“Landscape Festival” arriva a Bergamo

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Il Landscape Fesival 2024 si svolgerà a Bergamo dal 6 al 22 settembre

Il 3 settembre, presso l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi, si terrà un incontro di grande rilevanza per il mondo del paesaggio e della cultura italiana. L’Associazione Arketipos, promotrice, insieme al Comune di Bergamo, del Landscape Festival, manifestazione ultradecennale internazionale dedicata alla promozione della cultura e della progettazione del Paesaggio, presenterà in anteprima il progetto firmato dall’architetto e paesaggista Catherine Mosbach per Piazza Vecchia, simbolo di Bergamo alta.

L’incontro pone al centro il tema della cultura del paesaggio, oggi più che mai legata a uno sviluppo sostenibile dei nostri territori e delle nostre città. Interverranno, oltre a Catherine MosbachOriana Ruzzini, Assessora transizione ecologica, ambiente e verde del Comune di BergamoVittorio Rodeschini, presidente di Arketipos e Leandro Ventura, direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale. A fare gli onori di casa, Antonio Calbi, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi.

Rinomata paesaggista parigina, fondatrice dello studio di design parigino Mosbach paysagistes, oltre che della rivista Pages Paysages, Catherine Mosbach è stata nominata Cavaliere della Legion d’onore dal Presidente della Repubblica Francois Hollande nel 2016. Il progetto elaborato per il Landscape Fesival 2024 (a Bergamo, dal 6 al 22 settembre) si ispira al tema centrale di questa edizione, ovvero “Facing the crisis”: un concept che invita a riflettere sul valore sociale ed etico della progettazione paesaggistica in un contesto, come quello contemporaneo, caratterizzato da crisi profonde che stanno alterando il Pianeta.

La dichiarazione di Vittorio Rodeschini, Presidente di Arketipos

La rappresentazione di un progetto di paesaggio in una piazza storica come quella di Bergamo, simbolo del Landscape Festival, è un omaggio alla storia e alla tradizione italiana. La piazza, luogo di incontro e spettacolo, si trasforma, per tre settimane, in un giardino aperto, per portare al centro della discussione pubblica i temi dell’ambiente e del paesaggio, che chiedono conoscenza e partecipazione. Siamo orgogliosi di essere stati invitati a Parigi, la cui amministrazione, tra le altre cose, si è distinta negli anni per l’attenzione che ha prestato proprio ai temi del paesaggio e della sostenibilità ambientale. Si tratta di un nuovo riconoscimento di cui si fregia l’Associazione Arketipos, internazionalmente riconosciuta per il suo lavoro di valorizzazione e conservazione del paesaggio in Italia.

L’incontro è diretta espressione del legame culturale profondo che unisce Italia e Francia 

I nostri due Paesi godono di un’affinità elettiva, un legame sigillato da una lunga storia di scambi culturali, artistici e architettonici, che hanno arricchito la cultura del paesaggio di entrambe le nazioni”. Ha concluso Rodeschini.

L’appuntamento del 3 settembre (ore 19) sarà un’occasione unica per celebrare la bellezza e l’importanza dei paesaggi, italiani e non solo, come patrimonio da proteggere e valorizzare per le generazioni future. In tal senso, la collaborazione internazionale può contribuire alla valorizzazione e alla conservazione dei beni paesaggistici, grazie alla definizione di una visione condivisa e globale della tutela del patrimonio culturale.

Le parole di Antonio Calbi, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi

Siamo onorati di accogliere la presentazione dell’undicesima edizione del Festival del Paesaggio di Bergamo a Parigi: non solo per le profonde influenze della cultura italiana su quella francese, non solo perché la Francia ha una particolare cura verso il verde urbano, ma anche perché quest’anno è la paesaggista parigina Catherine Mosbach a firmare l’intervento in piazza Vecchia a Bergamo alta. 

 La bellezza e la varietà del paesaggio della penisola italica ha avuto un ruolo centrale nella storia sociale e delle arti. Ed è in Italia che viene messa a punto l’arte dei giardini, poi sviluppata in Francia e in Inghilterra. Alla luce dei disastri climatici che l’antropizzazione ha provocato, questo festival diventa ancora più strategico come occasione di riflessione e confronto. Per sopravvivere abbiamo bisogno di una sferzata decisa nei nostri comportamenti e mettere al centro di ogni nostra azione la salvaguardia del pianeta. La terra è un pianeta azzurro per i mari e gli oceani e per la calotta atmosferica che lo avvolge e protegge. Ma è anche e soprattutto un pianeta verde e il mondo vegetale è per nostra fortuna la specie più numerosa e variegata che lo abita. Torniamo a piantare alberi, ogni giorno, rispettiamo quel che resta dei nostri paesaggi naturali e facciamo delle nostre città delle città-giardino. Solo così ci garantiremo un futuro.

Un futuro “più verde” è quello auspicato anche dal Comune di Bergamo, promotore, insieme all’associazione Arketipos, del Landscape Festival

La dichiarazione de l’Assessora alla transizione ecologica, ambiente e verde del Comune di Bergamo, Oriana Ruzzini.

È un piacere e un onore rappresentare l’Amministrazione di Bergamo alla presentazione parigina del progetto che Arketipos porterà in Piazza Vecchia. – ha sottolineato A Parigi parleremo dell’installazione di quest’anno, fortemente evocativa: “Facing the crisis” ci ricorda che la crisi è sempre una grande opportunità di svolta. Abbiamo il dovere di guardare in faccia gli esiti dell’inquinamento e del riscaldamento globale e correggere la rotta. La nostra Piazza Vecchia costellata di piante e arbusti che “spuntano” dalla pavimentazione, prevista nell’installazione come rappresentazione di un suolo arso, nel vincere la crisi rimanda a ciò che realmente siamo chiamati a fare: attuare politiche e progettualità in cui il verde, la natura e il paesaggio siano sempre più protagonisti. Bergamo in questi anni è diventata una piccola Capitale europea, e con la nostra partecipazione alla presentazione di Parigi vogliamo consolidare un legame tra le nostre città, già avviato sul piano ambientale perché sia Bergamo che Parigi sono tra le 100 città che hanno accolto la sfida europea per l’azzeramento delle emissioni al 2030. Parigi ha lavorato molto anche sulla gestione del verde e della mobilità, sarà un viaggio sicuramente ricco di spunti di cui fare tesoro.

Un’esperienza sensoriale in Piazza Vecchia

La green square immaginata dalla progettista francese invita i visitatori a esplorare uno spazio dove la materia minerale inerte si mescola con quella vegetale, e dove luce e suono si intrecciano in un’esperienza sensoriale unica, stimolando una riflessione profonda sulla relazione tra il corpo umano e gli elementi naturali.

 Catherine Mosbach ha paragonato la geometria a losanghe di Piazza Vecchia al terreno arso dalla siccità che si riempie di fenditure per rilanciare un messaggio ottimistico. Un pavimento minerale, materico, apparentemente sterile, inanimato e sottomesso alla desertificazione degli eventi catastrofici o bellici, caratterizzato tuttavia da preziose fenditure nelle quali riescono a ripararsi i semi di una nuova vita, così da far ripartire la vegetazione pioniera.

Si esprime in questo modo il messaggio di superamento della crisi globale da parte della Landscape Designer francese, che posa agli incroci delle fenditure un centinaio di gruppi di piante erbacee e perenni. A completare l’istallazione, circa 60 piante d’alto fusto inserite in mastelli di colore bianco, la stessa cromia scelta anche per i contenitori delle piante di piccole dimensioni e per gli arredi e le sedute della piazza, per rafforzare ulteriormente la dimensione concettuale ed evocativa di questa installazione.

Un progetto, dunque, in grado di ingenerare nelle persone la possibilità di considerare le città come terreni fertili, pronti ad accogliere nuovi giardini, nuova vitalità, nuova socialità e un nuovo orizzonte di benessere collettivo.

Landscape Festival ha coinvolto nelle prime 13 edizioni oltre 2.000.000 di visitatori, divenendo un polo nazionale e internazionale per il mondo del paesaggio e per tutti coloro che abbiano il desiderio di capire, scoprire, imparare, sperimentare. Il festival e il lavoro di Arketipos, lungo tutto l’anno, sono indirizzati a fornire al pubblico esperto e non, più chiavi di lettura possibili per uno sviluppo sostenibile che possa anche consolidare e rendere ancora più attive le relazioni nazionali e internazionali intessute in questi undici anni di confronto. Un impegno, quello di Bergamo come Città del Paesaggio, che nasce e si ispira anche grazie alla sua straordinaria conformazione, incontro virtuoso tra paesaggio e costruito – si pensi alla posizione geografica così come alla morfologia di Città Alta- e che prosegue anche grazie ad alcuni importanti riconoscimenti che confermano la giusta direzione: l’inserimento delle Mura Veneziane come Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2017 e, nel 2021, il Premio Nazionale del Paesaggio riconosciuto alla Valle d’Astino e promosso dal Ministero della Cultura.

Alla manifestazione è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica e ha ricevuto il Patronato e il contributo con il riconoscimento della qualifica di rilevanza da Regione Lombardia.

Landscape Festival è ideato da Arketipos con il sostegno di Comune di Bergamo, Regione Lombardia e grazie a numerosi sponsor che da anni sostengono la manifestazione.

Arketipos è nata nel 2010 per promuovere a livello nazionale e internazionale i temi del paesaggio attraverso l’organizzazione di Landscape Festival – I Maestri del Paesaggio. Il sogno e l’impegno di un gruppo di persone, anche grazie alla sensibilità e al sostegno dell’amministrazione comunale di Bergamo, sono diventati realtà e si consolidano, anno dopo anno, come un progetto riconosciuto in Italia e nel mondo.

L’Associazione si pone come obiettivi la promozione, diffusione e valorizzazione della cultura del paesaggio naturale e antropizzato, al fine di favorire uno sviluppo sostenibile e nel contempo la crescita delle potenzialità di ogni territorio, attraverso il coinvolgimento delle discipline dell’architettura del paesaggio, della tutela ambientale e del verde, della creatività e dell’arte e la formazione delle nuove generazioni di professionisti e cittadini.

Per raggiungere i suoi fini Arketipos si impegna con enti, università, istituzioni, associazioni e società scientifiche nazionali e internazionali e attiva collaborazioni con aziende e singole professionalità per favorire la ricerca.

a cura di
Staff

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Laura Losi

Laura Losi è una piacentina classe 1989. Si è laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l’Università degli Studi di Parma con una tesi sulla Comunicazione Politica di Obama. Avrebbe potuto essere un medico, un avvocato e vivere una vita nel lusso più sfrenato, ma ha preferito seguire il suo animo bohemien che l’ha spinta a diventare un’artista. Ama la musica rock (anche se ascolta Gabbani), le cose da nerd (ha una cotta per Indiana Jones), e tutto ciò che riguarda il fantasy (ha un’ossessione per Dragon Trainer). Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo “Tra le Rose” e a breve vedrà la luce anche la sua seconda fatica, il cui titolo rimane ancora avvolto nel mistero (solo perché in realtà lei non lo ha ancora deciso).

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