Gipo Gurrado: “Tutto parte dalle canzoni, il resto viene di conseguenza”

Gipo Gurrado: “Tutto parte dalle canzoni, il resto viene di conseguenza”
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In occasione dell’arrivo di “Family – A Modern Musical Comedy” sulle piattaforme di streaming e digital download, noi di The Soundcheck abbiamo avuto l’occasione di intervistare Gipo Gurrado, mente e autore dietro lo spettacolo e le sue musiche.

Di seguito trovate l’intervista!

Chi è Gipo Gurrado, per i nostri lettori che ancora non ti conoscono?

Gipo Gurrado è un musicista, un produttore, un autore e un regista. Che fa fatica a parlare di sé in terza persona. Quindi, riparto, dicendo che ho scritto la colonna sonora di oltre ottanta produzioni di teatro e di danza e che ho ho scritto e diretto numerosi spettacoli. “Family” è uno dei miei numerosi capitoli in questo viaggio alla ricerca di un nuovo modo di fare musical che nulla vuole avere a che fare con l’immaginario che questa definizione richiama.

È un personalissimo viaggio alla ricerca di un nuovo modo di fare teatro con le canzoni senza cadere nei soliti cliché.

Come sei arrivato al musical e come hai capito che era la tua strada?

Io ho sempre scritto canzoni. Ad un certo punto, dopo numerosissime collaborazioni come compositore per altri registi, ho provato a costruire un intero spettacolo fatto di canzoni. Si intitolava “Modi” ed era il 2012. Da allora non mi sono più fermato e ne ho scritti altri quattro (“Piombo”, “Supermarket”, “Family”, “3 e 30”). Ci ho preso gusto e ho scoperto che c’è tutto un mondo da esplorare che, se non si cade nella trappola di voler scimmiottare i grandi classici che arrivano da Broadway, offre tantissime possibilità a chi trova nella canzone una forma di comunicazione artistica potente e poetica.

Nella realizzazione di un musical, come lavori alla sinergia tra musica, canto e recitazione?

Tutto parte dalle canzoni. Il resto viene di conseguenza. La collaborazione con la coreografa Maja Delak è poi un aspetto fondamentale della costruzione dei miei spettacoli: il testo comanda e ciò che viene detto nelle canzoni è preso come una riga di testo più che come una strofa o un ritornello. Agli attori quindi chiedo principalmente di dimenticarsi che stanno cantando. E quando ci riescono, e i professionisti con cui ho la fortuna di lavorare ci riescono sempre, fanno dimenticare anche al pubblico che è una canzone quella che li sta facendo emozionare. È un lavoro lungo e a volte inafferrabile, fortunatamente senza un metodo infallibile. Bisogna provare e poi provare ancora.

Cosa differenzia Gipo da Nolan, lo pseudonimo con il quale hai pubblicato il tuo disco?

Nolan è un progetto cantautorale solitario, come la fuga di un ciclista, dove ogni tanto capita di restare solo al comando senza neanche sapere bene cosa sia successo. Il teatro è invece un lavoro di squadra dove se non si pedala tutti assieme non si arriva da nessuna parte. Quando ho scritto i primi spettacoli fatti di canzoni e le ho messe in mano agli attori ho visto che prendevano vita, che diventavano altro. Nolan non lo avrebbe mai fatto e se le sarebbe cantate tutte da solo. Credo sia in fuga da solo su qualche salita ora.

Arriviamo a Family, spettacolo da te scritto e diretto, arrivato alla terza stagione. Di cosa si tratta?

“Family” è la storia di una serata come tante in una famiglia come tante. Una madre, apprensiva e preoccupata per tutto come tante, convoca i figli per discutere di una cosa importante. I tre figli rispondono all’appello ma alla fine, in quella serata, la comunicazione si inceppa e nessuno riesce a dire quello che voleva. C’è solo un membro della famiglia, il più saggio ed empatico che avrebbe la soluzione, ma troppo pochi lo prendono sul serio. Si tratta del cane. “Family” è la storia di una famiglia vista proprio dal punto di vista del suo membro più intelligente. E più peloso.

Ora anche un disco, già disponibile in vinile, streaming e digitale. Ci racconti le tracce che lo compongono?

Nel disco di “Family” siamo riusciti a racchiudere dieci brani. Abbiamo deciso di lasciarli nella stessa successione dello spettacolo in modo che chi ha visto lo spettacolo possa mentalmente ricostruire il racconto. Si inizia quindi con il fidanzato della figlia, non contentissimo di dover passare una serata “dai suoi” (“Dobbiamo andare dai suoi”), per poi ascoltare le preoccupazioni della madre che davanti al televisore decide di convocare tutti per la cena (“Guarda quanto tempo perdi”). È una telefonata (“La telefonata”) il mezzo con cui la madre convoca tutti e la canzone diventa la presentazione di tutti i personaggi della “Family”. Il figlio piccolo poi, l’unico che abita ancora a casa, porta il cane a fare un giro (“Quando ero giovane”) e al suo ritorno arriva anche il figlio grande con la spesa (“Tieni qui”). Il momento sembra quello giusto per parlare di questioni importanti ma la televisione distrae tutti con le sue pubblicità (“Da qualche parte”). Si arriva quindi ai momenti più intimi in cui la madre (“È il momento di dirlo”) e la figlia (“Io vivo in ritardo”) si mettono a nudo. È il cane a chiudere la storia e dopo il temporale (lo strumentale “Il tuono di famiglia”) ci canta il suo punto di vista (“Guardavo più spesso in su”). 

Quanto ha pesato il lavoro di Stefano Giungato di Indiehub nel risultato finale di questa release?

Io negli studi di Indiehub sono un ospite fisso. Spesso per registrare colonne sonore di teatro ma anche per produzioni discografiche, progetti audio, podcast… ci conosciamo da tanto tempo e Stefano ha visto il progetto “Family” nascere collaborando da subito dal punto di vista della produzione musicale. È stato naturale continuare a lavorare insieme anche sul disco e avere un musicista e produttore del suo livello a bordo è stata una fortuna per tutto il progetto.

Grazie Gipo. Dove possiamo continuare a rimanere aggiornati su Family e le tue attività?

Lo spettacolo “Family” è prodotto dal centro di produzione teatrale Elsinor (https://www.elsinor.net/) che cura anche la distribuzione e con cui farò una nuova produzione teatrale, un nuovo “modern musical”, il cui debutto è fissato per gennaio 2026. “Family” sarà in tournée anche nel 2025 e sui canali di Elsinor vengono messe tutte le date. Per il resto sui miei social, principalmente Instagram, cerco di mettere tutto quello che faccio.

a cura di
Redazione

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