Lucca Comics and Games 2025 – la presentazione della quinta stagione di Stranger Things

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Venerdì 31 novembre, terzo giorno del Lucca Comics, è stato quasi interamente dedicato agli eventi più importanti del palinsesto. Tra questi spiccava sicuramente la conferenza stampa con il cast di Stranger Things all’interno del Teatro del Giglio Giacomo Puccini, a cui abbiamo partecipato. 

È un legame ormai collaudato quello che collega Stranger Things al Lucca Comics, fin da quel lontano 2017, anno di uscita della prima stagione. L’arrivo del capitolo finale di una delle serie simbolo del catalogo Netflix si presenta come uno degli appuntamenti più importanti nel mondo dello streaming e delle serie tv.

Come ricordato anche da Emanuele Vietina, intervistatore d’eccezione del cast presente a teatro, gli episodi della quinta stagione usciranno cadenzati nell’arco di più di un mese. Il Volume 1, composto dai primi 4 episodi, è atteso per il 27 novembre, mentre il Volume 2 uscirà il 26 dicembre, culminando con il gran finale distribuito il 1 gennaio 2026, eccezionalmente anche al cinema!

Quando finalmente sul palco del teatro sono apparsi i due creatori della serie, i gemelli Ross e Matt Duffer, seguiti da Finn Wolfhard, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin e Noah Schnapp, mi è quasi sembrato di assistere ad una visione mistica (complice forse la stanchezza che eventi come il Lucca Comics si portano dietro). Per un attimo è stato veramente difficile scindere gli attori dai rispettivi ruoli che hanno interpretato per la serie tv e veniva quasi da chiamarli con i nomi dei loro personaggi. 

Cosa dobbiamo aspettarci dall’ultima stagione?

La prima domanda, indirizzata soprattutto ai due registi, verteva su cosa dovessimo aspettarci da quest’ultima stagione. È opinione comune dei due Duffer che il finale di una serie tv, in quanto suo momento culminante, debba soddisfare le aspettative, pena il rischio di vanificare gran parte del lavoro svolto. Hanno detto di aver sempre avuto chiara fin dall’inizio la scena finale e che, partendo proprio da questa, hanno iniziato a scrivere l’ultima stagione proprio dai suoi ultimi 40 minuti.

Una scelta interessante che sembra promettere un grande livello di attenzione per far sì che tutto finisca nel miglior modo possibile e che riesca a suscitare le emozioni pensate dai registi. 

Spostando poi il focus verso gli attori, è stato chiesto ai quattro giovani protagonisti quali fossero le evoluzioni in atto dei rispettivi personaggi in questa quinta stagione. Facendo molta attenzione a non lasciar trasparire nessuno spoiler, Finn, Gaten, Caleb e Noah hanno concordato sul fatto che tutti i membri del gruppo originario guadagneranno strati di profondità, soprattutto di fronte alle nuove impegnative sfide provenienti dal Sottosopra.

Mi ha colpito in particolare un pensiero di Noah Schnapp, interprete del povero Will Byers (forse il mio personaggio preferito della serie), sull’importanza di non accelerare i tempi del racconto per far sì che il cambiamento dei personaggi sia soddisfacente e funzioni, cosa che i Duffer Bros sono abilmente riusciti a fare. 

Nostalgia e ricordi di una fantastica serie tv

In chiusura, Emanuele Vietina – che, come molti degli altri in sala (me compreso) ha ammesso di star facendo il rewatch delle ultime stagioni in preparazione della quinta – ha chiesto al cast il loro momento preferito.

Gettonatissimo il ricordo della prima scena della prima puntata ovvero la partita di DnD, citata da entrambi i Duffer e da Gaten. Caleb ha ricordato l’intera quarta stagione, che ha conciso con un momento di profondi cambiamenti per lui in contemporanea con quelli che avvenivano in Lucas, Finn le scene girate nello Starcourt Mall nella terza stagione e Noah la sua prima scena emotiva nella prima stagione, dove è stato aiutato dai consigli di Winona Ryder

L’evento si è concluso con un’unica domanda della stampa sul fondamentale ruolo della nostalgia in Stranger Things. Matt e Ross hanno sottolineato come, al netto dell’importanza di questo sentimento, la loro idea iniziale non fosse quella di creare un prodotto che romanticizzasse gli anni ’80 in modo fine a se stesso, quanto quello di catturare le emozioni e le storie della loro infanzia che hanno coinciso con questa particolare decade. 

Nonostante non siano state fatte vedere immagini della nuova serie – anche se il trailer è uscito il 30 ottobre, e lo trovate qui – avere la fortuna di incontrare dal vivo e di sentir parlare creatori e cast di una delle serie più originali e iconiche degli ultimi anni è stata un’esperienza magnifica che non ha fatto altro che aumentare in me – e spero anche in voi che leggete – lo smisurato hype per la chiusura di quella splendida opera che è Stranger Things.

Ci vediamo tutti nel Sottosopra!

a cura di
Tommaso Rubechini

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