Privacy ?

Assolutamente promosso tutto il cast.
Woman drama da vari punti di vista, narrazione accattivante e coinvolgente, Itazo è magnetica e carismatica nella sua interpretazione e tutte le attici riescono a comunicare molto bene le peculiarità e il disagio che vivono i personaggi. L’argomento del revenge porn viene trattato senza morbosità, ma con sensibilità e tatto.

Cosa bocciamo di Privacy ?

Bocciare forse è un parolone è più giusto rimandare. Manca il profilo psicologico soprattutto maschile, ok è un woman drama, ma capire un po’ le dinamiche maschili poteva essere un altro pezzo del puzzle, per guardare più da vicino questa dinamica mentale così pericolosa ed agghiacciante.

Voto:

Per rimanere in tema cinematografico un bel 8 ½, è una serie che va vista e che speriamo muova alcune coscienze a non commettere più atti del genere.

Per il resto, buona visione.

a cura di
Francesca Cenani

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