MotoGP 2022, Bastianini fa ruggire la Ducati in Qatar

MotoGP 2022, Bastianini fa ruggire la Ducati in Qatar
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Il “dopo Valentino” comincia coi fuochi d’artificio italiani, con Bastianini che in Qatar trionfa a bordo della Ducati del team Gresini.

Gran premio del Qatar. Sempre uno spettacolo, sempre spiazzante. Una gara nel deserto, sotto le luci dei led degli sceicchi, con l’asfalto che si scalda e scalda gli pneumatici dei bolidi a due ruote.

Non c’è più Valentino Rossi in pista (i più cinici diranno che, a risultati, non c’era più già da qualche anno), ma la sua aurea rimane: Vietti e Migno sono giovani talenti rispettivamente di Moto2 e Moto3 che si sono fatti le ossa nella VR 46 Academy. Ma procediamo con ordine.

MotoGP: i dubbi Honda, l’exploit degli “outsider”

Nella classe regina abbiamo assistito a uno spettacolo come poche altre volte nel recente passato. Le Honda inizialmente hanno dettato il tempo, ma i dubbi di Marc Marquez sullo stato della RC213V sono diventati realtà in poco tempo: nonostante la mescola dura che ha garantito nella prima parte di gara un discreto ritmo, i piloti della casa giapponese hanno dovuto letteralmente cedere il passo a chi, quasi a sorpresa, era chiaramente più performante.

Così Enea Bastianini, a bordo della Ducati del Team Gresini, sul finale di gara ha conquistato la prima posizione battagliando fino all’ultima curva contro la sorprendente KTM di Brad Binder, staccato da poco più di 3 decimi. Emozionante a suo modo anche la conquista “fratricida” per il terzo posto, con Pol Espargaró che ha la meglio sull’Aprilia del fratello Aleix.

fonte: pagina Facebook Enea Bastianini
Rimini, Ducati, l’orgoglio lassù

Un finale al cardiopalma, dunque, quello che ha visto il riminese Bastianini vincere a bordo della Ducati 2021 del Team Gresini. E proprio al patron, a Fausto, all’uomo scomparso nel 2021 e che ha creduto nel giovane pilota, va la dedica di questa fantastica vittoria. Vittoria ancora più significativa, dato che erano 16 anni che il Team Gresini non saliva sul gradino più alto del podio.

Mescola morbida al posteriore e aumento del ritmo di gara sul finale hanno messo in crisi la comunque buona gara che fino a quel momento stava conducendo Pol Espargaró, il quale tuttavia si è fatto “fregare” anche da Binder e la sua KTM che sembrava un missile, l’unico centauro che poteva sostenere il ritmo dettato da Bastianini.

Triplo tricolore

Un inizio stagione incredibile, dunque, per l’Italia delle due ruote: podio tricolore in MotoGP, Moto2 e Moto3. Già, perché anche nelle “serie minori” la bandiera a scacchi ha visto il trionfo degli italiani di Vietti (Moto2) e Migno (Moto3). Per un evento del genere, la memoria deve andare indietro di almeno quattro anni, al 2018 (Dovizioso in MotoGP; Bagnaia in Moto2; Dalla Porta in Moto3).

Prima gara del motomondiale 2022, il Qatar si veste dei colori italiani. Chi ben comincia… Incrociamo le dita e scaldiamo ancora i motori.

a cura di
Andrea Mariano

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Andrea Mariano

Andrea nasce in un non meglio precisato giorno di febbraio, in una non meglio precisata seconda metà degli Anni ’80. È stata l’unica volta che è arrivato con estremo anticipo a un appuntamento. Sin da piccolo ha avuto il pallino per la scrittura e la musica. Pallino che nel corso degli anni è diventato un pallone aerostatico di dimensioni ragguardevoli. Da qualche tempo ha creato e cura (almeno, cerca) Perle ai Porci, un podcast dove parla a vanvera di dischi e artisti da riscoprire. La musica non è tuttavia il suo unico interesse: si definisce nerd voyeur, nel senso che è appassionato di tecnologia e videogiochi, rimane aggiornato su tutto, ma le ultime console che ha avuto sono il Super Nintendo nel 1995 e il GameBoy pocket nel 1996. Ogni tanto si ricorda di essere serio. Ma tranquilli, capita di rado. Note particolari: crede di vivere ancora negli Anni ’90.

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