Trasparenza ed efficacia: i risultati di Scena Unita
Martedì, 17 Giugno 2021.
È avvenuta in mattinata, la conferenza stampa dedicata ai risultati ottenuti dall’iniziativa Scena Unita (iniziativa presentata ufficialmente a Novembre 2020).
Alla conferenza di ieri hanno partecipato diverse persone, chi presente fisicamente presso gli studi di STS Communication come Michele Bravi, Gaia, Shade, Fedez, e chi in collegamento da remoto come Manuel Agnelli e Giusy Ferreri.
Cos’è Scena Unita
Scena Unita è un’iniziativa collettiva, un fondo di solidarietà a cui hanno aderito 154 artisti e più di 110 aziende.
Ad oggi, in soli 7 mesi, sono stati raccolti 4.780.000 euro.
Questa iniziativa è riuscita a realizzare in poco tempo, un modello di sostengo per i lavoratori più fragili del mondo della musica e dello spettacolo, fornendo anche un aiuto per la ripartenza del settore, che è stato fortemente penalizzato in questo periodo di emergenza sanitaria.
Della gestione dei fondi si è occupata Cesvi, una ONG di Bergamo, supportata da anche altre due realtà quali La musica che gira e Music Innovation Hub.
L’obiettivo di Scena Unita
La conferenza si apre con la spiegazione di Fedez sull’origine di questa fondazione. Perché crearla e perché chiedere fondi agli artisti?
Continuare a chiedere denari alla popolazione sarebbe stato inefficace, da un certo punto di vista, e anche poco coerente con il periodo che stavamo vivendo.
spiega Fedez
L’obiettivo di tale iniziativa è stato quello di far si che ogni artista potesse sfruttare i rapporti che di natura, di per sé, hanno con i brand, le aziende, le case discografiche, le agenzie di booking […] senza quindi dover pesare su donazioni di privati cittadini.
Fedez
Non è importante quanto riesci a donare, ma è importante il semplice gesto, il gesto di guardare a una realtà che è molto importante nella nostra vita. L’arte, lo spettacolo e la musica, sono i prodotti culturali più belli che l’uomo possa creare.
Le persone, come sottolineano i partecipanti durante la conferenza, hanno bisogno di divertirsi, di stare bene, guardare spettacoli e ascoltare musica!
Come funziona tecnicamente Scena Unita
A chi dare priorità nell’aiuto?
Paolo Caroli, project manager di CESVI, spiega come le prime difficoltà di questa iniziativa siano consistite proprio nel tentativo di identificazione dei lavoratori di questo settore.
I contributi sono stati quindi erogati a partire dai soggetti con il livello maggiore di vulnerabilità; tale vulnerabilità è stata determinata dall’incrocio tra aspetto economico, come il calo del fatturato, e aspetto sociale, come le persone a carico (es. familiari, persone con disabilità).
Già da una settimana dalla chiusura dei bandi abbiamo iniziato a finanziare le persone in condizioni più vulnerabili e questo per noi è stato un risultato eccezionale
Commenta Caroli
Le 2 macro aree di Scena Unita
- Bando di Emergenza; riguarda l’aiuto diretto e immediato ai lavoratori, ai singoli.
a. Bando Lavoratori e Maestranze che riguardano i lavoratori dipendenti intermittenti e i lavoratori autonomi con partite IVA.
Delle 1.963 domande ricevute, ne sono state pagate 1.602 (l’81%), per un valore di erogazione complessivo di 1.602.000 Euro.b. Bando Imprese individuali; 330 domande ricevute di cui 251 pagate (il 76%), per un valore complessivo di 251.000 Euro.
- Bando Progetti a tutte le organizzazioni che ripartono e attivano iniziative sul territorio.
Il Bando Progetti è stato realizzato in un’ottica di produzione del lavoro, quindi non solo di sostegno passivo del cittadino.2 milioni e mezzo è il valore del budget allocato per favorire la ripartenza dei progetti. Dei 106 progetti selezionati, al 14 giugno 2021, 77 hanno già ricevuto il contributo.
Le parole dei partecipanti
É stato importante non aspettare che arrivasse qualcun altro a risolvere i problemi.
Con questa frase Manuel Agnelli inizia il suo intervento. Alla base dell’iniziativa di Scena Unita, sta la consapevolezza dell’importanza della velocità.
Agnelli sottolinea quanto la velocità sia importante nel momento in si cerca di agire sulle situazioni di difficoltà (come i lavoratori dello spettacolo in questo caso).
Sono moltissime le persone che fanno parte di questo complesso sistema che è la musica e lo spettacolo, questo ampio settore che spesso però non viene rappresentato abbastanza. L’informazione gioca qui un ruolo chiave nel far percepire alla società le difficoltà dei lavoratori dietro al mondo artistico.
Egli conclude il suo intervento aprendo la strada a quello che sarà un filo rosso per tutta la durata della conferenza stampa: il filo di una sottile denuncia sociale, nei confronti dell’azione del governo, o meglio, nei confronti della sua non azione.
La musica è un lavoro. Fare il musicista, fare il tecnico, fare il fonico, è un lavoro. E queste persone sono fondamentali, fondamentali per questa ripartenza. Vogliamo che questo futuro sia fatto di più concerti possibili.
Francesca Michelin
L’iniziativa di Scena Unita è stata un’iniziativa potente, un gesto forte. Questo però non sostituisce l’importanza delle istituzioni che dovranno fare i conti con un settore che porta un condotto grandissimo e che ha bisogno di essere riformato.Levante
Mi dispiace che certe istituzioni non ci hanno preso sul serio come avremmo voluto.Shade
Si è parlato del mondo dello spettacolo da un punto di vista burocratico ma non dal punto di vista di quanto sia necessario.
La creatività è necessaria.Scena Unita da la possibilità agli artisti di tornare sul palco e raccontare la loro visione creativa del mondo.
Ci sono tante persone che lavorano, tante persone che hanno bisogno di un sostegno.
C’è tanto bisogno da parte delle istituzioni di riconoscere il peso della cultura.Michele Bravi
Scena Unita ha dimostrato che l’unità del settore aiuta a raggiungere risultati credibili.Auspichiamo che in futuro non ci sia il bisogno di queste iniziative.
Non possiamo pensare di sostituire l’intervento pubblico con iniziative emergenziali, esse non devono costituire una prassi.
Nonostante i diversi incontri con il ministero, le misure annunciate dal MIC non sono nulla di veramente rivoluzionario.
Siamo un paese che vive di cultura passata ma non investe sulla cultura del futuro e questo è sbagliato.Giovanbattista Praticò o Jambo, La musica che gira
Andrea Rapaccini parla di assenza dell’industria musicale.
Purché ci sia una industria musicale ci dev’essere una politica industriale. Io non la vedo in questo paese, né nella musica né nello spettacolo.
Politica industriale vuol dire anche politica occupazionale, di investimento.
Le istituzioni e lo stesso settore musicale non riescono ad unirsi, la pandemia ha reso evidente questa distanza.
Il quesito che Rapaccini si pone è questo: a prescindere dalla pandemia, cosa possono fare le istituzioni nei confronti del mondo dello spettacolo e della musica?
Ed è sempre lui a commentare quanto i finanziamenti del governo non debbano vertere solo intorno a un circolo elitario di persone, di fondazioni, di teatri. I teatri sono molti su tutto il territorio nazionale, come sono molte le realtà da aiutare.
Verso la fine
Verso la fine della conferenza, Fedez spiega, giustamente, che non si può semplicemente parlare di governo in modo troppo generalizzato, in quanto il settore è riconducibile ad un ministero a un preciso ministro, il quale è il Ministro Franceschini.
Sarebbe il caso di fare meno propaganda , meno annunci e fare di più quello che si dice di fareFedez
Il futuro di Scena Unita
Scena Unita abbiamo visto essere una grande realtà, fatta di vera solidarietà (non di chiacchiere); è una realtà in cui velocità, efficacia e trasparenza si interconnettono per andare ad aiutare le persone in difficoltà, senza aspettare i tanto sperati aiuti del governo e senza elemosinare nulla.
Alla domanda di una giornalista in merito al futuro di Scena Unita, Fedez commenta come questa fondazione non possa essere fermata, devono infatti essere monitorati tutti i progetti fino ad Ottobre. Per il momento non verranno estesi altri bandi ma Scena Unita continuerà ad essere sempre presente.
a cura di
Teodora Sava