Guzzi per un metallaro è come l’aglio per un vampiro. In questo caso, però, è l’eccezione che conferma la regola. La sua “Ti Vedo da Lontano” è una canzone che ha colpito il qui presente scribacchino per via di un testo che racconta una situazione che molti di noi conoscono e hanno vissuto, ma lo fa con naturalezza.
Lo fa, se vogliamo, assimilando la lezione impartita dagli 883, tassello importante per generazioni di post adolescenti di provincia (e non): raccontare senza scadere nel banale, ma concentrando tutto sulla semplicità della narrazione.
In occasione dell’uscita del singolo, ho avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con Guzzi, all’anagrafe Alessandro Domenici. Lo abbiamo fatto vedendoci da lontano cause forze maggiori, ma lo abbiamo fatto con piacere.
Di seguito potete vedere la “video intervista atipica”. Buona visione!
“Se mi metto a scrivere la canzone viene fuori da sola, mano a mano.
Mi basta un foglio e una penna e le parole escono in automatico”.dichiara Guzzi
Inizia la stretta collaborazione Mirko Mangano produttore artistico del progetto, dello studio di registrazione Media Wave di Massa (MS). Il primo singolo, Lampioni, esce a dicembre 2019, raggiunge velocemente i 29,000 stream su Spotify, seguito da 24 Ore, uscito ad aprile 2020 che raggiunge i 29,000 stream in breve tempo.
Domenica, terzo singolo uscito a luglio sempre su Spotify, registra più di 7,000 stream nella prima settimana fino toccare quasi 60,000 stream in un mese. La Notte porta Consiglio, singolo uscito a fine 2020 e arrivato tra i finalisti di Area Sanremo 2021, ha superato i 60,000. E adesso è la volta di: Ti vedo da lontano.
a cura di
Andrea Mariano