Passate le ondate temporalesche di giovedì, il king del rap piomba come un uragano con il suo “Persone Tour” all’Arena della Regina di Cattolica
Fabri Fibra chiama, Marracash risponde. Ci pensa lui infatti a chiudere questa settimana di rap in romagna, aperta martedì dal rapper marchigiano al Beky Bay, e chiusa sabato sera dal King all’Arena della Regina di Cattolica.
Il grande piazzale a forma circolare, che ha fatto da scenografia perfetta per il concerto, ospita anche il Teatro della Regina, e dopo Marracash continua la sua ricca rassegna estiva con Blanco, i Pinguini Tattici Nucleari, Venditti e De Gregori, Elisa, e per finire i Litfiba e Coez.

Che i giochi abbiano inizio
Il concerto si apre con una scenografia spettacolare, un gioco di luci architettato perfettamente che ha fatto da sfondo all’ingresso tuonante di Marracash. Infatti si parte subito con la carichissima “Loro” dall’ultimo album “Noi, loro, gli altri”.
Dalle prime canzoni in scaletta, tutte provenienti da produzioni recenti, si denota la maturità dell’artista sviluppata negli ultimi album, ed è lampante il lavoro introspettivo intrapreso da Marracash.
Dopo “Crazy Love“, arriva il pezzo “tributo” a Frankie Hi-NRG “Quelli che non pensano – il cervello” realizzato in collaborazione con Coez, che trasmette un’energia elettrizzante per tutta la durata della canzone.
Pezzo dopo pezzo, ripescando qualche chicca più datata come “Nulla Accade” e “A volte esagero”, il rapper cala un tris esplosivo con “King del rap”, “Scooteroni” e “Cashmere”, che hanno fatto letteralmente saltare l’arena.

Il gran finale con (e senza) Madame
Dopo l’ennesimo cambio d’abito del rapper (ne abbiamo contati quattro durante tutta la serata), Marracash dice di essere a posto così, e palesa una finta fine concerto, a cui però non crede nessuno. Si continua infatti con “Crudelia – I nervi” e le due new entry rispetto alle ultime scalette “Poco di buono” e “Nemesi”, prima di ritirarsi veramente questa volta.
Ma la festa non è ancora finita, non si può andare a casa senza aver cantato fino all’ultimo respiro “64 barre di paura”, un altro pezzo che ha mandato in visibilio tutto il pubblico. Annuncia poi “L’anima” realizzata in collaborazione con Madame, alla quale poi dedica un saluto “Ciao Francesca ovunque tu sia” (la quale tra l’altro era a Gabicce per l’RDS Tour, a questo punto poteva anche farla una capatina…).
Con “Infinity Love per Voi” annuncia contemporaneamente l’ultimo pezzo, e l’affetto per il pubblico presente che ha continuato senza sosta a cantare ed esaltarsi durante tutta la serata. Un concerto carico, orchestrato alla grande dal King Marracash che non ha smesso un attimo di muoversi, saltare e ballare dimostrando di saper tenere il palco e il pubblico, che pendeva letteralmente dalle sue labbra.
Ai più fortunati nelle prime file, oltre alle solite scalette, ha regalato alcune magliette del proprio merch, e per ultima quella indossata dal cantante durante gli ultimi pezzi, che ha conseguentemente generato una battle royale tra la folla per l’aggiudicazione.

La scaletta della serata
- Loro
- BODY PARTS – I denti
- Pagliaccio
- Cosplayer
- BRAVI A CADERE – I polmoni
- Crazy Love
- QUELLI CHE NON PENSANO – Il cervello
- Gli altri (Giorni stupidi)
- Nulla Accade
- Dubbi
- Laurea ad honorem
- Goat – Il cuore
- Io
- SUPREME – L’ego
- A volte esagero
- La chiave
- King del rap
- Scooteroni
- Cashmere
- SPORT – I muscoli
- Salvador Dalì
- CRUDELIA – I nervi
- Poco di buono
- Nemesi
Encore: - 64 barre di paura
- MADAME – L’anima
- Infinity Love
a cura di
Mattia Mancini
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