“Ultimo piano” di Valentina Mattia
Ultimo piano è il nuovo romanzo di Valentina Mattia, edito Golem Edizioni, dopo Complici senza destino e Ritornata alla luce.
Valentina Mattia è scrittrice di romanzi e poesie. Ha esordito nel 2014 nella narrativa con Intimo ritratto, edizioni Araba Fenice Libri.
Questo romanzo è un giallo/thriller psicologico ambientato in Versilia. Ci sono diverse coppie protagoniste che si trovano ad affrontare momenti particolari della loro vita.
La storia principale è quella di due poliziotti che stanno lavorando su un caso molto delicato, Fabiana e Fosco. Tra di loro non c’è solo un rapporto tra colleghi: i due sono amanti.
La loro storia si intreccia a quella di Gerolamo e Grazia che hanno deciso di fare questo viaggio per ritrovarsi: in realtà tra di loro c’è un rapporto difficile, complicato da ciò che l’uno nasconde all’altra. In particolare, chi è Julio Pereya che si fa chiamare Gomez?
Inoltre, c’è un diamante raro, Koh-i-Noor, conteso tra diversi Stati e sottratto all’India, che è finito nelle mani sbagliate, e deve essere ritrovato a tutti i costi. È una questione di vita o di morte.
Ulimo piano
Il titolo del romanzo ha catturato il mio interesse, per questo quando mi è stato proposto il testo non ho esitato a propormi.
Il prologo, devo dire, mi ha un po’ destabilizzato, forse per via della quantità di personaggi e storie che, in un primo momento, appaiono prive di nesso.
Inoltre, la modalità narrativa scelta con l’utilizzo di capitoli intitolati con nomi, date e numero di camera, secondo me, ha reso la lettura un po’ più faticosa.
Poi ho iniziato a scorrere i capitoli e a prendere confidenza con i personaggi della storia, la cui ricchezza è sicuramente un pregio in questo romanzo. Consente, infatti, di spaziare e di rendere più varia la lettura immergendosi nelle vite, tutte diverse, di più persone accomunate dall’avere la necessità di prendere una decisione importante per la loro vita.
Sono anche diverse le tematiche affrontate, come la difficoltà di far accettare la propria identità sessuale e la problematicità di accudire le persone anziane.
I personaggi di Ultimo piano
Un personaggio in particolare mi ha colpita, ed è Gerolamo, che ha vissuto la sua adolescenza e fino ai 18 anni in un circo, diventando un ottimo acrobata. La sua storia personale è terribile, e ancor più rivoltante è il mostro che sente di avere dentro a causa del suo passato, ma infondo la sua è solo una grande sofferenza che si porta dentro fin da quando era bambino che lo ha portato a vivere pensando di non aver più nulla da perdere.
Mi è piaciuto anche il modo in cui l’autrice ha raccontato il suo coinvolgimento nell’affare del Koh-i-Noor, in quei momenti la suspense era tangibile e mi è sembrato di vedere le scene di un film.
Ho apprezzato anche il personaggio di Armando, con le sue difficoltà a farsi accettare dal padre e il suo struggimento a causa dei sensi di colpa.
Mi è piaciuto molto meno il personaggio di Grazia, che si immette in una storia complicata di immigrazione clandestina solo per dare a sua zia la possibilità di stare in un centro per anziani per poterla curare. Mi è sembrata una figura con poco spessore. Anche Gomez, è rimasto un personaggio ombroso, che mi sarebbe piaciuto conoscere meglio.
Fosco, il poliziotto che ha approfittato di un incarico di lavoro per poter stare insieme alla sua collega e amante, stava indagando proprio sulla storia del diamante, ma di questo se ne parla solo nella parte finale, puntando più sulla storia clandestina tra i due personaggi piuttosto che sull’indagine che Fosco stava svolgendo.
La storia è interessante e ho apprezzato il rocambolesco finale, che ha anche chiarito tutto. Rileggendo il prologo mi sono riconciliata con questa lettura che comunque non mi ha lasciata indifferente.
a cura di
Anna Francesca Perrone
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