“Tutto passa” di Marco Amoroso: un viaggio emozionante nel quotidiano

“Tutto passa” di Marco Amoroso: un viaggio emozionante nel quotidiano
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“Tutto passa” è il primo EP del cantautore romano Marco Amoroso. Questo lavoro musicale comprende quattro canzoni che mescolano melodie jazz, bossanova e uno stile cantautorale, creando un connubio unico e affascinante.

Tutto passa – Marco Amoroso

L’EP si apre con “Intro”, una scelta insolita che coinvolge immediatamente il pubblico. Qui, Marco racconta ad Ettore, il tastierista, alcune scene di una serata trascorsa nel famoso bar romano San Calisto, che danno vita al primo pezzo omonimo. Questo approccio intimo e personale mette il pubblico in empatia con l’autore fin dall’inizio.

“San Calisto” ci porta in un viaggio per le strade di Trastevere, dove Marco osserva i frequentatori del bar, immaginando i loro sogni e progetti mai realizzati. L’atmosfera si fa vivida grazie alle parole e alla musica, trasportandoci in un mondo in cui nuovi sogni si uniscono a birre Peroni senza fine. Questo brano cattura l’essenza delle vite quotidiane, trasformando una serata qualunque in un momento magico.

“Solo” ci conduce in una notte vissuta da un padre single che ha commesso molti errori nella sua vita. L’autore riflette sulla sua situazione mentre si trova su un balcone di un palazzone a Milano, osservando la vita che si svolge nella strada come se fosse uno spettacolo televisivo in alta definizione. Questa canzone evoca sentimenti di solitudine e introspezione, mettendo in luce le sfaccettature dell’essere umano.

“1989” cattura i desideri e i sogni della generazione di Marco. Il protagonista sogna una scena di un futuro ipotetico e si interroga se sia realmente ciò che vuole. Il brano si sviluppa intorno a una festa notturna in cui lui e la sua ragazza si abbandonano all’allegria e, ubriachi, si addormentano vestiti nel loro letto. Al risveglio, si confrontano sulla loro visione del futuro. Questa canzone affronta temi universali dell’aspirazione e dell’incertezza, accompagnati da melodie coinvolgenti.

Infine, “Amici speciali” ci parla dell’amara consapevolezza che spesso ci rendiamo conto di quanto sia preziosa una persona solo quando siamo sul punto di perderla. La domanda retorica “Come si fa a giocare agli amanti con le mani davanti?” sottolinea il rimpianto e la consapevolezza che a volte può essere troppo tardi per agire. Questo brano esplora la fragilità delle relazioni umane e ci invita a riflettere sulla nostra capacità di apprezzare ciò che abbiamo mentre lo abbiamo.

a cura di
Redazione

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