Alpha. di Jan-Willem van Ewijk vince l’Europa Cinemas Label a Venezia

Alpha. di Jan-Willem van Ewijk vince l’Europa Cinemas Label a Venezia
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La giuria composta da quattro esercenti del Network Europa Cinemas ha assegnato ad Alpha., il film del regista olandese Jan-Willem van Ewijk, l’Europa Cinemas Label come miglior film europeo nella sezione Giornate degli Autori alla Mostra del Cinema di Venezia. È la ventunesima volta che il Label viene conferito a Venezia.

Ricevendo il Label, il film beneficerà del sostegno promozionale di Europa Cinemas e di una migliore distribuzione grazie a un incentivo finanziario per i cinema della rete che lo inseriranno nella loro programmazione.

La giuria

La commissione era composta da: Daira Āboliņa (Splendid Palace, Riga, Lettonia), António Costa Valente (Teatro Aveirense, Aveiro, Portogallo), Andrea Porta (Cinema Teatro Nuovo, Varese, Italia) e Jana Trnková (Kino Světozor, Praga, Repubblica Ceca). La giuria ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Alpha. di Jan-Willem van Ewijk è stata la nostra scelta unanime per l’Europa Cinemas Label di quest’anno a Venezia. Siamo rimasti tutti molto colpiti dalla sceneggiatura, l’editing, la fotografia e dallo sviluppo dei personaggi in questo studio dinamico e credibile della relazione tra padre e figlio“.

Sinossi

Dopo la morte della madre, Rein si trasferisce in un piccolo villaggio delle Alpi per immergersi nella natura, meditare e lavorare come maestro di snowboard. La tranquillità termina quando l’invadente padre gli fa visita. Gijs è l’indiscusso protagonista di un’escursione sugli sci. Sa essere affascinante con tutti e, inoltre, inizia a flirtare con Laura, la nuova fidanzata di Rein, togliendo spazio al figlio. Non passa molto tempo, prima che Rein ne abbia abbastanza. Perciò, trascina il padre lontano dal gruppo. I due proseguono la loro escursione da soli. La tensione è palpabile.

L’essenza del film

Alpha. è un film sul carattere mutevole della mascolinità nella società contemporanea. Spoglia lentamente un padre e un figlio dei loro privilegi occidentali moderni, della tecnologia, dei rancori personali e del loro ego, lasciandoli nudi di fronte alla natura. Il film inizia nel caotico ambiente di una stazione sciistica, ma la storia culmina nelle silenziose, gelide e spietate distese di neve e nelle pareti rocciose delle Alpi. Inizialmente ripresi con inquadrature fisse, accompagnate da suoni meccanici e musica nevrotica, i due uomini avvertono un fastidio reciproco, oltre a essere a disagio con l’ambiente circostante

A cura di
Staff

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Maria Raffaella Primerano

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