Intervista a Giovanni Nuti
“E io tra di loro – Giovanni Nuti in concerto – tra Alda Merini e Milva”, Giovanni Nuti debutta al Teatro Franco Parenti di Milano
Oggi, lunedì 4 aprile, debutterà presso la Sala Grande del Teatro Franco Parenti di Milano il concerto di Giovanni Nuti, dal titolo “E io tra di loro – Giovanni Nuti in concerto – tra Alda Merini e Milva”.
Una serata che si preannuncia emozionante e suggestiva, in uno spettacolo unico in cui musica e poesia si intrecciano e trionfano assieme. Giovanni Nuti onorerà il ricordo delle sue due indimenticabili partner artistiche, alternando canzoni meriniane a quelle interpretate dalla Rossa. Sarà accompagnato sul palco dalla band composta da José Orlando Luciano, (pianoforte e tastiere), Andrea Motta (chitarra), Simone Rossetti Bazzaro (violino), Carlo Giardina (basso) ed Emiliano Oreste Cava (batteria e percussioni).
Ai partecipanti sarà chiesto di diventare Amici dell’Associazione Alda Merini, con una quota d’iscrizione di almeno 10€ ciascuno.
L’Associazione Alda Merini
L’Associazione Alda Merini è nata il 7 gennaio 2019 su iniziativa delle figlie Emanuela, Flavia e Simona. Finalità dell’Associazione culturale, senza scopo di lucro, è quella di promuovere, tutelare, approfondire e diffondere la figura e l’opera di Alda Merini (1931-2009). Nel Consiglio Direttivo, oltre alle eredi, socie fondatrici, troviamo la Presidente Marina Bignotti e Paolo Recalcati, produttore e organizzatore culturale. Il Comitato scientifico-artistico, invece, è formato da: Ambrogio Borsani, Alberto Casiraghi, Nicola Crocetti, Paolo Di Stefano, Renato Minore, Vincenzo Mollica, Mauro Novelli e Luisella Veroli.
L’intervista a Giovanni Nuti
Benvenuto su The Soundcheck! Cosa si prova nel portare in scena due personaggi così importanti ma, allo stesso tempo, così legati a lei da un’amicizia profonda?
Alda Merini e Milva hanno fatto parte della mia vita per molti anni. Con Alda Merini c’è stata una profonda amicizia e una sintonia unica sia dentro che fuori dalle scene, che Alda chiamava matrimonio artistico. Con Milva, invece, la collaborazione è stata più professionale ma basata su una grande stima reciproca. Ho scritto per lei un intero album: “Milva canta Merini – Sono nata il 21 a primavera” e sono stato suo ospite nell’omonimo spettacolo in cartellone allo Strehler e in un grande tour in Germania. Per questo lo spettacolo che farò non è un “omaggio”, semplicemente, le riporto in scena con me. Come è successo tante volte canterò alcuni duetti con Milva e farò sentire anche più volte la voce della Merini. Canterò non solo le mie canzoni meriniane e quelle del “Milva canta Merini” ma anche alcuni canzoni del repertorio della Rossa.
Come nasce il titolo del concerto “E io tra di loro – Giovanni Nuti in concerto – tra Alda Merini e Milva”?
Il titolo è una parafrasi della nota canzone di Charles Aznavour “E io tra di voi”. Durante il concerto racconterò anche come sia riuscito, nel nome di musica e poesia, a mettere insieme due personalità forti e originali come Alda e Milva, che si stimavano moltissimo ma che avevano anche due “caratteri”.
Qual è, secondo lei, il momento più emozionante dello spettacolo?
Ce ne sono molti, ma forse quello che mi tocca di più è quando eseguo il duetto “E non ti dirò che t’amo” che è stata l’ultima incisone di Milva e nella sua voce si sente la consapevolezza che la bellezza e il talento sono doni meravigliosi ma effimeri. Per me Milva e Alda sono però due giganti e vivono per sempre.
Portare avanti uno spettacolo di questo genere comporta una grande collaborazione con un importante numero di persone, si è trovato a suo agio nell’organizzazione?
Assolutamente sì, perché c’è piena sintonia con i miei musicisti. I componenti della band sono José Orlando Luciano, Andrea Motta, Simone Rossetti Bazzaro, Carlo Giardina ed Emiliano Oreste Cava. Alcuni di loro sono con me da molti anni e altri sono dei nuovi acquisti ma si è creata tra tutti una grande unità di intenti. Oltre a loro poi c’è un’intesa perfetta con il mio produttore Paolo Recalcati e grande feeling e collaborazione con l’ufficio stampa, Parole e Dintorni di Riccardo Vitanza. Per questo spettacolo a favore dell’Associazione Alda Merini devo ringraziare anche il Comune di Milano, che ci ha dato il suo patrocinio: il Teatro Franco Parenti e Francesco Bombelli, Coop Lombardia e Execo per i contributi che l’hanno reso possibile.
Che rapporto ha con l’Associazione Alda Merini?
Una grande collaborazione e disponibilità da parte mia con l’Associazione Alda Merini. Sono in ottimi rapporti con la Presidente, Marina Bignotti, per molti anni collaboratrice di Vanni Scheiwiller e amica ed editor di Alda Merini. Ho rapporti di amicizia anche con Martina Corgnati, la figlia di Milva, che mi ha chiesto di essere ospite anche dell’evento “Omaggio a Milva – Un’arte per la cura”, che si terrà il giorno dopo il mio concerto sempre nella Sala Grande del Teatro Franco Parenti. Presentato da Martina e Pino Strabioli, precederà un’asta curata da Christie’s con importanti abiti di scena dell’artista, donati dalla figlia all’Associazione QUALIA, i cui proventi saranno dedicati a un percorso di ricerca sull’umanizzazione della cura.
Salutiamoci con qualcosa di leggero: prima di uno spettacolo ha per caso un rituale che la rilassa/carica per entrare in scena?
Sì da molti anni pratico la recitazione di un mantra hawaiano: Ho’oponopono. Sono quattro semplici parole: Mi dispiace, Perdonami, Grazie, Ti amo. È un mantra di gratitudine, consapevolezza e perdono: mi rilassa e mi mette in pace con l’umanità. L’ho anche musicato e cantato in 10 lingue: lo trovate su Youtube con milioni di followers in tutto il mondo. Oppure in un CD allegato a un libro che ho scritto recentemente: “Ho’oponopono in musica: Cantare il mantra del Perdono e dell’Amore” di Trigono Edizioni, pratiche di armonizzazione con Elena Papeschi.
A cura di
Noemi Manzotti