All’alba de Il Cinema Ritrovato – “Amadeus” (e il grande fan Aronofsky) in Piazza Maggiore

All’alba de Il Cinema Ritrovato – “Amadeus” (e il grande fan Aronofsky) in Piazza Maggiore
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L’ultima notte prima del grande Festival bolognese è arricchita dal capolavoro del regista ceco, 161 minuti di musica, tensione e cinema da far girare la testa al pubblico di Piazza Maggiore.

21 Giugno 2024.
Ouverture (o quasi) de Il Cinema Ritrovato 2024.

Il colosso di Forman apre informalmente la 38esima edizione del grande Festival bolognese. Un lungometraggio scandito dalle avvolgenti musiche di Wolfgang Amadeus Mozart e arricchito dalle enormi interpretazioni di Murray Abraham (nei panni di Salieri) e Tom Hulce (in quelli del più grande compositore della storia).

Un film composto da amicizie e avversioni, da amori e ostilità, ma soprattutto da un’accurata analisi antropologica: alla fine di tutto, ciò che sopravvive terrenamente è il mediocre; ma ciò che trascende il piano fisico, diventando storia, è solo il vero talento cristallino. E il titolo del film lo afferma prepotentemente: il protagonista è Salieri, che racconta a ritroso la storia della sua vita, ma il titolo della pellicola è dedicato al prodigio salisburghese.

L’ultima, pesante beffa.

La serata in Piazza

Ospiti della serata Michael Pogorzelski dell’Academy Film Archive – ente restauratore nel 2024 dell’opera -, Paul Zaentz (che lavorò in produzione del film insieme allo zio Saul Zaentz) e Darren Aronofsky, sfegatato fan della pellicola, che hanno contribuito a rendere l’evento ancora più speciale. Il regista statunitense ha infatti affermato: “Quando devo imbarcarmi in un nuovo progetto e mi sento in crisi creativa, riguardo “Amadeus” e ritrovo l’ispirazione”.

Darren Aronofsky in apertura alla serata

Durante la serata, Paul Zaentz ha condiviso un divertente aneddoto sui retroscena della scrittura del film. Sorridendo, ha raccontato di come il regista Milos Forman e lo sceneggiatore Peter Shaffer (nonché autore dell’opera letteraria originale) avessero messo in totale agitazione la produzione per settimane, senza alcun aggiornamento sull’avanzamento della sceneggiatura.

Eravamo tutti in ansia,” ha affermato Zaentz, “finché, a sorpresa, Forman non chiamò, annunciando che la sceneggiatura stava procedendo a gonfie vele. Mio zio Saul fu quasi sorpreso, chiedendo se ci fossero stati problemi tra di loro. La risposta fu esilarante: «Certo che ci sono stati, ma tanto lui non ci sarà sul set.»'”

Paul Zaentz, la sua storia e la camicia indossata: “mi ricorda l’Italia, la dedico al vostro paese,
che mi ha accolto ‘cinematograficamente’ negli anni bui della Repubblica Ceca”

Questa storia, accolta con risate e applausi dal pubblico, ha evidenziato l’alchimia e il genio dietro la creazione di Amadeus, un film che continua (e continuerà) ad incantare e ispirare spettatori e cineasti di tutto il mondo.

Una serata di grande cinema, dunque, e un preludio indimenticabile di quello che si preannuncia come un altro straordinario capitolo de Il Cinema Ritrovato.

a cura di
Francesco Pasquinelli

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