Il meglio della Paris Fashion Week Autunno/Inverno 2023 2024

Il meglio della Paris Fashion Week Autunno/Inverno 2023 2024
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Dopo New York, Londra e Milano, la puntata finale del fashion month arriva a Parigi, città dell’amore, certo, ma con una forte attenzione allo stile e alla bellezza radicata nel suo DNA

Dal 27 Febbraio al 7 Marzo, grandi maison francesi, brand emergenti e marchi di paesi esteri come l’italiano Valentino, hanno portato sulle passerelle della Paris Fashion Week le collezioni Autunno/Inverno 2023 2024 in un calendario fittissimo di eventi e presentazioni.

Sul palco abbiamo visto sfilare volumi esagerati, cani robot e tanto, tantissimo total black. Ecco quali défilé della Paris Fashion Week ci hanno colpiti di più!

Loewe

La maestria della costruzione di abiti che si adatta al quotidiano: Jonathan Anderson, direttore creativo di Loewe dal 2013, propone una chiave di lettura differente del brand, in cui i dettagli eclatanti e divertenti destinati a diventare virali vengono a mancare. Un omaggio alle tecniche sartoriali e all’artigianato, che non perde il valore dell’autenticità restando riconoscibile. Da non perdere gli abiti trompe-l’oeil. 

Coperni

Ancora una volta Coperni porta sulle passerelle il rapporto tra l’uomo e la tecnologia, in una sfilata performance ispirata alla favola “Il lupo e l’agnello” di Jean de la Fontaine. Sul palco i modelli hanno impersonato gli agnelli, mentre i lupi erano cinque cani robot “Spot” della Boston Dynamics. Una fiaba moderna e futuristica dal finale positivo.

Schiaparelli

La prima collezione ready-to-wear della storia di Schiaparelli non poteva che essere una novità. I riferimenti all’artigianato ricco e sperimentale di Daniel Roseberry sono evidenti, ma portati sul palco in una versione ridotta e ammorbidita rispetto alla couture, con ricchi accessori e bottoni dorati. Una nuova sfida per il brand.


Valentino

Il titolo della collezione presentata alla Paris Fashion Week da Pierpaolo Piccioli è “Black Tie”, non a caso ritroviamo numerosi riferimenti al codice dell’abbigliamento maschile formale, in una versione più punk. Una scelta decisamente coraggiosa che porta una narrazione diversa rispetto a quella tipica del brand, riconosciuto per incarnare l’eleganza italiana e la femminilità.

Rick Owens

Paillettes rosa e verdi conquistano la passerella di Rick Owens, applicate ad abiti scultorei tipici del brand. La collezione, intitolata “Luxor”, vede protagonisti volumi extra, surreali ma comunque morbidi, che indossati dalle modelle creano veri e propri personaggi dell’universo Rick Owens.

Balenciaga

Il designer Demna Gvasalia alla guida di Balenciaga dal 2015 ha effettuato un brusco dietro-front a seguito dello scandalo dello scorso dicembre, abbandonando le provocazioni e omaggiando la sua personale storia d’amore con la moda e l’arte di realizzare abiti. Ma anche rendendo pubblica una sorta di ammissione di colpa, intrinseca negli abiti che hanno sfilato, risultata in una collezione anche troppo ripulita dagli eccessi.

a cura di
Chiara Serri

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Chiara Serri

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