Eugenio in Via Di Gioia – Estragon, Bologna – 02 novembre 2021

Eugenio in Via Di Gioia – Estragon, Bologna – 02 novembre 2021
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Abbiamo avuto modo di assistere alla seconda tappa di questo mini tour degli Eugenio in Via Di Gioia, previsto per marzo e aprile del 2020, ma per condizioni legislative e sanitarie possibile solamente ora.

Per chi non conoscesse gli Eugenio in Via Di Gioia, si può dire che siano un gruppo torinese con un’origine da buskers, cioè artisti di strada, formatosi ormai nel lontano 2012 e all’attivo con 3 album, un EP e una raccolta. Hanno partecipato a Sanremo 2020 tra le “Nuove proposte” venendo eliminati dopo 5 minuti dall’inizio della prima puntata. Martedì 2 novembre abbiamo avuto l’onore di andare a sentirli dal vivo all’Estragon a Bologna.

Ritornare a vivere

La fila al freddo e al gelo non mancava di certo… Ma chi stiamo prendendo in giro? Lode e gloria all’attesa di minuti e minuti, ORE per entrare a vedere il primo concerto, o almeno uno dei primi, con capienza al 100% e in piedi dall’inizio della pandemia.

Le condizioni non sono ancora quelle normali, vi sono i controlli con il green pass e la mascherina all’interno è obbligatoria. Le emozioni però che si provano a rientrare in uno dei templi musicali di Bologna, l’Estragon, sono forti. Entrando sembra che in questi ultimi tempi non sia successo nulla e allo stesso tempo si è emozionati come la prima volta.

Già dal pre-live il pubblico è caldo e applaude a qualsiasi figura appaia sul palco per controllare gli strumenti e sistemare gli ultimi aspetti tecnici. Le vecchie tradizioni sembrano non essere cambiate.

La Via nel tornare a saltare e ballare

Il concerto inizia quasi in orario, giusto il tempo di fare entrare gli ultimi ritardatari. La musica indie di sottofondo viene interrotta per fare spazio a un motivetto tribale, l’applauso del pubblico e l’apparizione degli Eugenio in Via Di Gioia. Gli Eugenio non sono da soli sul palco ma accompagnati dai Senza Fiato, un trio di fiati che donano quel quid in più ai pezzi, regalando al pubblico vecchie canzoni ma con nuovi arrangiamenti. I pezzi suonati con i fiati sembrano tutti più jazzeggianti e scatenano più facilmente il ballo nella folla.

Le luci utilizzate per tutto il concerto sono estremamente calde e rispecchiano il mood positivo del pubblico oltre che della band stessa. Gli Eugenio sono molto emozionati ma entusiasti, pieni di gioia lì sul palco tanto che talvolta vengono dimenticate delle lyrics o ci si perde in chiacchiere.

Il pubblico si infiamma per qualsiasi avvenimento, gli applausi, le voci e il battito delle mani non mancano mai. Il coinvolgimento di noi spettatori viene esaltato e incoraggiato. Come al solito con loro più che un semplice concerto, è un vero spettacolo e la dose di intrattenimento, condita da ironia, anche con gag e imprevisti è assicurata.

La tracklist del concerto esclusi il nuovo singolo e la canzone meme sull’Eurovision a Torino.
I momenti di Gioia

Durante il concerto ci sono stati diversi momenti emozionanti e divertenti. Con cori che partivano per Emanuele Via, il componente più “meme” del gruppo, i soliti schiamazzi singoli per dichiarazioni d’amore o per ricordare di un incontro avuto con qualche componente. La loro capacità di adattarsi a ciò che accade attorno stupisce sempre.

Durante “Pam” si sono inventati di mischiare la solita gag del cercare le prugne come se fossero al suddetto market, se avete assistito a un loro concerto potete capirlo, al fenomeno mondiale Squid Game. Durante “Albero“, “Camera Mia” e “Perfetto uniformato“, si sono lanciati nel coordinamento di coreografie per il loro pubblico.

Un altro bellissimo momento è stato quando Eugenio, il frontman, ha chiesto di non utilizzare i telefoni durante “Giovani Illuminati” ed è stato un raro evento dove si è tornati a godere della musica senza essere distratti nel girare video o scattare fotografie. Anche per il singolo suonato in esclusiva è stata fatta la stessa operazione e merita sicuramente un ascolto quando uscirà.

Il momento però più alto del concerto è arrivato con il motivetto virale “EUROVISION IN TURIN – OFFICIAL ANTHEM” con il coro ripetuto dal pubblico diverse volte “Please Ferragni come to visit Musei Egizi ‘cause we want to be famous like Uffizi“.

Il concerto dopo più di due ore e mezza si è concluso con “Non vedo l’ora di abbracciarti“, scritta per potersi riabbracciare una volta finita la pandemia e ieri c’è stata la possibilità di farlo. Ci siamo riabbracciati con una grande festa, a ballare e festeggiare per tutta la serata. Avevano promesso di suonare tutto il repertorio e tra mash-up e canzoni hanno rispettato il patto. Chi al giorno d’oggi è così pazzo da suonare così tanti pezzi? Speriamo sia solo l’inizio della ripartenza di queste piccole grandi feste.

a cura di
Luca Montanari

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