Pfm – Teatro Team, Bari – 22 aprile 2023
La PFM, acronimo della Premiata Forneria Marconi, re-inizia il tour “PFM 1972-2022”, da “Storia di un minuto” a “Ho sognato pecore elettriche” abbracciando la poesia di Fabrizio De André” dal Teatro Team di Bari
PFM
La Premiata Forneria Marconi è composta da: Franz Di Cioccio (voce e batteria), Patrick Djivas (basso), con Lucio Fabbri (violino, seconda tastiera, cori), Alessandro Scaglione (tastiere, cori), Marco Sfogli (chitarra, cori), Eugenio Mori (seconda batteria), special guest: Luca Zabbini.
Per amor di cronaca scrivo i componenti della band, ma sfido realmente a non conoscere la PFM, anche solo per sentito dire. Infatti guardandomi intorno al Teatro Team è lampante quanto i fans della PFM non abbiano proprio età.
Infatti nel 2016 la rivista inglese “Classic Rock” UK ha posizionato la Premiata Forneria Marconi al 50esimo posto tra i 100 migliori artisti più importanti del mondo, mentre “Rolling Stone” UK ha inserito l’album “Photos of Ghost” al 19esimo posto tra i dischi più importanti della musica progressive.
Il concerto
Come ogni concerto si respira nell’aria l’attesa, i fan fremono dalla voglia che il concerto inizi, il mormorio accompagnato da applausi di incoraggiamenti e fischi per richiamare l’attenzione si spegne solo quando le luci calano di intensità e sul palco inizia la magia musicale.
Piano piano salgono sul palco i componenti della band e il concerto ha inizio. Su un led alle spalle della band delle video proiezioni e scenografie virtuali accompagnano la musica. Ma l’attenzione viene catturata decisamente dal frontman che si mangia il palco andando di qui e di lì, dalla batteria al leggio, fino a suonare il tamburello vicino ad altri musicisti.
E il pubblico gradisce il tutto, c’è chi canta a squarciagola, chi agita le mani in aria, chi fa videochiamate per mostrare la band sul palco. Scattano sguardi complici, baci e abbracci. La musica anche questa volta ha vinto. E la Pfm per me possono benissimo fare altre seimila concerti, hanno tutte le carte in regola.
a cura e foto di
Iolanda Pompilio
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