È morto Ted, l’avvocato di “Scrubs” che tutti avremmo voluto come amico

È morto Ted, l’avvocato di “Scrubs” che tutti avremmo voluto come amico
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Il primo Maggio è morto l’attore americano Sam Lloyd, noto per il personaggio di Ted Buckland nella fortunata serie tv Scrubs

Sam Lloyd aveva 56 anni. Nel Gennaio del 2019 gli era stato diagnosticato un tumore al cervello, purtroppo inoperabile. Lloyd interpretava Ted, un avvocato con una bassa autostima e depresso. Questo suo atteggiamento sommesso, e fortemente ironico, gli ha regalato un posto speciale nel cuore di tutti gli appassionati della serie Scrubs.

Di recente era stata lanciata una campagna su GoFundMe, promossa dal produttore di Scrubs, Tom Hobert, e sua moglie Jill, per raccogliere fondi per curare l’attore, che ha incassato circa 160.000 dollari. Purtroppo tutta questa montagna d’amore non è bastata a salvargli la vita.

Il ricordo di Zach Braff

La star della serie, Zach Braff, ha reso omaggio a Lloyd su Instagram, scrivendo: “Addio a uno degli attori più divertenti con cui abbia mai avuto la gioia di lavorare. Ricorderò per sempre il tempo che abbiamo passato insieme“. Tutti amavano Ted Buckland e nessuno lo dimenticherà mai.

La verità è che Ted, come l’intero cast di Scrubs, rimarrà per sempre nel cuore di chiunque abbia visto almeno una volta la serie. In Scrubs c’è tutto quello che possiamo trovare nella vita reale: in 8 stagioni i protagonisti ci fanno innamorare di loro, riescono a farci sentire di essere meno siamo soli al mondo, e lo fanno sempre mantenendo una grande “ironia romantica“.

Il mio finale

Vi lascio con una citazione di J.D. (Dorian, M.D, Zach Braff) che compare nel finale della serie. Un finale del tutto “stereotipato, ma talmente vero e raro da essere ricordato come la perfetta cornice di una storia che, in fondo, non finirà mai: una storia che ognuno di noi continuerà a raccontare.

Una fine non è mai facile. Me la immagino così tanto nella mia testa che non potrà mai soddisfare le mie aspettative, e finirò sempre per rimanere deluso. Non sono nemmeno sicuro del perché m’importi di come finirà tutto. Immagino che sia perché tutti crediamo che quello che facciamo sia molto importante, che le persone pendano dalle nostre labbra, che diano importanza a quello che pensiamo.

La verità è che devi considerarti fortunato se anche solo di tanto in tanto fai sentire qualcuno, chiunque, un po’ meglio. In fondo è qualcosa che riguarda tutte le persone entrate nella mia vita, e mentre la mia mente ne ricordava le facce ho pensato anche alla mia famiglia, ai colleghi, agli amori perduti, a quelli che ci hanno lasciato.

E come ho girato l’angolo sono venuti tutti da me, come un’onda di esperienze condivise. E anche se mi sentivo al caldo e al sicuro, sapevo che doveva finire. Non è mai un bene vivere troppo a lungo nel passato, e per quanto riguarda il futuro, grazie a Dan, non sembra più così spaventoso… può essere quello che vuoi tu.J.D.

a cura di
Alessandro Di Domizio

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