Ministri – Parco della musica, Padova – 21 luglio 2022

Ministri – Parco della musica, Padova – 21 luglio 2022
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I Ministri tornano sul palco del Parco della musica di Padova dopo un anno. Camicie bianche e strumenti alla mano: il loro urto sonora risuona tutto intorno attraversando di nuovo e finalmente le vie della città. 

Doveva essere la prima data del tour estivo quella dei Ministri a Padova, ma è stata rimandata a causa del maltempo che si è abbattuto sulla città proprio il 1° luglio, il giorno del concerto. Si prolunga l’attesa per i veneti quindi, e per tutte le persone che si erano spostate per seguire la band.

Zagreb in apertura, seguiti dai Ministri

In apertura hanno suonato gli Zagreb, un gruppo di ragazzi molto talentuosi, che hanno dato un degno inizio e benvenuto ai Ministri. Consigliati a chiunque sia appassionato del rock alternativo e indipendente.

È il turno dei Ministri, che entrano sul palco col grido “Padova, su le mani!” – ripetuto altre numerosissime volte nel corso del concerto – e sulle note di Mammut. Dopodiché è il turno di Peggio di niente e di Documentari, che concludono dicendo “la verità è una storia triste, noi ci siamo visti un anno fa ed eravamo tutti seduti e distanziati”.  

Proseguiranno questo discorso successivamente, prima di suonare Noi fuori, dedicandolo a coloro che hanno definito eroi; ovvero chi lo scorso anno ha deciso di partecipare al concerto nonostante fosse costretto a stare seduto. Fanno anche notare quanto queste norme fossero poco logiche; probabilmente per il mondo della musica si sarebbero potute trovare soluzioni alternative e più efficaci. Ma ora basta, non è più tempo di regole: non dobbiamo più stare seduti e il rock si può suonare per davvero.

Il coinvolgimento del pubblico

Suonano anche Sabotaggi, annunciando che è solo la seconda volta che la eseguono dal vivo, tratto dall’album Cultura Generale del 2015. Dopo aver eseguito Comete, traccia di chiusura dell’ultimo disco (Giuramenti) che si conclude con un arpeggio in acustico, collegano il brano Il bel canto, proseguendo in acustico. Ne segue uno stage diving particolarmente coinvolgente, percepito come quasi silenzioso e molto sentito. Il tutto si conclude con il pubblico che continua a cantare, solista, il ritornello “è come se non avessi mai deciso niente”. 

Se ne escono dal palco immersi nel silenzio per rientrare tra le urla del pubblico che canta “bevo, bevo, bevo, mi ubriaco e son felice, anche se poi vomito!”. “È un coro brutto” dice il cantante, Divi. Inizia così a introdurre il brano successivo, dicendo quanto le leggi del 2008 sull’alcol, che sembravano normali e giuste ovunque, in Veneto sono state percepite come assurde “come faremo a continuare a vivere, a guidare?” dice il cantante. Ovviamente si tratta di Bevo, canzone che non può mancare in questa regione, e che in realtà è una critica sociale alla gestione che lo Stato fa dell’uso e abuso dell’alcol. 

Verso la fine del concerto

Si va verso la chiusura con un’alternanza di brani, tra rock puro e soft rock: Spingere, al suono del quale ci augurano “che la musica sia puro sfogo fisico e divertimento”, Palude, e poi Diritto al tetto; su questa canzone fanno inginocchiare tutto il pubblico per prepararlo a saltare ancora più in alto e pogare più forte. 

Iniziano con i ringraziamenti e capiamo che davvero il concerto sta andando verso la fine. Concludono sulle note di Abituarsi alla fine, perché, come ci ripetono, “non è un addio ma un arrivederci”.  

I.itl cantante, per salutarci, ci presenta tutto il gruppo: Michele Esposito alla batteria, Federico Dragogna alla chitarra e seconda voce, Marco Ulcigrai alla chitarra, Andrea Massaroni alle tastiere, chitarra e basso, e per finire Divi, voce e basso. Un trio con due collaboratori che spacca, dall’inizio alla fine. 

La conclusione definitiva avviene con l’ultimo stage diving, che è come un abbraccio finale, un vero e proprio arrivederci in attesa del prossimo concerto. 

Scaletta completa 
  1. Mammut
  2. Peggio di niente
  3. Documentari
  4. Comunque
  5. Bagnini
  6. Numeri
  7. Sabotaggi
  8. Esploratori
  9. Tempi bui
  10. Noi fuori
  11. Comete
  12. Il bel canto
  13. Bevo
  14. Spingere
  15. Una palude
  16. Diritto al tetto
  17. Abituarsi alla fine 
Zagreb
Ministri

a cura di
Gaia Barbiero
foto di
Enrico Dal Boni

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Gaia Barbiero

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