“Festivaletteratura” di Mantova
Si è svolto dal 4 all’8 settembre 2024, presso il centro storico di Mantova, il Festivaletteratura. Da anni questo evento è un punto di ritrovo per appassionati lettori, autori stranieri e italiani ma soprattutto per gli amanti del mondo letterario.
L’evento ospita non soltanto interviste, talk e firmacopie con i numerosi autori, presenti al festival, ma organizza anche tante attività interattive dislocate nel centro. Quest’anno è stata la mia prima volta al festival e al mio arrivo in sala stampa sono stata accolta con L’anello di Monaco un delizioso panettone della forneria Scavarelli.
Il primo evento a cui mi hanno invitato è stata la Colazione con l’autore, una novità del Festival realizzata dagli addetti stampa. L’evento si è svolto in un magnifico giardino in Piazza Castiglioni. All’entrata sono stata accolta dal dolce profumo di croissant e cappuccino e, una volta scelta la colazione, ci si poteva sedere in uno dei tavoli posizionati intorno all’autore per fare colazione insieme parlando di libri.
L’ospite di sabato 8 è stato Andrés Montero che ci ha raccontato alcune cose riguardo il suo terzo libro L’anno in cui parlammo con il mare edito Edicola Ediciones.
Andrés Montero
Suo padre lo ha fatto innamorare delle storie fin da bambino insegnandogli che “l’immaginazione è come una nuova forma d’arte”. Dopo aver pubblicato due libri Tony nessuno, una favola nera per adulti, e La Morte goccia a goccia, una raccolta di storie brevi ispirata alle leggende cilene, Montero torna in Italia con L’anno in cui parlammo con il mare.
Si tratta di un’opera che racconta di un’isola e le vicende dei suoi abitanti che si ritrovano in una una nave abbandonata, ora usata come taverna. Attraverso la storia di due gemelli, nati sull’atollo, ricostruiscono la storia del luogo e delle persone che lo popolano.
L’importanza delle storie orali
L’anno scorso Andrès Montero con la sua compagna ha iniziato una trasmissione, che si può trovare anche su YouTube, in cui parla di racconti. Per lui è molto importante trasmettere le storie verbalmente, non solo per renderle più accessibili ma soprattutto per riportarle alla loro origine. Secondo lui a partire dagli anni ‘80 si è, in qualche modo, tornati a dare importanza al racconto orale “le persone non smetteranno mai di raccontare storie ed è così che nasce la figura del narratore orale.”
Dopo la colazione con l’autore c’è stata un’attività interattiva in cui si potevano creare delle magliette e delle tote-bag personalizzate. Io ho personalizzato la mia borsa con il titolo di un romanzo a cui sto lavorando mentre Martina, mia sorella che mi ha accompagnato all’evento, ha scelto di farlo con i dettagli di Blinding 13, uno sport romance che amiamo entrambe.
Christelle Dabos a Mantova
Nel pomeriggio c’è stato l’incontro da me più atteso: Fiore Manni ha intervistato Christelle Dabos, autrice de la saga dell’Attraversaspecchi. Una serie che ha fatto appassionare migliaia di lettori in tutto il mondo. In questa intervista l’autrice non solo ha risposto alle domande più gettonate dei suoi lettori ma ha anche parlato della sua esperienza di scrittura, di come l’hanno fatta sentire le critiche dovute alla pubblicazione dell’ultimo volume, del tanto discusso finale e delle future pubblicazioni. Ci ha anche annunciato una possibile uscita (intorno a Natale) di un cofanetto.
Proprio prima dell’evento con Christelle e Fiore Manni ho avuto l’opportunità di parlare con loro singolarmente.
Tra chiacchiere su libri, specchi, amore, volpi e tortelli di zucca mantovani si è conclusa qui la mia esperienza ma di certo non sarà l’ultima. Non vedo l’ora di tornarci e di scoprire le prossime novità che questo festival ha in serbo per noi.
a cura di
Eleonora Salerno
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