Daniele Silvestri – Tourbinario (Imola) – 4 settembre 2021

Daniele Silvestri – Tourbinario (Imola) – 4 settembre 2021
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Sta per tagliare il traguardo finale questo Tourbinario di Daniele Silvestri, andato in scena ieri sera ad Imola, in Piazza Matteotti, nell’ambito della bellissima rassegna Imola in musica: tanti palchi nelle piazze di città per riempire l’aria di note e di canzoni.

A differenza del tour dello scorso anno, quando Silvestri scelse di fare La cosa giusta, essendo uno dei primi artisti a ripartire in tour dopo il primo lockdown, stavolta la formazione è ridotta all’osso, con l’immancabile Piero Monterisi alla batteria, Gianluca Misiti alle tastiere e Marco Santoro a cori, fagotto e tromba. Oltre ovviamente al solito eclettismo di Daniele, che si destreggia tra pianoforte e chitarra, con una breve incursione anche al basso.

Il live

La scaletta è lievemente modificata rispetto agli ultimi appuntamenti, con il cantautore romano che comunque non si è risparmiato, nonostante avesse annunciato ad inizio concerto di avere rischiato di dover perfino rimandare il live a causa di problemi alla gola e che ci sarebbero probabilmente stati dei tagli alla scaletta in base alle sue condizioni. Ciononostante alla fine si conteranno ben 27 canzoni per dure ore e mezza di musica… e meno male che aveva mal di gola, altrimenti forse saremmo ancora lì.

È una boutade, ovviamente, ma nemmeno troppo: i quattro sul palco si divertono, sono complici, si scambiano sguardi d’intesa, sparigliano le carte in tavola e cambiano scaletta in base all’umore del momento e perfino su richiesta del pubblico. D’altronde è lo stesso Silvestri a fine concerto a dirlo, in maniera ironica: «Noi siamo qui per fare quello che ci piace di più, cioè suonare. Quindi per favore andate via voi sennò noi continuiamo fino a domani».

Sulla scia del giro di concerti dello scorso anno, anche questo Tourbianario è un live in formato “greatest hits” e non promozionale (nessun brano in scaletta dell’ultimo album La terra sotto i piedi e solo un paio di canzoni dal precedente Acrobati), e per chi come il sottoscritto ama profondamente di tutta la produzione di Daniele Silvestri fino a S.C.O.T.C.H. e ha assimilato un po’ meno gli ultimi lavori, questo è semplicemente il concerto perfetto.

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Scatto tratto dal live all’Anfiteatro Vittoriale del 1° agosto2021. Ph: Daniele Marazzani-78
Le cover

Se poi ci mettete che chi scrive è un cultore di Fabrizio De André, poter sentire un brano magnifico ma un po’ nascosto nella produzione del cantautore genovese come Disamistade (tratto da Anime salve, 1996) è semplicemente la ciliegina sulla torta: l’interpretazione che Daniele e la band fanno di una canzone di uno dei padri del cantautorato italiano è intensa ed emozionante, così come l’altro omaggio ad un grandissimo come Paolo Conte, di cui viene eseguita Alle prese con una verde milonga, brano che Silvestri eseguiva dal vivo agli inizi di carriera, quasi 30 anni fa.

Chiude il “momento cover” un brano che però è entrato già da dieci anni nel repertorio del cantautore romano, e stiamo parlando di Io non mi sento italiano di Giorgio Gaber, preceduta da un’introduzione in cui viene fatto un giusto tributo all’impresa delle atlete paralimpiche italiane, protagoniste solo poche ore prima di una storica tripletta nei 100 metri e di cui si è parlato troppo poco, nonostante la pioggia di medaglie.

I grandi successi

Come detto, si tratta di un tour “greatest hits”, e i grandi successi della carriera di Daniele Silvestri ci sono tutti, da Salirò a Ma che discorsi, passando per Strade di Francia, Il flamenco della doccia, Le cose in comune, Il mio nemico, A bocca chiusa. C’è spazio qualche chicca da intenditore come le bellissime L’uomo intero, Illuso e Mi persi.

Chiusura affidata a quelli che ormai sono due grandi classici della discografia del cantautore romano, con Testardo e quel “de li mortacci tua” liberatorio gridato a squarciagola da tutta la piazza, che per qualche minuto si è trasformata in una succursale di Trastevere, e il ritorno in scaletta di Cohiba, dopo l’assenza dello scorso anno, e il classico “assalto” finale alla batteria di Piero Monterisi per chiudere in jam session di percussioni.

Daniele Silvestri è ormai nella cerchia molto ristretta dei più grandi cantautori della sua generazione, e non a caso ne cita altri due durante il live, prima scherzando con un tecnico per il microfono posizionato troppo in alto («pensava che fossi Niccolò Fabi») e poi col pubblico, quando ha eseguito alcune canzoni “a richiesta” («adesso ne faccio una di Bersani»). I simili si riconoscono e noi riconosciamo a lui una coerenza artistica e una credibilità immutate da quasi 30 anni a questa parte, cosa molto rara al giorno d’oggi.

Ultimo appuntamento di questo Tourbinario sarà mercoledì 8 settembre sull’Altopiano della Paganella (TN) per Suoni delle Dolomiti.

Ecco la scaletta del live

1. Questo paese
2. L’uomo intero
3. Illuso
4. Disamistade (cover Fabrizio De André)
5. Alle prese con una verde milonga (cover Paolo Conte)
6. Io non mi sento italiano (cover Giorgio Gaber)
7. Mi persi
8. La mia casa
9. Monetine
10. Ma che discorsi
11. Strade di Francia
12. La classifica
13. Il flamenco della doccia
14. Le cose in comune
15. Sogno-b
16. Le navi
17. Insieme
18. Il secondo da sinistra
19. Banalità
20. Acrobati
21. Il mio nemico
22. Occhi da orientale
23. La paranza
24. Salirò

25. A bocca chiusa
26. Testardo
27. Cohiba

a cura di
Andrea Giovannetti

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Andrea Giovannetti

Nato a Roma nel 1984, ma vivo a Venezia per lavoro. Musicista e cantante per passione e per diletto, completamente autodidatta, mi rilasso suonando la chitarra e la batteria. Nel tempo libero ascolto tanta musica e cerco di vedere quanti più concerti possibili, perchè sono convinto che la musica dal vivo abbia tutto un altro sapore. Mi piace viaggiare, e per dirla con le parole di Nietzsche (che dice? boh!): "Senza musica la vita sarebbe un errore".

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