Fast Animals and Slow Kids – Carroponte, Sesto San Giovanni (Milano) – 15 Settembre 2022

Fast Animals and Slow Kids – Carroponte, Sesto San Giovanni (Milano) – 15 Settembre 2022
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I Fast Animals and Slow Kids (FASK), Aimone, Alessandro, Jacopo, Alessio e Daniele, infiammano il Carroponte con un concerto energico e pieno di emozioni. In apertura a riscaldare il pubblico c’erano Naska e Panetti e La Super Luna di Drone Kong.

Se dovessi descrivere il concerto dei FASK con una parola sarebbe: racconto. Sì, perché la band composta da Aimone Romizi (Voce), Alessandro Guercini (Chitarra), Jacopo Gigliotti (Basso), Alessio Mingoli (Batteria) e Daniele Ghiandoni (Tastiera), racconta la propria storia personale attraverso la musica.

La storia dei loro periodi bui e dell’amore usato come strumento per superarli. L’amore per la musica, ma anche per le persone a loro vicine, e, non per ultimo, per il loro pubblico.

Questo è stato il mio primo concerto dei FASK ed è stato proprio come me lo avevano descritto perché se vai ad un concerto da solo e torni a casa felice, significa che quel concerto ti ha lasciato qualcosa addosso e dentro.

A me ha lasciato: gioia, amore e speranza.

Il concerto

L’energia del pubblico era palpabile fin da prima dell’arrivo dei FASK, che hanno dato il via al live con qualche minuto di anticipo rispetto all’orario previsto.

Dopo le doverose presentazioni, il concerto si apre con due brani tratti dall’ultimo album ‘È già domani“, “Vita Sperduta” e “Come un animale“, per proseguire con “Annabelle” e “Demoni“, tratti rispettivamente dagli album “Forse non è la felicità” e “Animali notturni“.

Vi va se vi racconto una storia?

Le due canzoni successive sono state introdotte da Aimone con due brevi racconti: la prima canzone, “Dritto al cuore“, parla di sbagli commessi e di un amore nato tra mille difficoltà, un amore bellissimo che il cantante ha augurato a tutti noi di trovare.

Personalmente non ho potuto fare a meno di notare gli sguardi di complicità, carichi di amore, rispetto e sostegno reciproco che Aimone e Camilla Boniardi (in arte Camihawke), si sono scambiati per tutto il concerto, in particolare durante questa canzone.

Se è questo l’amore di cui parli, Aimone, e so che lo è, auguro anch’io a me stesso e agli altri di trovarlo. Per la seconda canzone, invece, ci tengo a citare le parole di Aimone, perché le condivido in pieno:

“Dovevamo raggiungere un lago molto in alto […] La particolarità di questo lago è che dura molto poco, e questo ci ha fatto pensare al fatto che tutte le cose molto belle durano molto spesso poco. […] Quindi ci siamo detti: “Va bene, accettiamo che alcune cose molto belle durano poco. Come possiamo fare a tenerle sempre con noi?”
C’è una soluzione: possiamo guardarle intensamente e fissarle nella nostra memoria. Cerchiamo di tenere cari i momenti belli che capitano nella nostra vita, perché sono quelli che definiscono le nostre persone.”

La canzone si chiama “Lago ad alta quota“.

AMORE.

Un giro tra la folla

Verso metà concerto, Aimone ha deciso di scendere dal palco e mischiarsi tra la folla del Carroponte, ma non con il classico stage diving, bensì camminando tranquillamente tra di noi per godersi il concerto da lontano.

La cosa è andata avanti per almeno 5 minuti e nel frattempo gli altri membri della band hanno continuato a suonare per conto proprio, portando avanti il concerto anche senza il loro frontman.

Il mischiarsi tra la folla è un messaggio importante per il pubblico.
È un gesto di ringraziamento che ci fa comprendere che quella persona non è lì, sopra quel palco, per guardarci dall’alto in basso, ma è come noi, VUOLE essere come noi ed è consapevole di essere lì grazie all’amore e al sostegno del pubblico.

GIOIA.

C’è ancora tempo per un ultimo racconto

L’ultima canzone, prima dell’encore, è una canzone che nasce in un periodo molto brutto che la band stava attraversando, e che ha avuto la forza e il coraggio di superare attraverso il sostegno reciproco e la musica.

“Quando state passando momenti brutti nella vita, concentratevi sulle cose belle che vi capitano. Per noi, una di quelle cose belle era la musica.”

Il brano, tratto dall’omonimo album, è “Forse non è la felicità”.

Dopo questo ennesimo momento emozionante la band abbandona il palco per poi tornare pochi minuti dopo per il gran finale: un encore composto da 4 brani.

Animali Notturni”, “Cosa ci direbbe”, “Non potrei mai” e “A cosa ci serve”.

Il tutto arricchito con un’altra scesa in pista di Aimone, per ringraziare e salutare tutta la prima fila, passando prima a dare un bacio alla compagna Camilla. (Scusate ma ho trovato tutto molto romantico e ho dovuto citarlo, mi piace il romanticismo.)

Ringraziamenti e appuntamento speciale

I ringraziamenti di Aimone partono dalle persone che sono dietro alla realizzazione di un concerto, quelle che non si vedono, per poi passare al Carroponte e a Vivo Concerti, arrivando al ringraziamento per gli altri membri della band.

“Un ringraziamento che realmente vivo sulla mia pelle, perché lo faccio da 12 anni ormai. E cioè alle persone migliori che io abbia mai incontrato nella mia vita, vi auguro di incontrarne cosi nella vostra.”

Infine, per festeggiare l’uscita del loro nuovo singolo in collaborazione con Ligabue, dal titolo “Il tempo è una bugia“, il frontman ha dato appuntamento a tutti a mezzanotte al bar del Carroponte, per ascoltarla insieme e festeggiare.

SPOILER: Lo hanno fatto davvero.

Voglio concludere di nuovo con le parole di Aimone:

“Anni fa dicevamo il nostro nome, da dove venivamo, per far ricordare il nostro nome. Oggi, devo dire, che forse non ha più questo significato, ne ha un altro, uno rituale.
Vorremmo ridire il nostro nome, da dove veniamo, per il semplice fatto di tributare a tutti voi, che siete qua, il ringraziamento che vorremmo veramente darvi personalmente, perché se siamo qua è grazie a voi. Io vi voglio bene.
Allora vado, dico il nostro nome e da dove veniamo, e se vi è piaciuto il concerto, se tornerete ad ascoltarci, per favore, fateci l’applauso più importante della vita.
Questo è proprio il momento in cui vorrei vivermi il ricordo del concerto del carroponte.”

L’applauso c’è stato, bello forte, importante, come richiesto.

Ve lo siete meritato, cari FASK, perché avete dimostrato che l’amore esiste in varie forme, che si può vivere di arte anche se la si fa solo per sé stessi e che la vita, per quanto sia costellata da brutti momenti, va sempre la pena di essere vissuta.

Perché quei momenti passano “Concentrandoci sulle cose belle che ci capitano“.

SPERANZA.

Di seguito la scaletta del concerto:

1. Vita sperduta
2. Come un animale
3. Annabelle
4. Demoni
5. Dritto al cuore
6. Lago ad alta quota
7. Canzoni tristi
8. Stupida canzone
9. Rave
10. Combattere per l’incertezza
11. Come reagire al presente
12. Forse non è la felicità

Encore

13. Animali notturni
14. Cosa ci direbbe
15. Non potrei mai
16. A cosa ci serve

foto a cura di
Emanuela Giurano

testo a cura di
Edoardo Iannantuoni

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Edoardo Iannantuoni

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