“A raccolta”: l’antologia musicale dei 24 grana

“A raccolta”: l’antologia musicale dei 24 grana
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Si intitola “A raccolta” il nuovo album che annuncia il ritorno dei 24 grana dopo una pausa di quasi dieci anni. Il disco presenta una raccolta, per l’appunto, di tutte le tracce che hanno segnato la storia di una delle band più underground del panorama partenopeo negli anni Novanta. Sfidiamo chi non conosce “Accireme” o “Stai mai cca”. Insomma, un concept album che oltre che un’antologia vuole essere anche un tassello nella memoria musicale italiana firmata 24 grana.

“A raccolta” infatti è anche la title track scritta insieme a Clementino e registrata presso gli Abbey Road Studios di Londra, con lei sono venute fuori i remaster di tutte e dodici le tracce che possiamo ascoltare dal 25 marzo.

Noi li abbiamo intervistati per farci raccontare al meglio l’emozione che sta accompagnando questa nuova avventura musicale.

Ciao, è un piacere ospitarvi qui su The Soundcheck! La prima domanda che vorrei farvi, è un po’ quella che forse anche chi vi segue si sarà posto, cioè: che effetto vi fa suonare ancora insieme come 24 Grana?

Dopo migliaia di concerti, nel 2013 abbiamo sentito l’esigenza di fermarci, eravamo abbastanza sfiniti. 

Quando abbiamo ripreso a fare le prove il nostro sound e la nostra attitudine sono tornati a galla molto velocemente e ci stiamo divertendo un casino.

A questo vostro ricongiungimento è coinciso un disco rimasterizzato, “A raccolta” in cui sono presenti undici delle canzoni che hanno fatto la storia della vostra carriera, ma c’è stato anche un altro motivo o un filo conduttore per cui avete selezionato proprio queste?

Abbiamo provato diverse tracklist fino a trovare quella giusta, che in qualche modo seguisse un mood, tenendo presente anche una sequenza cronologica. 

Certo è stato difficile tenere fuori alcune cose ma questa così com’è ci suonava giusta.

La title track è “A raccolta” appunto è stata scritta insieme a Clementino, come nasce questo brano e cosa simboleggia per voi?

La collaborazione con Clementino è stata molto divertente, anche perché siamo andati a registrare a Londra agli Abbey road studios e già questo ha infuso una certa magia. Il brano è nato un po’ per raccontare quello che ci è successo ed anche per esprimere le nostre intenzioni, quelle di una chiamata a raccolta per tutti quelli che in questi anni hanno continuato a dare un valore importante alla nostra musica. Clementino ha arricchito con la sua arte e la sua esuberanza questo nostro ritorno discografica.

Siamo rimasti piacevolmente colpiti anche dalla copertina dell’album: può essere visto come un monito del ritorno dei 24 Grana sulla scena italiana?

Si, Alfredo Maddaluno, musicista e art director ha colto nel segno le nostre intenzioni. Abbiamo sempre cercato di dare un concept di base ai nostri album e anche con questo volevamo andare oltre la semplice antologia.

C’è stato un brano che più degli altri vi ha emozionato particolarmente nel risuonarlo insieme?

Credo “Le Abitudini”.

Domanda secca e schietta: state lavorando a nuovi brani o vi piacerebbe farlo insieme?

Ci piacerebbe ma non lo stiamo facendo, il palco ci darà delle risposte.

Ci troviamo in un momento in cui il tempo sembra essere liquido e andare ancora più veloce, un po’ come le mode, secondo voi verso che corrente si sta muovendo la musica italiana? C’è salvezza oltre la trap?

La musica italiana è molto influenzata da ciò che succede in giro per il mondo, e io ascolto musica bellissima. Bisogna essere predisposti e cercarla nei posti giusti.

Io non amo molto quello che in genere passano le radio commerciali ma sento parlare sempre più spesso che bisogna fare pezzi radiofonici. Così non si va da nessuna parte se si vuole intendere la musica come un’arte.

Con la pubblicazione di “A raccolta” ci saranno anche delle date, dove possiamo venirvi ad ascoltare, si spera, molto presto?

Il tour è partito molto bene, con i sold out a Milano e Bologna. Il 13/4 saremo a Roma al Largo Venue e il 15 a Napoli alla casa della musica.

Poi torneremo a suonare in estate. Vi aspettiamo!

a cura di
Ilaria Rapa

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Ilaria Rapa

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