“Night swim” – la recensione in anteprima del film di Bryce McGuire!

“Night swim” – la recensione in anteprima del film di Bryce McGuire!
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L’Atomic monster di James Van e la Blumehouse di Jason Blum tornano a farci venire i brividi con un nuovo horror soprannaturale, “Night Swim”. Nel primo film di Bryce McGuire ritroviamo una tipica famiglia americana cadere vittima del sogno di una vita: abitare in una villetta con piscina!
La pellicola arriverà sui grandi schermi oggi 22 febbraio. Noi di The Soundcheck abbiamo visto il film in anteprima, e ve ne parliamo qui, in questa recensione.
Buona lettura!

Flashback iniziale.
Estate 1992. Un bambino di nome Tommy Summers (Joziah Lagonoy) viene chiuso a chiave nella sua camera dalla madre Lucy (Jodi Long). Dalla finestra della sua stanza, il piccolo assiste in diretta all’annegamento di sua sorella Rebecca (Ayazhan Dalabayeva) nella piscina del loro giardino.
Madre e figlio si trasferiscono altrove.
Il corpo di Rebecca non fu mai ritrovato.

Tempo presente
Circa 25 anni dopo, il giocate di baseball professionista Ray Waller (Wyatt Russel) e la sua famiglia – composta dalla moglie Eve (Kerry Condon) ed i figli adolescenti Izzy (Amélie Hoeferle) ed Elliot (Gavin Warren) – sono in cerca di una nuova casa, per mettere radici. Dopo anni di spostamenti per tutto il continente americano, infatti, la famiglia, addolorata dalla diagnosi di sclerosa multipla di Ray, ha deciso di trasferirsi stabilmente in una piccola cittadina.

In seguito a numerosi sopralluoghi in costose case in affitto, Ray viene attratto dall’insegna di una casa in vendita ad un prezzo vantaggioso: una villetta a due piani, con una splendida piscina in giardino. Sembra il sogno americano. Finalmente Ray, Eve, Izzy ed Elliot possono vivere una vita normale.
Il nuoto, consigliato anche come terapia riabilitativa dai medici curanti di Ray, sembra il toccasana per risollevare gli animi addolorati dalla notizia della malattia.

Fin da subito, però, dopo aver pulito la piscina – e soprattutto di notte – cominciano a verificarsi strani fenomeni.
Inspiegabilmente, infatti, chiunque si avvicini ad essa finisce per farsi male in qualche modo. Anche le nuotate al chiarore della luna sembrano essere tutt’altro che rilassanti, e prima Eve, poi Elliot ed infine Izzy cominciano a notare che qualcosa di strano desidera emergere dal fondo dell’acqua… .

Mentre Ray sembra guarire velocemente dal male incurabile, i suoi familiari sprofondano nel terrore. In particolar modo Elliot, che giura alla madre di aver sentito parlare una bambina di nome Rebecca da una bocchetta laterale della piscina.

Finalmente, durante un pool party, Eve verrà a conoscenza del terribile segreto di quel luogo. Riuscirà la famiglia Waller a mettersi in salvo, prima che sia troppo tardi?
Non vi resta che tuffarvi al cinema, a partire dal 22 febbraio!

La paura dell’acqua, dal cortometraggio al film

Scritto e diretto da Bryce McGuire, Night swim è basato su un cortometraggio di soli 4 minuti pubblicato su YouTube. Il quale è diventato virale nel 2014, permettendo al regista l’accesso all’industria cinematografica.

Il principale desiderio Bryce è sempre stato quello di realizzare una pellicola basata sull’irrazionale paura dell’acqua, poiché tale fobia si lega al suo vissuto personale ed è connesso al contesto geografico in cui è cresciuto.

In un’intervista ha infatti affermato che “crescere in Florida circondato dall’Oceano su tre lati, in un clima a cui si può davvero sopravvivere solo partecipando al rituale dell’acqua; conoscendo amici annegati, uragani che allagano case, incidenti in barca ed attacchi di squali, ti porta a nutrire una sorta di paura e reverenza per l’acqua”.

Ed, in particolare, il terrore per l’acqua profonda di una piscina. Una paura che può avere un bambino, quando si accorge che i suoi piedi non toccano fondo e comincia ad immaginare la possibilità di non risalire più. O, peggio ancora, di essere attaccato da qualcosa di pericolo e mostruoso.

In un’altra intervista, Bryce esplicita le sue paure in maniera dettagliata.

“Le piscine sono maledettamente inquietanti. Possono esserlo, almeno. Dirò questo: nella mia immaginazione da bambino, essa conteneva segreti profondi e oscuri, che ero convinto emergessero sotto di me per afferrare le mie gambe esili e dimenanti da ragazzino di nove anni, quando le luci si spegnevano. Ed è così che ho sviluppato quel tipo di irrazionale fobia infantile, dopo aver visto “Lo Squalo” ed essere entrato in una piscina, convinto totalmente di non essere solo – e rendendomi conto che anche altre persone avevano le proprie versioni di quella paura.”

Bryce McGuire


Lo Squalo sembra rappresentare quindi per il regista il punto di inizio di tutta la sua opera cinematografica.
Un terrore ancestrale, dapprima accettato e poi reindirizzato verso la sua produzione artistica.
Una paura psicologica, che viene raccontata con l’intenzione di condividerla col mondo intero, con un intento quasi filantropico: mostrarla sul grande schermo, per aiutare il mondo ad esorcizzare una fobia che affligge i più e che ancora non conoscere soluzioni.

Dal cortometraggio al film.. realmente necessario?


Chiunque ami il genere horror non può non conoscere i nomi cult di James Wan e Jason Blume, che hanno realizzato innumerevoli e celebri titoli negli ultimi 10/15 anni, tra i quali le saghe di The Conjuring, Saw e Paranormal Activity.

Night Swim rispecchia fedelmente il tipo di sceneggiatura che contraddistingue la produzione di Atomic Monster e Blumehouse.
Analizzando ogni scena in anteprima, possiamo quindi confermarvi che il film meriti la nostra attenzione, ma con le dovute avvertenze.
La pellicola è esteticamente piacevole da guardare e i suoi 110 minuti passano velocemente, ma se decidete di andare al cinema con l’aspettativa di saltare sulla poltrona, tra jumpe scares, esorcismi e riti di ogni tipo… rimarrete leggermente delusi.

Night Swim è infatti un film che va gustato tutto d’un fiato, con una tensione tipica dei thriller psicologici e soprannaturali incapace, tuttavia, di sfociare in colpi di scena esagitati.
La piscina – seppur pericolosa – è bellissima, e ci rimane un po’ difficile empatizzare con la reale paura dei protagonisti.

La connessione più grande che si crea tra pellicola e pubblico è forse quella relativa alle drammatiche dinamiche che affliggono i membri della dinastia Waller, ed un finale un po’ scontato lascia decisamente l’amaro in bocca. Poiché, più che di fronte ad un horror comune, ci troviamo davanti ad una conclusione in stile gotico, dove l’elemento magico-macabro prevale su quello violento tipico del genere.

Inoltre, seppur il titolo lasci intendere che le scene più inquietanti siano girate prevalentemente di notte, il film riesce a sorprenderci per l’inclusione di diversi momenti cruenti diurni. Come in Midsommar, in grado di inquietare e spaventare con sole scene girate alla luce delle sole ed all’aria aperta.


L’invito è quindi quello di godervi il film, rilassandovi tra una nuotata e l’altra.
Buona “nuotata notturna”.
Night Swim vi aspetta al Cinema, a partire da oggi 22 febbraio!

a cura di
Tommy Ippolito

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