“Slow Horses”: una serie intrigante

“Slow Horses”: una serie intrigante
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Uscita lo scorso aprile su Apple TV, “Slow Horses” è di sicuro una delle serie più intriganti uscite negli ultimi mesi. Merito soprattutto dell’interpretazione di Gary Oldman e Kristin Scott Thomas.

Gli inglesi saranno anche noiosi ma in quanto a stile non sono secondi a nessuno. Non so come la pensiate, ma sanno essere maledettamente originali. Sia che si parli dei Beatles o di “Doctor Who“, gli inglesi ne sanno una più del diavolo. Ora hanno fatto centro con Slow Horses, adattamento televisivo dei romanzi di Mick Herron da Will Smith (tranquilli, è un omonimo, niente cazzotti sul palco).

Cavalli lenti

Si tratta di un gruppo di agenti (denominati “Slow Horses”, cavalli lenti o inceppati) confinato in una Slogh House denominata anche Pantano. La loro colpa è quella di gravi inadempimenti compiuti, che avrebbero messo a repentaglio la sicurezza dell’Intelligence britannica. A capo di questa masnada abbiamo Jackson Lamb (Gary Oldman) che non fa altro che umiliare ancora di più il loro operato. Gli uomini e le donne della Slogh House sono chiamati a compiere operazioni umilianti e a “sporcarsi le mani” per salvare il minimo di reputazione.

Quando però a River Cartwright (Jack Lowden) viene affidato il compito di sorvegliare un giornalista nazionalista di estrema destra, la vicenda comincia a prendere piede. Il successivo rapimento di uno studente musulmano ad opera di un fantomatico gruppo di nazionalisti con minaccia della decapitazione, darà vita a momenti di pura adrenalina. Magistrale poi il rapporto (e i dialoghi) fra Lamb-Oldman e Diana Taverner-Kristin Scott Thomas, direttrice dei servizi segreti MI5.

Interpreti…perfetti.

Gary Oldman è l’interprete perfetto per il personaggio borderline Jackson Lamb. Misantropo e pigro, trasandato, con i piedi appoggiati alla scrivania (e buchi nei calzini consumati) e maleodoranti scorregge. Però non solo riesce a incutere rispetto e a usare inventiva ed esperienza, ma nasconde segreti che vengono narrati in parte e sembrano il preambolo per la seconda stagione già annunciata.

Kristin Scott Thomas ne è il suo esatto opposto. Dirigente dell’MI5, ha tutte le caratteristiche della Lady di ferro. E’ nemico giurato della squadra della Slogh House ma troverà l’intraprendenza di Lamb ha fargli da barriera, in una serie di rocamboleschi episodi della serie. La coppia Oldman-Thomas ritorna a lavorare insieme dopo L’ora più buia.

In una recente intervista Kristin Scott Thomas, a proposito di Gary Oldman lo ha descritto molto concentrato, quasi chirurgico nell’analisi del personaggio. Nello stesso tempo questa consapevolezza (di chiara scuola Stanislaskij) lo rende libero. “Crea un’atmosfera molto stimolante nella quale lavorare, perché ti senti al sicuro come attore e allo stesso tempo senti il pericolo del personaggio”.

Ti stanno a cuore i tuoi uomini, vero?

Mah..sono solo un mucchio di fottuti perdenti..
…ma sono i miei perdenti


Oltre all’azione, di cui abbiamo parlato, questa serie ha il pregio di saper coniugare dialoghi divertenti a momenti di tensione. Ma soprattutto, alla fine, non si può non essere solidali coi ragazzi e le ragazze della Slogh House, perché rappresentano la dimostrazione dell’impegno umano ad uscire dalle delusioni della vita causate dal lavoro.

I ragazzi del Pantano

Vi assicuro che gli autori trasmettono tutta l’umanità e la simpatia dei personaggi coinvolti. Tra i membri del Pantano non possiamo non citare, ancora una volta, River Cartwright (Jack Lowden), il bello e più cocciuto del gruppo, determinato a uscire dalla situazione di degrado morale cercando di fare del proprio meglio. Ma vale la pena ricordare l’ammirevole interpretazione di Saskia Reeves nella parte di Catherine Standish e Olivia Cooke (Sid Baker). In definitiva un gruppo compatto di attori validi e convincenti.

Una serie appassionante, sospesa fra comedy all’inglese e azione. Assolutamente divertente e godibile con dei grandi attori. Inoltre negli ultimi episodi della prima stagione troverete degli spunti che ne introducono la seconda, che debutterà entro la fine del 2022 con il ritorno dell’intero cast.

a cura di
Beppe Ardito

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Beppe Ardito

Da sempre la musica è stata la mia "way of life". Cantata, suonata, scritta, elemento vitale per ridare lustro a una vita mediocre. Non solo. Anche il cinema accompagna la mia vita da quando, già da bambino, mi avventuravo nelle sale cinematografiche. Cerco di scrivere, con passione e trasporto, spinto dall'eternità illusione che un mondo di bellezza è possibile.

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