Sailor Uranus e Sailor Neptune: un amore censurato

Sailor Uranus e Sailor Neptune: un amore censurato
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Sailor Uranus e Sailor Neptune, due fra le guerriere più forti dell’anime Sailor Moon, sono innamorate l’una dell’altra ma la censura italiana è intervenuta, privando il pubblico di una fantastica rappresentazione LGBTQ+

Uranus e Neptune

“Sailor Moon” è un celebre anime, andato in onda dagli anni 90, tratto dall’omonimo manga che segue le avventure di Usagi Tsukino e le sue amiche, guerriere sailor, che ricevono il proprio potere dai pianeti. Nella terza stagione, vengono affiancate dalle combattenti del sistema solare esterno. Fra queste troviamo due dei personaggi più popolari della serie: Sailor Uranus e Sailor Neptune.

Haruka Tenou, alias Sailor Uranus, è una pilota straordinaria. Indossa prevalentemente abiti maschili e con i suoi capelli corti viene spesso scambiata per un ragazzo. Molte ragazze, fra cui anche Usagi, non resistono al suo fascino e non possono fare a meno di arrossire davanti a lei.
Michiru Kaiou, ovvero Sailor Neptune, è invece una ragazza elegante e raffinata, diventata una famosa violinista.

fonte: sailormooncrystal.fandom.com
La censura di un amore gay

Le due hanno conquistato il pubblico non solo perché sono formidabili guerriere sailor ma anche per la loro romantica storia d’amore. Nella versione originale andata in onda in Giappone, appare chiaro che Neptune e Uranus sono una coppia, ma in quella italiana purtroppo non è così. Sono molte le scene in cui dialoghi sono modificati per farle sembrare semplici migliori amiche.

Ne è un esempio il finale dell‘episodio 106 della serie originale: i due personaggi sono in macchina insieme e parlano della loro missione di guerriere sailor. Nella versione giapponese la conversazione si conclude con Haruka che dice a Michirou “Sono contenta di averti incontrata. Non ti lascerò andar via stanotte“, mentre la traduzione italiana prende una piega diversa e le parole di Haruka sono “Noi siamo come due sorelle. Noi sappiamo quale è la nostra missione e nessuno potrà fermarci”. Nel doppiaggio americano, invece, sono addirittura trasformate in cugine.

Non sempre la censura riesce del tutto perché, nonostante le parole vengano cambiate, le immagini parlano chiaro: il modo in cui Haruka e Michirou si guardano o si abbracciano e l’affetto che provano l’una per l’altra hanno trasmesso il loro amore agli spettatori.

fonte: sailormooncrystal.fandom.com
Sailor Moon Crystal: un remake senza censura

Nel 2014 è uscito il remake della terza stagione, con il titolo Sailor Moon Crystal. Qui finalmente troviamo molte meno censure. Haruka e Michiru vengono definite dalle loro compagne dell’Accademia Infinity come una coppia degna di ammirazione, anche se bisogna sottolineare che la prima viene scambiata per un maschio.

Il remake infatti approfondisce maggiormente l’identità di genere di Haruka. Quando Usagi le chiede se è un maschio o una femmina, la sailor le domanda a sua volta se sia davvero importante saperlo. Successivamente Sailor Neptune spiega che Sailor Uranus è “sia uomo che donna” e che il suo potere le consente di avere la forza di entrambi i generi. In generale, gli altri personaggi si riferiscono a lei usando pronomi maschili nella prima parte dell’anime e femminili dopo aver scoperto la sua identità di sailor.

Una scena chiave è sicuramente quella in cui Sailor Uranus bacia Usagi. La cosa fa nascere in Sailor Moon una certa confusione, dovuta all’attrazione che prova per Haruka nonostante non sia sicura della sua identità di genere. La ragazza inizia ad avere dei dubbi sulla propria sessualità e sulla sua relazione con il fidanzato Makoto, che a sua volta sembra essere interessato a Michiru. Alla fine i due risolvono i propri problemi di coppia e rimangono insieme, ciononostante il pubblico riesce sicuramente a identificarsi e capire le incertezze di Usagi.

fonte: sailormooncrystal.fandom.com
Un adattamento al pubblico

I motivi della censura possono essere ricondotti soprattutto alla differenza di pubblico: se in Giappone infatti gli anime erano destinati ad un pubblico più vario, pieno di adulti, per la televisione commerciale, destinata unicamente ai più piccoli, era necessario usare trame meno complesse.

Ciò ha privato il giovane pubblico di una storia d’amore esemplare trattata con naturalezza, che sarebbe stato un valido esempio per spiegare l’universalità dell’amore a bambini e bambine.

a cura di
Valentina Bertelli
Giada Viscido

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Valentina Bertelli

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