Aspettando OLTRE Festival, intervista a BigMama

Aspettando OLTRE Festival, intervista a BigMama
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La giovane rapper BigMama sarà tra i protagonisti di Oltre Festival. Il 25 giugno presenterà il suo album d’esordio “Big Next Thing” nel concerto all’interno del parco delle Caserme Rosse a Bologna.

La sua musica ha guadagnato le luci della ribalta dopo una straordinaria esibizione sul palco del concertone del Primo Maggio a Roma. Marianna Mammone, ai più nota come BigMama, è diventata un’icona della filosofia “body positivity” e con la sua musica sarà protagonista di una delle date di “Oltre Festival”. In vista del concerto di Bologna, il prossimo 25 giugno, abbiamo sentito telefonicamente l’artista che si è detta entusiasta di questo appuntamento.

BigMama precederà sul palco di Oltre Festival M¥SS KETA, e presenterà live le canzoni del suo album d’esordio “Big Next Thing“. Quello della giovane artista di Avellino, trapiantata a Milano, è un rap sperimentale, pieno di nuove sonorità e testi mai banali, che si uniscono in uno stile inconfondibile e tra i più interessanti della scena attuale di questo genere.

Ciao Marianna, fai rap da quando eri praticamente bambina. Con l’esibizione sul palco del primo maggio a Roma però si è cominciato a parlare tanto di BigMama. Cosa è cambiato da quel momento in poi?

Per me quella è stata una data molto importante perché per la prima volta ho toccato in maniera concreta il mio sogno. Sogno palchi giganteschi e quello lo era. Poi c’è stata anche una storia molto carina: quando sono uscita per tornare in hotel, Roma era completamente bloccata e non c’erano taxi. Non riuscendo a trovare una macchina siamo andati a piedi da Piazza San Giovanni sino al nostro albergo e durante il tragitto mi hanno fermato un sacco di persone che mi avevano riconosciuto dall’esibizione di poco prima.

Quindi diciamo che è stato come entrare a gamba tesa nel mio sogno. Ho pensato qualcosa del tipo “oddio, queste persone adesso sanno chi sono!” È stato bellissimo. Da lì sono cambiate molte cose: c’è stata molta attenzione dal punto di vista del personaggio, molte testate giornalistiche e programmi TV hanno cominciato a parlare di me. Questa cosa mi ha fatto molto piacere. Però fortunatamente non si perde mai il focus sulla musica. Non sono solo un personaggio ma sono anche una musicista.

Sei diventata icona di Body Positivity e raccontando la tua esperienza probabilmente hai fornito un esempio incoraggiante per diversi giovani che vivono esperienze simili alla tua. In che modo la musica ti ha aiutato nel tuo percorso?

La musica è la motivazione per cui oggi sono dove sono, è fondamentale! Nel mio passato mi ha aiutata ad uscire da una condizione che stavo vivendo, una brutta vita data da diverse persone che mi ronzavano attorno. La musica è stata ciò che mi ha aiutato a non sentire più le voci di queste persone e sentire solo la mia, a volermi più bene e valutarmi meglio e non uno zero come gli altri volevano farmi credere.

E adesso la musica mi aiuta, come in ambiente lavorativo per tutti, non solo per i musicisti: se a te piace fare il giornalista e ti apri un blog tuo, oppure un corso di cucina, e vedi che ti arrivano gratificazioni da quel punto di vista ti rivaluti come persona e capisci di valere tanto. Per questo motivo è fondamentale.

A te piace mantenere un rapporto diretto con chi ti segue. Suonare live è l’occasione di presentare il tuo primo album “The big next thing”: quanto sei soddisfatta di come suona questo lavoro dal vivo?

Sono davvero tanto soddisfatta! Un album, soprattutto il primo, è come un figlio. Vedere che quel figlio ha dei bei risultati, arriva alle persone forte e chiaro è davvero bello! La consapevolezza di aver fatto della musica che piace è effettivamente la più bella nella vita di un artista. L’artista fa musica per sé, scrive per sé, magari per salvarsi da alcune situazioni di vita come per caso la mia, però quando vedi che alle persone piace quello che stai facendo è effettivamente una bella gratificazione.

Hai iniziato con grande successo il tour, a breve tornerai a Roma, ed il 25 Giugno ti aspetta il palco di “Oltre Festival” a Bologna. Come stai preparando questo evento?

Sono davvero molto felice! Sarà la prima volta che vedrò Bologna nella vita perché non ho viaggiato molto purtroppo in passato. Con i live che sto facendo la musica mi sta portando dove non ero mai stata, anche per ragioni di tipo economico. Adesso grazie alla musica sto scoprendo posti, persone ed esperienze bellissime e quindi sono davvero molto felice.

Come mi sto preparando? Boh, in realtà sul palco per quanto mi riguarda scatta la magia! Non è che io mi prepari così tanto per fare i live. Alla fine “quella cosa” o ce l’hai o non ce l’hai: se ce l’hai i live ti vengono bene, perché riesci a creare contatto con il pubblico. Poi ovviamente si tratta di esperienza a livello canoro: faccio live da quando ero molto piccola, quindi il palco lo so tenere…diciamo così!

In quell’occasione ti esibirai prima di M¥SS KETA, con la quale in passato hai anche collaborato. C’è qualcosa di te che rivedi nel suo personaggio e nella sua musica?

Io mi sono trasferita a Milano nel 2018 ed ero davvero molto piccola. Tre mesi dopo che ho compiuto 18 anni ero già a Milano. Lì il primo mondo al quale mi sono legata, perché mi ha fatto sentire al sicuro, è stato il mondo queer ed il mondo gay. Quindi mi sono legata soprattutto a persone che fanno parte della comunità e non, i primi locali erano i locali gay, le prime uscite erano nelle strade LGBT friendly di Milano e il nome di M¥SS KETA lì era ridondante.

M¥SS KETA è la regina della comunità quindi più che rivedermi nella sua immagine penso che siamo simili nel fatto che entrambe abbiamo trovato la nostra sicurezza in quel mondo lì. Parlo da persona che nella vita M¥SS KETA l’ha ascoltata ed anche tanto. Nel nuovo album (Club Topperia), oltre ad una collaborazione abbiamo scritto alcuni pezzi insieme. Ci siamo viste in studio e abbiamo scritto proprio perché c’è molto rispetto reciproco. La mia scrittura si adatta molto a lei, e sono venuti fuori pezzi cuciti bene su di lei, in quanto l’ho sempre ascoltata.

Ormai ci aspettiamo tanto anche dal tuo look. Cosa stai preparando per i prossimi live sotto questo punto di vista?

Potete aspettarvi qualsiasi cosa! Potrei salire sul palco anche nuda prima o poi, ma forse sarebbe atto osceno in luogo pubblico quindi solo per quello non lo faccio. (ride) Però la parola che più mi piace usare per me sul palco è spontaneità, non ho peli sulla lingua. Qualche giorno fa ho fatto un live, ed avevo gli “in ear” (gli auricolari che gli artisti usano sul palco) che cadevano continuamente e non riuscivo a fissarli. Dunque mentre rappavo nel microfono ho detto: “E por** putt***, ‘sti in ear di mer**!” quindi immaginatevi! (ride)

Questo succede perché il palco è come se fosse casa mia, mi sento molto tranquilla e so che riesco a creare una bella connessione con le persone sotto, per questo sono molto spontanea. In realtà lo sono anche nel modo di vestire, nel senso che mi piacerebbe salire sul palco col vestitino e i tacchi, ma so che sarei abbastanza legata alla paura di “oddio forse esco i cu**, oddio forse cado” e non mi concentrerei sulla musica. Salgo sul palco per la mia musica e non per fare la sfilata di moda.

Grazie mille a te ed al tuo ufficio stampa per questa intervista! Hai voglia di aggiungere qualcosa per salutare i nostri lettori?

Boh, raga…venite in tour perché BigMama spacca! (ride)

a cura di
Onofrio Di Lorenzo

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