Condividi su

Esce oggi la nuova rivista interamente dedicata al manga europeo nata dalla collaborazione di quattro grandi case editrici europee. Ma sarà riuscita a rispondere alle nostre aspettative?

Annunciata durante la scorsa edizione del Lucca Comics & Games, Manga Issho è l’iniziativa editoriale di Star Comics insieme a Kana (Francia), Planeta Comic (Spagna) e Altraverse (Germania) che si pone l’obiettivo di diventare una vetrina per dare lustro al manga di matrice europea.

Partiamo premettendo che le aspettative erano alte. Infatti, la possibilità di accedere a tante storie diverse, sia per genere che stile, ci ha incuriosito e non poco. Questo primo numero è riuscito sì a fornire qualche bella lettura, ma ha anche mostrato diversi limiti.

Pro e contro

Partiamo dai pregi. Sicuramente Manga Issho sembra essere un’ottima vetrina per autori di manga europei più o meno emergenti, diventando potenzialmente un trampolino di lancio per molti mangaka europei. In secondo luogo, ha la possibilità di imporsi, specialmente tra i lettori più giovani e alle prime armi, come un prodotto che permetta di leggere tantissime storie diverse ad un prezzo accessibile, dando la possibilità di andare anche a consolidare il proprio gusto.

Tuttavia, per lettori più “navigati” si pone il problema contrario, ovvero che solo alcune storie soddisfino il gusto personale e che la spesa per l’acquisto non risulti giustificata. E questo è proprio il nostro caso. Infatti, a discapito di una manciata di titoli, la maggior parte delle storie (sia autoconclusive che non) risultano decisamente anonime e nel peggiore dei casi addirittura mal riuscite. Magari avrebbero avuto bisogno di più capitoli per svilupparsi?

Un fattore importante che abbiamo notato è quanto alcuni racconti risultino derivativi, in un tentativo di emulazione dei grandi mangaka, due nomi fra i tanti quello di Inio Asano e Akira Toriyama. Sicuramente apprezzabile che gli autori vedano nei grandi sensei un esempio da cui attingere, ma in alcuni casi l’emulazione è risultata eccessiva e a tratti “grottesca”.

La ragazza che faceva apparire il mondo
In definitiva…

Confidiamo e speriamo in un incremento della cadenza della rivista nell’ottica di evitare brevi storie autoconclusive che lascino anche poco margine agli autori e che nei prossimi numeri si presti più attenzione alla qualità delle opere proposte da parte degli editor delle case editrici andando a realizzare prodotti che rispettino gli stilemi del manga, ma che presentino una personalità europea che renda questo prodotto NOSTRO a tutti gli effetti. “Rimandato a settembre!”

a cura di
Beard Comics

Seguici anche su Instagram!
LEGGI ANCHE – “Komi Can’t Communicate”: un viaggio nel cuore dell’ansia sociale
LEGGI ANCHE – Il momento è finalmente arrivato: “Kagurabachi”, sbarca in Italia!
Condividi su

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *