“Kakegurui Twin” è un azzardo riuscito?
L’offerta di Netflix si è da poco arricchita con l’uscita di questo nuovo prodotto. Sarà stato all’altezza delle aspettative?
L’opera
Kakegurui Twin ha debuttato il 4 agosto sulla nota piattaforma streaming, ma ai più esperti del mondo manga e anime il nome richiama certamente qualcosa. Esso, infatti, è il prequel/spin-off di Kakegurui, serie che ha già ottenuto un adattamento animato in passato, nel 2017. I due prodotti condividono lo stesso mangaka, Homura Kawamoto, mentre l’illustratore diverge: Toru Naomura si è occupato del manga principale, Kei Saiki di quello secondario.
Al momento, Kakegurui Twin conta 12 tankobon pubblicati in patria anche se, data la serializzazione iniziata nel 2015 ma ancora corrente, in futuro potremmo aspettarcene qualcuno in più. Così come era stato per Kakegurui, anche questo spin-off è stato animato dallo studio MAPPA, uno dei più attivi del momento.
Trama
Gli eventi narrati in Kakegurui Twin hanno luogo circa un anno prima di quelli a cui abbiamo assistito nell’opera principale. La protagonista è una nostra vecchia conoscenza: Mary Saotome, infatti, è un personaggio più che ricorrente in Kakegurui. Le vicende della ragazza si svolgono nell’Accademia Privata Hyakkaou, un liceo particolare ai limiti dell’assurdo. In esso la fama e la popolarità di uno studente sono dovute alla sua bravura nel giocare d’azzardo.
L’edificio scolastico è popolato da bische, ospitate proprio nelle aule nei quali gli studenti in giornata seguono le lezioni. È possibile prendere parte a numerosissimi giochi dai più comuni, come le carte e i dadi, ai più fantasiosi. Perdere, però, è quanto di più rischioso ci sia. Se non si riescono a ripagare i debiti derivanti dalle sconfitte, si diventa degli animali domestici. I ragazzi vengono chiamati cani e le ragazze gatte. Veri e propri schiavi, sottoposti a continue vessazioni di qualsiasi natura.
Appena arrivata, Mary Saotome fa amicizia con Tsuzura Hanatemari, una gatta. Mary prende a cuore la ragazza e s’adopera fin da subito per far sì che l’amica possa tornare ad essere considerata un normale essere umano. Perché questo sia possibile servono tantissimi soldi e la via più diretta per racimolarli è dirigere una bisca. Mary, nonostante sia l’ultima arrivata, mostra doti fuori dal comune. La sua innata predisposizione attira l’interesse di vari membri del Consiglio studentesco. Uno di essi è Sachiko Juraku, una giovane donna dall’animo sadico che tiene sempre al guinzaglio la sua gatta Mikura Sado, che dipende totalmente da lei.
L’interesse di Sachiko Juraku per Mary cresce di giorno in giorno, tanto da diventare quasi una costante durante le prove della protagonista. Ben presto, Saotome viene coinvolta in macchinazioni più grandi di quanto avesse immaginato. Solo il suo ingegno e il supporto delle sue amiche, Tsuzura e Yukimi Togakushi, possono evitare che Mary diventi un burattino nelle mani del Consiglio studentesco e, in particolare, di Juraku.
Quindi, Kakegurui Twin è un prodotto vincente?
Al momento, la risposta è “sni”. Ci sono, senza dubbio, ottimi spunti. In primis, l’immenso e come sempre encomiabile lavoro dello studio MAPPA. Le animazioni e i giochi di colore sono certamente un valore aggiunto. Anche in questo spin-off ritornano i primi piani grotteschi sui personaggi, un marchio di fabbrica della serie principale. Un altro punto di forza sono i giochi d’azzardo inscenati. Incanalano ogni briciolo d’attenzione dello spettatore: sono progettati nei minimi dettagli, una sfida a qualsiasi mente. Non è azzardato definirli la vera colonna portante dell’anime. È apprezzabile anche che, nonostante il sistema dell’Accademia fosse stato già spiegato, sia stato ripreso e illustrato da capo, fattore importante ma non scontato.
Accanto a queste potenzialità ci sono anche, purtroppo, indubbie criticità. Innanzitutto, sei episodi portano a qualche taglio di trama. Sebbene gli eventi del manga siano stati animati abbastanza fedelmente, alcune scene sono state omesse. A causa di ciò, non è facile comprendere il movente delle azioni di certi personaggi. Inoltre, il modo in cui Mary si fa largo nell’Accademia assomiglia un po’ troppo a quello di Yumeko Jabami, la protagonista della serie madre. Insomma, qualcosa di già visto, ma con buone idee.
In conclusione…
Kakegurui Twin è da condannare? Assolutamente no. C’è qualcosa che si può far meglio? Decisamente sì. Considerando Kakegurui, gli elementi per far bene ci sono tutti. La speranza è che, in futuro, la serie venga sì portata avanti, ma che gli venga anche dato lo spazio che merita. Sei episodi sono eccessivamente pochi per un anime che ha davvero le carte in regola per emozionare. Che dire, forse bisogna azzardare un po’ di più?
A cura di
Annalisa Barbieri
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