Madame – MusArt Festival, Firenze – 24 luglio 2023
La cantautrice sbarca a Firenze in occasione del MusArt Festival. Giunto alla sua ottava edizione (10-26 luglio), ogni estate anima le calde serate fiorentine, regalando momenti di magia e divertimento all’insegna della musica, della danza e dello spettacolo
Prosegue il tour estivo di Madame, che nella serata di ieri 24 luglio ha fatto tappa nel capoluogo toscano, esibendosi nella splendida cornice di Piazza Santissima Annunziata, a due passi dal Duomo. Immersi in una Firenze calda e afosa, anche se coperta da nubi minaccianti pioggia, la Piazza inizia piano piano a popolarsi.
Muniti di biglietto, cellulare carico e una qualsiasi bevanda contenente ghiaccio, i fan cominciano a prendere posto in tribuna e in platea. Anche quest’ultima, purtroppo, numerata. Aspetto un po’ limitante per i più giovani, che non hanno avuto la possibilità di ballare e saltare come avrebbero voluto (eccezion fatta per gli ultimi quattro brani, durante i quali la cantautrice ha deciso di far avvicinare tutti sotto il palco).
Una fiumana anagraficamente variegata si prepara a cantare a squarciagola le canzoni dell’artista ventunenne. Perché uno dei punti di forza di Madame risiede proprio nella capacità di arrivare dritta al cuore, alla mente e alla pancia di chi la ascolta, indipendentemente dall’età. Ecco quindi un piccolo fan di dieci anni, una giovane coppia di adolescenti, persino una famiglia al completo. Madame parla a tutti e tutti l’ascoltano.
Da L’amore non esiste a Vergogna
Ore 21:25. Con circa dieci minuti di ritardo rispetto alla tabella di marcia, il concerto ha inizio. Dapprima calato nel buio, il palco si anima poi di luci e accordi. Giovani fan, muniti anche di striscioni, attendono con ansia la loro beniamina che, sulle note di “AVATAR – L’amore non esiste”, fa finalmente la sua comparsa in scena.
La cantante vicentina passa poi in rassegna una serie di pezzi tratti dai suoi due album, Madame e L’amore. Da “Quanto forte ti pensavo” a “Baby”, da “Donna vedi” a uno dei pezzi più espliciti del suo repertorio come “Pensavo a… – Skit”, prima della quale invita simpaticamente i genitori dei bambini più piccoli a tappar loro le orecchie.
C’è spazio anche per una hit come Tu mi hai capito e per un tuffo nel passato grazie a “17”, brano dedicato a “tutti coloro che mi seguono da quando ho diciassette anni”. La prima parte del concerto si conclude con Vergogna, traccia che chiude il suo album d’esordio, a cui la cantante dedica un pensiero:
“Un giorno ero in casa mia, in terrazzo, e stavo ascoltando il provino di “Vergogna”. Ascoltandolo, mi immaginavo che sotto di me ci fossero un sacco di persone a cantarla. Vi ringrazio per esservi alzati per questa canzone. Per la me, che l’aveva scritta anni fa, è stata una cosa meravigliosa.”
Madame
Parole, musica e…Pokè
Prima di proseguire, la cantautrice dedica venti minuti a quello che ormai è diventato un appuntamento fisso dei suoi concerti: il Confessionale. Un’interazione diretta e divertente, dove Madame sveste i panni dell’artista indossando semplicemente quelli di Francesca e lasciando la parola ai suoi fan che, gridando a squarciagola, confidano pubblicamente le esperienze personali più disparate.
La parola diventa parte integrante dello show. I suoi concerti non sono fatti solo per cantare e ballare, ma anche per dialogare. Attraverso i suoi brani Francesca si racconta, si confessa, e vuole che anche il suo pubblico faccia lo stesso.
Dopo questo esilarante ma interessante intermezzo, la musica riprende. È la volta di “L’eccezione“, brano scritto per la serie tv Prime Video “Bang Bang Baby”, della popolare “Sciccherie”, in una elegante e intima versione voce e tastiera, e della DeAndreiana “Per il tuo bene”. Si passa poi a “Voce”, esordio sanremese che l’ha fatta conoscere al grande pubblico, seguita da uno dei pezzi più belli del suo secondo album, “Se non provo dolore”.
Ed eccoci giunti alla parte conclusiva del concerto. Madame invita tutti sotto il palco per i suoi ultimi pezzi, regalando ai suoi fan quel contatto ravvicinato che si sono visti negare per quasi tutta la serata. E se quei brani sono “Aranciata”, “Il bene nel male” e “Marea”, allora non si poteva certo restare seduti composti. In occasione del secondo brano sanremese fa anche salire sul palco quattro giovani ragazze, emozionate ed euforiche, con cui inizia a ballare e cantare.
La perfetta conclusione della serata arriva però con la delirante “Tekno Pokè”. Un pezzo che quasi stona con tutto ciò che abbiamo ascoltato fino a pochi attimi prima, ma che ci consente di vedere davvero la persona dietro al personaggio. Dopotutto, prima di essere una delle penne più affascinanti, mature e dirompenti della musica italiana contemporanea, Madame è soprattutto Francesca, una ragazza di ventuno anni.
a cura di
Alessandro Michelozzi
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