Destrage – Santeria Toscana 31, Milano – 11 novembre

Destrage – Santeria Toscana 31, Milano – 11 novembre
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La storica formazione torna a fare del macello nella sua città natale dopo più di tre anni.
Lo fa con un nuovo disco. E fa sold-out.

I Destrage sono stati capaci di stupire tutti con l’uscita del recente album “SO MUCH. too much.” nonostante le avversità degli ultimi anni, dalla pandemia all’uscita dalla band di Gabriel Pignata, che abbiamo avuto però il piacere di ritrovare sul palco in questa occasione.

Crowd-surfing durante il concerto dei Destrage
Gli special guests

Mordono il palco i Despite Exile, formazione italiana post-deathcore attiva dal 2011 che non conoscevo ma ho apprezzato particolarmente; una band che nonostante gli anni sulle spalle e diversi cambiamenti di formazione – apprendo dal loro sito – risulta molto energica: i ragazzi vogliono dimostrarci il loro potenziale e sono dannatamente determinati nel farlo. I riff sono interessanti, pesanti, trascinano e predominano sui synth, che restano in sottofondo e non rendono il tutto cheesy come spesso accade in questo genere. Vogliono fare il botto con il loro nuovo album, “Wound”, in uscita il 2 dicembre 2022.

Despite Exile in apertura ai Destrage
I padroni di casa

Beh, ragazzi, qua non ce n’è per nessuno. Entrano sul palco i Destrage con la loro nuova “A Commercial Break That Lasts Forever“, il volume finalmente si alza a un livello ragionevole. Dopo un paio di pezzi Paolo, il frontman, ci dà il benvenuto: anche per loro è un’emozione tornare a Milano dopo tutto questo tempo; sono successe parecchie cose nel frattempo, fra cui – ci dice – è diventato papà.

La scaletta continua: sono dei perfezionisti che sanno unire l’altissimo livello della loro tecnica a una massiccia dose di randomness e sorprese. In quanto ai brani, sono riusciti a non deludere nessuno, dedicando lo spazio di cinque canzoni al nuovo album, quattro al fantastico “Are You Kidding Me? No.” e due brani agli altri dischi, escludendo solo il primo album.

Paolo Colavolpe, frontman dei Destrage

Ho visto un pubblico davvero caldo e partecipativo, inclusi i poghi di cui vi narro nella gallery fotografica (vi siete ritrovati nelle foto?): insomma un pubblico che supporta a dovere una delle band più importanti nel panorama estremo italiano, se non la più importante attualmente: penso in questo senso alla fama di scala internazionale, agli apprezzamenti ricevuti dai pezzi grossi (uno che mi viene in mente: Mike Portnoy), alle collaborazioni importantissime.

Non posso fare altro che augurare ai nostri Destrage di continuare su questa strada.

a cura e foto di
Marco Zerbinati

Destrage
Despite Exile
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Marco Zerbinati

Classe '96, cresce nella bassa mantovana con un basso elettrico in una mano e una fotocamera nell'altra senza mai mollare la presa. Fotografa e scrive di musica per thesoundcheck.it dal 2021.

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