Gaza, Israele ordina evacuazione quartiere Khan Younis: “Non è più zona umanitaria”

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(Adnkronos) – Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno emesso un nuovo ordine di evacuazione per i residenti in un sobborgo di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, che non sarà più considerata parte della ‘zona umanitaria’. “A causa di molti atti di terrorismo – fanno sapere le Idf – l’utilizzo della zona umanitaria per attività terroristiche e il lancio di razzi contro Israele dal sobborgo di al-Jalaa, restare in quest’area è diventato pericoloso”.  Secondo le forze di difesa israeliane, “precise informazioni di intelligence” indicano che Hamas ha “infrastrutture terroristiche” nell’area, contro le quali “sta per operare e dunque si invita la popolazione rimasta nel quartiere di al-Jalaa ad andare via temporaneamente”.   “Ancora una volta” sono “troppi i civili uccisi” a Gaza. Lo ha ridetto la vice presidente e candidata democratica alla Casa Bianca, Kamala Harris, parlando qualche ora dopo “l’orribile massacro” nella scuola al Tabin a Gaza City, dove in un raid israeliano sarebbero morti un centinaio di civili, mentre le Idf rivendicano di aver ucciso 19 “terroristi” della Jihad islamica e di Hamas. Nel corso di un evento elettorale a Phoenix, in Arizona, Harris – che già aveva denunciato i troppi civili palestinesi morti quando aveva incontrato a Washington Benjamin Netanyahu a fine luglio- ha detto che Israele ha il diritto di “dare la caccia ad Hamas”, ma ha anche “la responsabilità importante” di evitare vittime civili.  La destra israeliana continua a boicottare il negoziato sull’accordo per il cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi, che dovrebbe riprendere giovedì al Cairo o a Doha, con la mediazione di Usa, Egitto e Qatar. In un’intervista a Radio 103 Fm, il ministro per la sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, ha affermato che sarebbe “un grave errore” se il premier Benjamin Netanyahu cedesse sull’accordo con Hamas, che “stiamo schiacciando”. “Quindi adesso dovremmo andare a una conferenza e arrenderci? Questo è un grave errore da parte del primo ministro”, ha affermato Ben-Gvir. Che ha continuato: “E’ un errore sedersi con Hamas, che ha stuprato, ucciso e bruciato bambini, ci arrendiamo a loro?”. Poi il ministro è tornato a chiedere il taglio degli aiuti e delle forniture di carburante a Gaza. “Se le tagliamo entro una settimana saranno in ginocchio – ha sostenuto – E se fermiamo i camion di aiuti, entro due settimane saranno in ginocchio. Quindi, perché dobbiamo fare un accordo, specialmente un accordo irresponsabile?”. “Che follia – ha concluso Ben-Gvir – che errore terribile, che disastro enorme. Noi possiamo raggiungere la vittoria totale”. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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