La Storia e Io: Loigman e la sua custode dell’amore
La custode degli amori perduti e ritrovati di Lynda Cohen Loigman, è stato pubblicato in Italia nel 2022 da Newton Compton Editori.
La scrittrice è laureata in letteratura inglese e americana presso l’Harvard College e ha un dottorato di ricerca presso la Columbia Law School. Il suo romanzo d’esordio, Two-Family House, è stato candidato ai Goodreads 2016 Choice Awards in Historical Fiction. The Wartime Sisters, invece, è stato scelto dal Woman’s World Book Club e dalla rivista Real Simple come miglior libro del 2019.
Con il suo terzo romanzo non delude e tratta forse l’argomento più discusso ed inflazionato di sempre: l’amore. C’è chi ci crede in maniera religiosa, chi ne rifiuta l’esistenza, chi lo crede eterno e chi no. Ma tutti, prima o poi, ne parlano.
Il libro si snoda su due linee temporali attraverso il punto di vista di Sara Glickman e Abby, sua nipote. Con la New York di inizio e fine novecento a fare da sfondo, le due donne scoprono e riscoprono le loro capacità attraversando eventi estremamente diversi, che le porteranno a scelte incredibilmente vicine.
È solo il 1910 quando Sara Glickman, sulla nave che la porterà a New York con la sua famiglia, capisce infatti di aver qualcosa di diverso dalle altre bambine della sua età. Al limitare del suo sguardo appaiono fasci di luce che, come ponti, collegano una persona all’altra.
Mentre guidava il giovanotto verso il parapetto, il sole fece capolino dietro una nuvola di passaggio sulle loro teste. Sara strabuzzò gli occhi una volta, poi di nuovo. Era la sua immaginazione, o quell’unico raggio di luce dorata aveva tracciato una linea che univa la sorella maggiore all’uomo miope al suo fianco?
La ragazzina capisce così di essere una shadchanteh, destinata a creare unioni e custodire amori. Lo scopre in una comunità ebraica che fa ancora fatica ad adattarsi al nuovo mondo ed al nuovo secolo. Che cerca di tracciare dei confini tra il rinnovamento e la tradizione e che fa fatica ad accettare l’idea che una ragazzina, una donna, possa davvero ricoprire un ruolo del genere.
Ma Sara non si arrende. È forte ma soprattutto è devota a quel suo strano dono, anche quando questo decide di cambiare. La osserviamo così districarsi ed emanciparsi tra le strade di quella nuova vita, decennio dopo decennio e difficoltà dopo difficoltà.
Conosciamo invece Abby alle porte del lutto. Sua nonna è venuta a mancare e lei ha ereditato così i suoi diari e la sua assenza. Ma soprattutto molte domande.
Abby ricordò le parole della nonna. Io vedo ciò che vedo e so ciò che so. Quanto avrebbe voluto riuscire a vedere ciò che vedeva sua nonna, sapere ciò che lei sapeva… sulla vita, sulle persone, persino sull’amore. Se solo le avesse posto le domande giuste, o magari avesse scritto le risposte.
È una giovane donna, che lavora come avvocato in uno studio che si occupa di divorzi e accordi pre matrimoniali. Non ha mai davvero preso sul serio le storie di sua nonna, finché non si ritrova a leggere i quaderni in cui ha appuntato tutte le unioni create.
Pagina dopo pagina, dettaglio dopo dettaglio, non solo conosce meglio Sara ma si scopre più simile a lei di quanto non pensasse. Si ritrova a rivedere le sue priorità ed a desiderarsi anche lei meno cinica.
La custode degli amori perduti e ritrovati, tra dettagli storici e scorci della tradizione ebraica, ci parla si dell’incontro con l’anima gemella, ma soprattutto di donne. Donne che devono conquistarsi ed inventarsi il proprio posto nella società e che vogliono permettersi di aspettare l’amore. E non si tratta di una fiaba Disney, ma di vita nuda e cruda.
a cura di
Andrea Romeo
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