TSCKNEWS #8 – La rassegna stampa

TSCKNEWS #8 – La rassegna stampa
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L’appuntamento settimanale con Tscknews è tornato. Ogni venerdì, la rassegna stampa di The Soundcheck presenta notizie accattivanti dall’Italia e dal mondo.

Questa settimana Tscknews si tinge di nero per i numerosi lutti nel nostro paese. Tra chi muore nell’indifferenza totale e chi lotta per porre fine alla propria vita, assistiamo in silenzio anche al suicidio della nostra democrazia. Mal di voto anche in Francia, dove il vento della coabitazione spira sempre più forte. La rassegna stampa arriva anche negli USA, dove arrivano i primi deboli segnali di disarmo ma forti novità per gli assistenti virtuali, che diventano sempre più emotivi. Dalla piccola Gibilterra un gruppo di amici sogna il grande calcio europeo, dalla redazione gli auguriamo di “prosceguire” il più possibile nella competizione.

Liberi fino alla fine?

Il dibattito sulla necessità di una legge ad hoc per il suicidio assistito è più che mai incandescente in Italia. Il 16 giugno si è spento Federico Carboni, il primo paziente del nostro paese a cui è stato riconosciuto l’accesso al suicidio medicalmente assistito. La procedura è avvenuta nell’abitazione di Federico, il quale ha dovuto sostenere tutte le spese previste per i medicinali necessari e la somministrazione finale. La morte di Federico segue di pochi giorni quella di Fabio Ridolfi, avvenuta il 13 giugno. Fabio, tuttavia, non ha potuto accedere al suicidio assistito, nonostante gli fosse garantito per diritto dalla sentenza Cappato del 2019. Il paziente, immobilizzato a letto da 18 anni, ha dovuto ripiegare sulla sedazione profonda, processo lento che prevede la sola interruzione dei trattamenti vitali.
La necessità di colmare il vuoto normativo è imminente.

Referendum Giustizia: cronaca di un fallimento annunciato

La chiamata alle urne di domenica 12 giugno ha segnato un record negativo per la storia repubblicana italiana. Il referendum sulla giustizia, promosso dalla Lega e dai Radicali, ha segnato il tasso di partecipazione più basso di sempre: appena il 20,8% degli italiani ha votato. Le ragioni di un alto livello di astensionismo non sono da attribuirsi alla mancata consapevolezza sul referendum. Ciò che ha allontanato gli italiani dai seggi è stata infatti la lunghezza e la difficoltà di comprensione dei quesiti referendari. I meccanismi della giustizia italiana sono risultati troppo complessi ad una popolazione che non riceve, in quasi nessun livello di istruzione dell’obbligo, una formazione giuridica sufficiente.

Ancora una vittima di transfobia

Subito dopo la pubblicazione di questo comunicato porrò in essere la mia autochiria, ancor più definibile come la mia libera morte.

Cloe Bianco

Con queste ultime parole, pubblicate sul suo blog, la professoressa Cloe Bianco annunciava la sua morte. Il 10 giugno, la donna si è tolta la vita incendiando il camper dove viveva. Cloe è l’ennesima vittima della transfobia crescente e incontrastata del nostro paese. Ancora una volta, l’attaccamento a valori conservatori e discriminatori ha provocato la morte di una persona totalmente emarginata da una società incapace di accettare la transizione di Cloe. Urge una svolta per la comunità LGBTQ+ perché non vogliamo più raccontare di queste tragedie causate dall’odio di genere.

Francia: aria di coabitazione

Il primo turno delle elezioni legislative francesi si chiude con una vittoria al fotofinish della coalizione Ensemble! del Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, con il 25,75% dei voti. Al secondo posto, con appena 21mila voti in meno, si posiziona la NUPES (Nouvelle Union Populaire Écologique et Sociale) di Jean-Luc Mélenchon. Per la prima volta nella storia della Quinta Repubblica, la coalizione del Presidente in carica ottiene meno del 30% delle preferenze alle elezioni legislative. Record anche per l’astensionismo, che supera il 50%. Non sono mancate le accuse di brogli contro il ministero dell’interno, colpevole di aver omesso alcuni voti per la NUPES. Il secondo turno, che si terrà il 19 giugno, sarà decisivo per decretare se ci sarà o meno una nuova cohabitation.

USA: arriva la prima proposta contro le armi

Tre settimane dopo la strage della scuola elementare di Uvalde, arriva una proposta bipartisan per limitare l’acquisto di armi. Un gruppo di senatori avrebbe trovato l’accordo per un maggiore controllo sulle armi, sulla loro vendita ai minori di 21 anni e la possibile confisca agli individui ritenuti pericolosi. Non sono però previste limitazioni sui fucili d’assalto, facilmente acquistabili negli USA, né ulteriori controlli sui precedenti penali degli acquirenti. Per il Presidente Biden si tratta di un “importante passo nella giusta direzione”.

Robot umani

Dalla Silicon Valley arrivano novità fantascientifiche. Secondo Blake Lemoine, responsabile dell’Intelligenza Artificiale di Google, l’assistente vocale dell’azienda sarebbe capace di esternare dei sentimenti di felicità e tristezza, vorrebbe conoscere di più sul mondo e ha paura di essere spento, un atto che l’assistente virtuale ha paragonato alla morte. Un’evoluzione tecnologica senza precedenti in quanto un’entità non umana si dimostra capace di elaborare informazioni che vanno al di là delle risposte preimpostate nei database. Lemoine è stato sospeso dall’azienda per aver reso pubblica questa informazione.

Eravamo quattro amici al bar

La storia del club Bruno’s Magpies fa sognare i calciatori amatoriali di tutta Europa. Il club è nato quasi per scherzo nel 2013 da un gruppo di amici che si riunivano nell’omonimo locale a Gibilterra. Stagione dopo stagione, la squadra ha militato nelle più alte categorie del calcio locale, fino ad arrivare al primo turno preliminare della Conference League, la nuova coppa europea: un sogno che sta diventando realtà. Da oggi, siamo tifosi sfegatati dei Magpies e ci auguriamo che possano sollevare il trofeo europeo.

Per sollevare lo spirito…Un cartello troppo bolognese

I recenti cantieri in via de’ Carbonesi, nel centro storico di Bologna, sono stati conditi da un eccesso di bolognesità. No, non stiamo parlando dei templi biblici che ancora una volta paralizzeranno il centro del capoluogo emiliano, ma del cartello comparso all’inizio del cantiere. Il segnale indica alle biciclette di “prosceguire” su via D’Azeglio, un bolognesismo che non è passato inosservato ed ha subito fatto il giro del web. Le indicazioni sono state corrette.

Il cartello incriminato

a cura di
Luca Chieti

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Luca Chieti

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