Subsonica – Sherwood Festival, Padova – 15 luglio 2022

Totalizzante ed estremamente immersivo: assistere a un live dei Subsonica è un’esperienza così coinvolgente che è difficile restare indifferenti
A vent’anni dall’uscita del loro terzo album Amorematico, i Subsonica si sono esibiti venerdì 15 luglio sull’ormai fedele palco dello Sherwood a Padova. Assistervi è stato come entrare nella macchina del tempo e fare un salto negli anni 2000, a partire dallo stile dei loro vestiti fino ad arrivare a quello dei loro brani più storici e rappresentativi.
Sul palco si distingue sin da subito il singolare ed elaborato reparto tastiere e synth: alcune di queste sono posizionate in verticale accanto a Boosta (nome d’arte del tastierista, Davide Dileo), mentre le altre sono sistemate sopra una molla gigante. È così che il musicista si fa notare, suonando il suo strumento mentre ondeggia avanti e indietro a ritmo.

I Subsonica: una Nuova Ossessione
Sono così coinvolgenti che diventano una Nuova Ossessione, come il brano contenuto nel disco sopra menzionato e suonato dal gruppo nel corso della serata. Ossessione che si fa presente e viva, restando impressa e picchiettando nella memoria a ritmo costante.
Il pubblico è molto eterogeneo: ci sono ascoltatori storici e fedeli e ascoltatori nuovi acquisiti più di recente. Non mancano nemmeno i bambini, accompagnati dai genitori che hanno presenziato con l’intera famiglia pur di non perdersi l’evento.
Si scatenano tutti saltando e cantando ininterrottamente per l’intera durata del concerto; a partire dalle prime file – aggiudicatesi al momento dell’apertura cancelli dai fan più affezionati con una corsa disperata alla transenna – fino alle ultime file, dove i fan più giovani e ostinati sgomitano un po’ per farsi spazio e raggiungere un posto più vicino al palco.

L’esperienza immersiva dei Subsonica
Tra i brani suonati ci sono Colpo Di Pistola, Liberi Tutti, Il mio D.J., Eva-Eva, Nuova Ossessione, Mammifero, Atmosferico, Dentro Ai Miei Vuoti, L’Ultima Risposta, in un mix studiato tra canzoni vecchie e nuove, strumentali e cantate.
L’intera esperienza è stata immersiva e totalizzante: i Subsonica esercitano una presenza magnetica. Portano gli ascoltatori a disconnettersi dalla realtà e ancorarsi solo al presente, a ciò che avviene sul palco; tantoché è difficile realizzare la fine del concerto. Dopodiché, il processo di riconnessione è necessario, ma non può che essere lento e graduale.
a cura di
Gaia Barbiero