Le fotografie di Daniele Segre – “Ragazzi di stadio” – in esposizione sulla cancellata storica della Mole Antonelliana, dal 13 novembre al 15 dicembre.
Dal 13 novembre al 15 dicembre 2024 il Museo Nazionale del Cinema di Torino presenta la mostra “Ragazzi di stadio. Fotografie di Daniele Segre“, allestita sulla cancellata storica della Mole Antonelliana, uno dei simboli della città in cui il fotografo e regista Daniele Segre, scomparso a Febbraio, ha trascorso la maggior parte della sua vita.
L’esposizione, curata in collaborazione con la casa di produzione cinematografica I Cammelli fondata dallo stesso Segre, è costituita da quattordici immagini di grande formato scattate a Torino alla fine degli anni ’70. Uno spaccato del momento culturale e sociale dell’epoca, catturato attraverso l’obiettivo con sensibilità e profondità.

I volti dei “ragazzi di stadio” immortalati nelle istantanee in esposizione sono il risultato di una ricerca silenziosa, un’immersione profonda nel mondo della tifoseria calcistica della “città operaia”, in particolare quella bianconera, e rivela immediatamente la sincerità di un rapporto diretto con i protagonisti di questi scatti. È il finire degli anni ’70 quando, non ancora trentenne, Daniele Segre legge una scritta sui muri della città – “Il potere dev’essere bianconero” (che diventerà il titolo di un suo primo breve documentario sul tema, del 1978) – e si avvicina al mondo del calcio con curiosità, decidendo di andare allo stadio con la macchina fotografica e avventurarsi nell’universo chiassoso, multiculturale, rumoroso – ma allo stesso tempo fragile e invisibile – della tifoseria.

Da questo suo lavoro nascono una mostra fotografica, un libro (nel 1980) e tre film documentari. Per Segre è l’inizio di un percorso artistico che costituirà il motore della sua ricerca foto-cinematografica sui temi sociali e le storie umane, che caratterizzeranno poi tutta la sua opera, portandolo a diventare il pioniere del cinema della realtà in Italia.
La conferenza stampa
Inaugurata il 13 Novembre, con una conferenza stampa dedicata, alla presenza del figlio Emanuele Segre, di Carlo Chatrian (direttore del Museo Nazionale del Cinema), di Giulio Base, direttore del Torino Film Festival e delle istituzioni (erano presenti all’evento anche Maria Grazia Grippo, presidente del Consiglio Comunale e l’assessora Rosanna Purchia), la mostra è a tutti gli effetti un vero tributo al fotografo alessandrino.
Quarantacinque anni dopo la prima edizione, si celebra quest’anno l’uscita della riedizione del libro fotografico “Ragazzi di Stadio” (ETS edizioni, 2024), a cura di Elena Bosio, Emanuele Segre e Marcella Segre, con oltre 100 scatti in catalogo, di cui molti inediti.
“Quando, a febbraio, Daniele Segre ci ha lasciati, abbiamo subito sentito il desiderio di celebrare la sua straordinaria carriera di regista e il patrimonio artistico che ci ha lasciato. Per questo, insieme ai miei familiari, Marcella ed Elena, abbiamo deciso di dare nuova vita al libro Ragazzi di Stadio, spinti anche dalla forte richiesta di chi, come noi, desiderava rendere omaggio a Daniele.”
Emanuele Segre

La proiezione del documentario al Torino Film Festival 2024
Come annunciato in conferenza stampa dal direttore Giulio Base, a completare il ricordo dell’opera di Segre, il 42° Torino Film Festival ospiterà la proiezione ufficiale di Ragazzi di stadio nella sezione Zibaldone domenica 24 novembre 2024 alle 21:45 al Cinema Romano.
Daniele Segre nel 1980 amplia il corto Il potere deve essere bianconero del 1978 per realizzare una delle prime indagini sul fenomeno degli ultras, sia juventini che granata. Attraverso due anni di riprese allo stadio, racconta senza pregiudizi l’emergere di questo fenomeno all’epoca marginale, affrontando contemporaneamente spinose questioni politiche, economiche e sociali dell’Italia del tempo, come la crisi operaia, il lascito del Sessantotto e la violenza urbana.
La mostra Ragazzi di Stadio di Daniele Segre offre dunque uno spaccato intenso sulle dinamiche sociali e culturali del tifo calcistico negli anni ’80, esplorando identità, appartenenza e conflitto attraverso immagini e narrazioni dirette. Non solo documento del passato, l’opera intera di Daniele Segre invita a riflettere sulle trasformazioni di questo fenomeno nel presente, rivelandosi un’occasione preziosa per comprendere il profondo intreccio tra sport e società.
La photogallery dell’evento di presentazione
a cura e foto di
Emanuela Ranucci
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