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La mostra è visitabile presso il Complesso Monumentale di San Francesco

Aperta dal giorno 24 novembre, a Cuneo, nel Complesso Monumentale di San Francesco, la mostra presenta sette dipinti di Lorenzo Lotto, costituenti il cosiddetto “ciclo lauretano” del pittore, e due affreschi strappati e portati su tela di Pellegrino Tibaldi, tutti provenienti dal Museo Pontificio Santa Casa di Loreto.

Si tratta anche di un’occasione per indagare nuovi percorsi di ricerca sulle possibili reciproche influenze tra Lotto e Tibaldi, due artisti cinquecenteschi di differente cultura.
Fondazione Crc e Intesa Sanpaolo danno seguito al successo dell’esposizione I colori della fede a Venezia: Tiziano, Tintoretto, Veronese, conclusa lo scorso aprile che, con oltre 35mila visitatori, “è diventata una delle mostre di maggior successo mai allestite nella nostra provincia” come ha ricordato il presidente di Fondazione Crc Ezio Raviola.
L’esposizione è curata da Vito Punzi, direttore del Museo Pontificio Santa Casa di Loreto, e vede il supporto organizzativo di MondoMostre.

Sarà visitabile fino a domenica 17 marzo con ingresso gratuito (dal martedì al venerdì dalle 15,30 alle 19,30 e nei weekend dalle 10 alle 19,30).

Chi è Lorenzo Lotto?

Lorenzo Lotto nacque a Venezia nel 1480, dove passò l’infanzia e ricevette una prima formazione artistica. Fu tra i principali esponenti del Rinascimento Veneziano del primo Cinquecento e riuscì a essere di esempio per le scuole di zone considerate periferiche rispetto ai grandi centri artistici, come Bergamo e le Marche. Bernard Berenson scrive di lui:

Per capire bene il Cinquecento, conoscere Lotto è importante quanto conoscere Tiziano

Nonostante per un periodo la figura di questo artista finì nel dimenticatoio, nell’Ottocento venne nuovamente scoperto e apprezzato grazie al critico sopracitato.
La vita di Lorenzo Lotto è stata infatti spesso segnata da un’inquietudine dovuta all’incapacità di cedere a compromessi in campo non solo spirituale, ma anche artistico; piuttosto che adattarsi a uno stile e a ideali che non gli appartenevano, preferiva aspettare i giusti committenti che potessero comprenderlo e apprezzarlo.
Gli artisti che influenzarono indirettamente Lotto sono svariati, infatti i suoi dipinti spaziano per genere e tematiche, oltre che a livello tecnico, da ritratti a scene nella natura.

Le opere in mostra a Cuneo sono a tema religioso e furono richieste dal governatore della Santa casa di Loreto, Gaspare de’ Dotti. Questi lavori erano indirizzati alla Cappella del Coro della Chiesa di Santa Maria, la futura Basilica, nei quali vengono rappresentati scene evangeliche.

I dipinti in questione sono Adorazione dei Magi, Presentazione di Gesù al Tempio, Il Battesimo di Cristo, Il sacrificio di Melchisedech, Adorazione del Bambino, Cristo e l’Adultera, San Michele arcangelo caccia Lucifero. Inoltre, quest’ultima opera è stata recentemente restaurata. È interessante come nell’opera l’artista abbia deciso di rappresentare due angeli. La ragione è il riferimento alla storia secondo cui Lucifero era in precedenza un bellissimo angelo.

San Michele Arcangelo caccia Lucifero, fonte: pinterest
Pellegrino Pellegrini, il Tibaldi

Pellegrino Pellegrini, detto il Tibaldi nacque nel 1527 a Puria ed è stato un architetto e pittore italiano.
Compie a Bologna la propria formazione culturale, in un ambiente che risente delle novità portate al nord da Giulio Romano e da Sebastiano Serlio.
Fondamentale nella sua formazione i giorni passati a Roma che lo pongono in contatto con l’opera di Michelangelo e di alcuni dei manieristi, le cui tracce sono evidenti nelle prime opere.
È importante sottolineare che Lotto e Tibaldi si sono trovati a lavorare insieme nel cantiere della Chiesa di Santa Maria di Loreto tra il 1553 e il 1555, nonostante Lotto fosse già anziano.
La mostra offre l’opportunità di confrontare al meglio l’operato dei due artisti in quegli anni passati assieme. In aggiunta, sarà possibile ammirare con la giusta luce i colori utilizzati da Tibaldi.

a cura di
Eleonora Maria Cavazzana

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