Carlo Conti uomo di parola. Fastidio per Coma_cose, sorpresa Joan Thiele. Grandi Brunori e Giorgia… Ecco le pagelle
Siamo usciti indenni da questa prima serata di Sanremo 2025. “Indenni”… Oddio, l’età inizia a farsi sentire e personalmente ammiro Massimo Ranieri per la sua tenacia (Albano, tranquillo: le tue flessioni a 79 anni in mondo visione mai le dimenticherò). Dobbiamo dire che c’è stata qualche sorpresa e qualche cocente delusione che presto vi enuncerò tramite le immancabili pagelle.
Quest’anno introduciamo una novità: i classici voti numerici saranno accompagnati dal richardbensonmetro, unità di misura altamente aleatoria che, tuttavia, aiuterà voi a farsi un’idea anche figurativa delle espressioni facciali e verbali che il qui presente ha elargito nel corso del Festivàl (trallallero trallallàl).

Ma bando alle ciance: un (ennesimo) sorso di energy drink spacca-stomaco e andiamo con le pagelle della prima serata di questo Sanremo 2025.
Artista: Gaia
Brano : Chiamo io chiami tu
Voto: 6
Prima in gara. Tiene botta e non si fa sopraffare dall’emozione. Brava. La canzone è una “Sesso e samba” molto meno cafona. Niente di che, ma sicuramente ci straccerà i maroni con una heavy rotation nelle radio.

Artista: Francesco Gabbani
Brano : Viva la Vita
Voto: 6,5
Ero distratto e ho pensato “Ma c’è Eros Ramazzotti?”. Tant’è che la prima parte sembra il lato B di un LP di Eros Ramazzotti. La canzone vincerà il premio “Radio Italia solo musica italiana e guai a voi ad ascoltare altro”.

Artista: Rkomi
Brano : Il ritmo delle cose
Voto: 5-
Figlio di Olmo, cugino di Cucciolo, zio di un camiciaio che odia le magliette. Forse una delle canzoni più brutte di questo Sanremo 2025.

Artista: Noemi
Brano : Se t’innamori muori
Voto: 6+
Difficoltà mastodontiche sulle infingarde scale di Sanremo, fa perdere tempo e Carlo Conti è costretto a fare il finto galantuomo. Detto questo, stranamente intonata per cantare un brano talmente classico che si becca gli applausi immediati. Canzone cucitale addosso, stranamente. Nenia sanremese straccialacrime e stracciacoglioni, però con classe.

Artista: Irama
Brano : Lentamente
Voto: 4+
Cosplay di Lady Oscar e si va a liberare la Bastiglia e a conquistare il casinò di Sanremo. Una curiosità: cazzo hai cantato?

Artista: Coma_Cose
Brano : Cuoricini
Voto: 3-
Sposa cadavere zombie/vampire edition e maître del reparto vini pregiati da 3,39€ di Aldi. Canzone talmente brutta che hanno fatto esclamare a qualcuno “Sembrano i Ricchi E Poveri presi su Vinted”. Sì, ma conservati davvero male.

Artista: Simone Cristicchi
Brano : Quando sarai piccola
Voto: 7,5 (combattente con laringite)
Come volevasi dimostrare, una delle canzoni più pesanti del Festivàl di Sanremò 2025’. Ammettiamo però che il testo è tra i più curati e più intimi della Kermesse. E cantare decentemente con ancora una laringite in atto, è coraggioso. Onore al merito.

Artista: Marcella Bella
Brano : Pelle diamante
Voto: 4,5
“Il testo sembra un post di Facebook di un boomer”. Che bello essere nelle chat di commento Sanremo. Simpatica, tanta stima per il coraggio. Però fare la parte della Berté senza essere Loredana, dopo poco crolla un po’ tutto.

Artista: Achille Lauro
Brano : Incoscienti giovani
Voto: 4
Ha staccato da lavoro al Ristorante di lusso di Sanremo, ha sventato il nulla in una puntata di Saylor Moon nelle vesti di Mylord ed è corso subito all’Ariston. Poi, pensando ancora di essere nel 1987, si esibisce in un brano scritto a 45 mani e 3 dita di un piede numero 36 ½. “Incoscenti giovani” non lo diceva nemmeno il nonno al buon Richard.

Artista: Giorgia
Brano : La cura per me
Voto: 7
Dopo una pletora di simil cantanti, arriva lei che con umiltà ti sbatte in faccia le sue tre lauree conseguit… no, quello era un colonnello dell’areonautica. Fatto sta che arriva lei e insegna a cantare un po’ a tutti, da Marcella Bella ai cuoricini del cazzo. Brano calssico, banale ma di classe.

Artista: Willie Peyote
Brano : Grazie ma no grazie
Voto: 7,5
“Signori, vi metto un paio di archi, ma faccio le robe mie come cazzo pare a me. Stacce, diciamo ai murazzi”. E ancora una volta, tra citazioni, riferimenti e testo intelligente, Willie ha già vinto il premio della critica per il testo. Se non lo vince, faccio un casino.

Artista: Rose Villain
Brano : Fuorilegge
Voto: 4,5
Parte decentemente, poi, rimembrando “Clic boom boom”, attendevo col sudore freddo il ritornello pronto a distruggere tutto quanto di simil buono fatto. Detto fatto. Ma i danni stavolta sono minori rispetto lo scorso anno. Unico problema: solita canzone simil emozionale depressa prodotta bene con un ritornello simil danzereccio che c’azzecca quanto il gelato allo zabaione in un piatto di carbonara in una osteria della periferia di Roma Sud.

Artista: Olly
Brano : Balorda nostalgia
Voto: 4,5
Baffo disegnato stile seconda media, eleganza degna di Trattoria Alvaro di Torricella Sicura, testo che se lo capisci ti prendono all’amplifon come dirigente massimo universale. “Chissà perché” è l’unica cosa che capisco. E me lo chiedo anche io, Olly.

Artista: Elodie
Brano : Dimenticarsi alle 7
Voto: 5,5
Meno sfacciatamente da TikTok trend rispetto a una Annalisa, ma la solita solfa: gran voce, canzone inutile quanto un semaforo in mezzo a una rotonda.

Artista: Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento
Brano : La mia parola
Voto: 5
Credo che la gente non abbia capito che Shablo era quello al centro che “muove i tastini” (cit. non mia). Canzone da Otto Hom del 1997. Bene? Male? Devo capire, intanto vado a comprare 4 pile stilo per il mio lettore CD portatile nuovo fiammante.

Artista: Massimo Ranieri
Brano : Tra le mani un cuore
Voto: 5,5
Classico. Più classico di un classico mentre lo si ascolta in abito classico. Classe e classicismo. Anche se gli autori non sono dell’epoca di Ranieri. Tuttavia, il povero massimo tra Shablo e Tony Effe svetta, quantomeno per eleganza d’altri tempi ormai estinti.

Artista: Tony Effe
Brano : Damme ‘na mano
Voto: 4+
Ha preso lezioni di canto. Come e dove, non è dato saperlo. Fatto sta che si presenta vestito quasi bene, ma con una taglia e mezza di troppo, con una canzone che urla “dai, so scrivere anche cose interessanti”. Stiamo ancora aspettando.

Artista: Serena Brancale
Brano : Anema e core
Voto: 5
Ho voglia di cozze gratinate e birra Raffo. Fuori luogo quanto un cocomero alla sagra della polenta il 14 gennaio in Valtellina, ma fa simpatia.

Artista: Brunori Sas
Brano : L’albero delle noci
Voto: 7+
L’arrangiamento in un certo frangente ricorda “Qualcosa di grande” dei Lunapop. Non è uno scherno nei confronti del buon Brunori, è solo un appunto. Detto questo, non il suo migliore, ma è indubbiamente una buona canzone, il ragazzo scrive bene e lo dimostra anche qui. Però ti prego: una serra di queste replica il momento coi The Zen Circus di qualche anno fa. Chi sa, sa.

Artista: Modà
Brano : Non ti dimentico
Voto: 5-
Canzone da Radio Italia, che si ascolterà principalmente, se non unicamente, su Radio Italia. Hanno cantato di peggio, molto di peggio. Voi forse siete troppo giovani, ma fidatevi. Ciononostante, non siamo di fronte al capolavoro sanremese, ANZI.

Artista: Clara
Brano : Febbre
Voto: 6+
Si conferma brava per il suo genere, tra l’altro forse una delle poche della nuova generazione che sa cantare realmente. “Febbre” è più debole di “Diamanti Grezzi”, però già spopola tra i ccciofani. Ma che ci capisco io, che son vecchio di merda?

Artista: Lucio Corsi
Brano : Volevo essere un duro
Voto: 7+
Per chi lo conosce, classica canzone di Lucio Corsi: stile naiff, bel testo, scritto in maniera semplice eppure esemplare. Vestito da Bowie che si veste da Ape Maia, ma gli vogliamo bene anche per questo. Carlo Conti non lo abbraccia “perché altrimenti divento bianco”. Razzismo al contrario (si scherza amici analbeti funzionali).

Artista: Fedez
Brano : Battito
Voto: 5-
Non si capisce una sega quando parte con tutta la voce effettata, ma devo essere onesto: l’arrangiamento, nel ritornello, è azzeccato. Tra i peggiori, il meno peggio (lo so, lo so, non è italiano corretto).

Artista: Bresh
Brano : La tana del granchio
Voto: 5-
Vai su eMule, cerca “canzone standard 2020 starter pack”, scarica. Pensa poi “Qui un paio di violini sarebbero perfetti”. Ecco qui Bresh a Sanremo 2025. Non brutta, non bella. Un po’ noiosa. Passa in sordina.

Artista: Sarah Toscano
Brano : Amarcord
Voto: 4+
Chun-Li di Street Fighter si presenta all’Ariston di Sanremo. Stona da paura, forse l’emozione. Non si capisce nulla nella prima parte, poi un po’ si riprende. Ma la canzone è comunque bruttina.

Artista: Joan Thiele
Brano : Eco
Voto: 6,5
Aspettative inversamente proporzionali all’enorme punto interrogativo che avevo sul cranio. Mi ha sorpreso e non sono stato l’unico in redazione a essere stato piacevolmente sorpreso. Comunque qualcosa di (quasi) diverso in questo Sanremo 2025.

Artista: Rocco Hunt
Brano : Mille volte ancora
Voto: 5,5
Il partenopeo che piace a mammà e a papà, alla zia e alla cugina, al panettiere e al pescivendolo. Un po’ a tutti. Faccia pulita, parte reppata con garbo. Insomma, il nazional popolare sotto ‘o Vesuvio che piace alla prima serata (anche se si è esibito alle 00:40).

Artista: Francesca Michielin
Brano : Fango in Paradiso
Voto: 5-
Lei cointinua a dimostrare di avere una voce interessante, di essere di una generazione di grande potenziale rilegato nella mediocrità dello standard da radio sulla tangenziale all’ora d’uscita dagli uffici.

Artista: The Kolors
Brano : Tu con chi fai l’amore
Voto: 4,5
Prossima hit del trio, senza ombra di dubbio. Permettetemi, tuttavia, di chiosare molto brevemente: che due palle. Tormentone, ok, ma nulla più. E il giochetto comincia a stufare.

a cura di
Andrea Mariano
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